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“Il
Quotidiano della Calabria” – Domenica 11 giugno
2006 - pag. 22 |
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Persi
punti della Guida Blu nella sezione riservata alla "qualità
ambientale"
Legambiente
declassa Tropea
La
cittadina tirrenica scende da cinque a quattro "vele"
Quest'anno
niente festa per l'assegnazione delle cinque vele da parte della
Guida Blu di Legambiente. Tropea non è riuscita ad entrare
nella rosa delle dieci località italiane selezionate
da Legambiente e ritenute i luoghi migliori per qualità.
Ad entrare nella rosa speciale sono state Cinque Terre in Liguria
che ha avuto assegnato il primo posto, seguita da Castiglion
della Pescaia in Toscana, Arbus e Bosa in Sardegna, Caparbio
in Toscana, Pollica Acciaroli e Pioppi in Campania, Villasimius
in Sardegna, Isola del Giglio in Toscana, Portovenere in Liguria
e al decimo posto Otranto in Puglia.
La nostra Tropea ha dovuto accontentarsi di quattro vele.
Qualcosa non ha funzionato. Erano anni, ormai, che ci si sentiva
gratificati per questo ambito riconoscimento. Ma il 2006 ha
raccolto i frutti di un periodo di crisi in seno all'amministrazione
comunale precedente, allora guidata dalla dottoressa Domenica
Cortese. Crisi che ha determinato la caduta dell'amministrazione
e quindi le nuove elezioni da poco concluse che hanno designato
il dottor Antonio Euticchio come sindaco della città.
Nessun problema, è vero, avviene senza causare altri
danni e la perdita di una vela è uno di questi.
In verità, analizzando i dati offerti dalla Guida Blu
di Legambiente, la quinta vela è stata persa per una
manciata di punti (86,6 contro 93,7 dell'anno scorso) non ottenuti
nella sezione "qualità ambiente" dove le stelline
attribuite alla nostra cittadina sono state quattro invece delle
passate cinque. Per il resto è andato tutto come prima
e la cittadina ha confermato il massimo punteggio sia nella
sezione riguardante la qualità dell'accoglienza relativamente
alla capacità ricettiva, ai servizi turistici, alla mobilità,
ecc., sia in quella che riguarda la pulizia del mare e delle
spiagge, che per le località che offrono luoghi d'interesse
storico-culturale come artigianato di qualità, musei
e siti archeologici e non solo mare; massimo punteggio anche
nella sezione riguardante i fondali particolarmente interessanti
per chi pratica l'attività subacquea e per i servizi
a terra, così come per la presenza di servizi per disabili.
Anche nella sezione riguardante la sostenibilità ambientale
è stato realizzato il massimo punteggio. E' stata dunque
per la qualità ambientale che è venuta meno la
quinta vela.
Gli antichi, che non si sbagliano mai, dicevano che "un
anno non è malanno", per cui, volendo guardare sempre
il bicchiere mezzo pieno, abbiamo la certezza che la nuova amministrazione,
già all'opera, saprà come rimettere al posto suo
la stellina mancante al fine di far rientrare la nostra cittadina
nella rosa delle dieci località italiane più belle
d'Italia per riprendere, così, la bandiera gialla con
le cinque vele blu.
Quattro vele sono sempre, comunque, una bella affermazione se
ad ottenere tale riconoscimento sono solo 40 località
italiane! Da evidenziare che anche la città di Pizzo
ha ottenuto quattro vele blu con tre stelle nella sezione "qualità
ambientale"; mentre sono state attribuite due vele a Ricadi
e due a Zambrone. La "Costa degli Dei" è dunque
inserita nei 266 comuni italiani selezionati su 483 comuni definiti
"centri balneari" dal Touring Club, e che presentano
un'offerta turistica di qualità ed un buono stato di
conservazione dell'ambiente marino e costiero.
v.s.