Amministratori
ed ambientalisti si sono ritrovati a bordo della Goletta
“Catholica”, un due alberi di 23 metri di
lunghezza, compiendo una escursione lungo tutta la costa
del Vibonese, al fine di verificare le reali condizioni
ambientali del litorale compreso tra Tropea e Nicotera
e di tracciarne un bilancio.
Presenti all’iniziativa, oltre a Franco Saragò
componente del coordinamento regionale di Legambiente
e presidente del locale circolo Legambiente di Ricadi,
il coordinatore regionale Antonino Morabito, numerosi
iscritti al circolo di Ricadi, l’assessore provinciale
all’Ambiente Matteo Malerba, il sindaco di Tropea
Antonio Euticchio, il vice sindaco di Drapia Pino Rombolà,
il responsabile dell’ufficio tecnico del Comune
di Nicotera in rappresentanza dell’ente, l’assessore
all’Ambiente di Zambrone Domenico Cognetto e il
sindaco di Ricadi Domenico Laria.
Le condizioni avverse del mare non hanno purtroppo consentito
di completare la navigazione, prevista fino a Nicotera,
ma non hanno certamente impedito che si intavolasse
una discussione tra i convenuti che si è infatti
rivelata alquanto proficua consentendo quindi di mettere
in evidenza tutti i problemi che attanagliano il tratto
di costa visitato.
Ad introdurre i lavori è stato Franco
Saragò, il quale, spiegando le finalità
della manifestazione, ha invitato gli amministratori
ad attivare iniziative concrete che rompano con un certo
modo di fare politica che negli anni precedenti è
stato causa, soprattutto in alcune aree costiere, di
danni irreversibili per l’ambiente. Lo stesso
Saragò ha tracciato un quadro impietoso delle
condizioni in cui versa il litorale costiero, denunciando
il continuo ricorso all’abusivismo “legalizzato”,
le condizioni precarie dei depuratori, l’erosione
costiera aggravata anche da singoli interventi a mare
spesso non inquadrati in una progettazione generale
supportata da un adeguato studio di fattibilità.
«Da anni discutiamo dei problemi della costa –
ha dichiarato Franco Saragò – e spesso
assistiamo a rassicuranti dichiarazioni di intenti,
ma puntualmente siamo costretti a registrare, impotenti,
durante la stagione turistica, la mancanza di interventi
concreti, fenomeni di inquinamento o disservizi che
minano l’immagine della Costa degli Dei. E’
necessario – ha continuato Saragò –
interagire con i comuni dell’entroterra, atteso
che molti paesi scaricano indiscriminatamente nelle
fiumare liquami non depurati che confluiscono poi in
mare. E’ dunque impensabile – conclude Saragò
– che i comuni della costa possano da soli risolvere
i problemi dell’inquinamento marino».
Incalzante l’intervento di Antonino Morabito
che, rivolgendosi ai convenuti, li ha spronati ad affrontare
una discussione a 360 gradi sui tanti problemi presenti
nel Vibonese, da quelli esistenti lungo le spiagge di
Vibo Marina, colpite e compromesse dall’alluvione,
agli scarichi, alla depurazione, ai nuovi piani strutturali,
alla raccolta differenziata.
Dal canto loro, gli amministratori hanno messo in luce
le tante difficoltà, anche di origine burocratica,
cui debbono quotidianamente far fronte. Il sindaco Euticchio
ha annunciato una serie di interventi per la soluzione
di alcuni problemi, ad iniziare da quelli riguardanti
l’erosione costiera, la messa in sicurezza e la
bonifica di tre fiumare. «Molti altri problemi,
ad iniziare dalla depurazione – ha dichiarato
il primo cittadino di Tropea – potrebbero essere
risolti se tutti i sindaci della costa lavorassero in
sinergia predisponendo un piano comune che affronti
definitivamente il problema ambientale».
L’assessore provinciale Malerba
ha illustrato i vari interventi messi in atto dal suo
assessorato, con particolare attenzione al controllo
degli scarichi e all’educazione ambientale. Lo
stesso ha sottolineato il ruolo positivo svolto da Legambiente
negli ultimi anni sul territorio della provincia di
Vibo, ricordando, tra i tanti risultati raggiunti, la
forte azione di contrasto alla realizzazione del porto
in una delle più belle aree paesaggistiche di
Capo Vaticano.
Molti gli interventi degli amministratori e degli ambientalisti
che hanno tutti concordato sulla inderogabilità
di un’azione comune per la soluzione dei tanti
ed annosi problemi del mare e dell’ambiente in
genere.
Alessandro
Vicari