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“Calabria Ora ” – Lunedì 10 luglio 2006 - pag. 37

 

«Uniamo i nostri sforzi e salviamo le coste»

«L’appello del rappresentante di Legambiente Franco Saragò»


TROPEA – Non solo informazioni sulla qualità delle acque di balneazione della costa tirrenica della Calabria, ma anche denunce ed esigenze prioritarie del nostro territorio sono scaturite dall’incontro, avvenuto nel porto di Tropea a bordo della “Pietro Micca”, tra il portavoce di Goletta Verde, Santo Grammatico, il rappresentante della segreteria regionale Legambiente Calabria, Franco Saragò, sindaci e assessori di diversi Comuni della Costa degli Dei e dell’entroterra e la stampa.
Dopo che Grammatico ha comunicato i risultati del monitoraggio delle acque e lanciato un allarme per il possibile peggioramento delle stesse durante il clou della stagione turistica, l’attenzione si è spostata sulla cementificazione selvaggia avvenuta in alcune zone a ridosso delle coste alimentando una pressione antropica eccessiva, come ha sottolineato Franco Saragò riferendosi al comune di Ricadi dove è possibile costruire a trenta metri dalla costa perché il piano regolatore lo consente.
Sempre riferendosi al tratto di mare che da Pizzo va a Nicotera, Saragò ha parlato di costa gestita a macchia di leopardo dove, accanto ad amministratori vigili e attenti al rispetto dell’ambiente, ce ne sono altri poco sensibili e poco rispettosi delle regole. Da qui l’invito ai sindaci ad unirsi sia per cooperare a una gestione omogenea e rispettosa dell’ambiente sia per avere maggiore peso non solo a livello locale ma anche regionale.
Nel ricordare la battaglia vinta dal circolo di Legambiente Ricadi contro il progetto del porto di Santa Maria, definitivamente accantonato, Saragò ha avanzato una proposta da indirizzare alla Regione: non consentire nuove costruzioni ma mettere in sicurezza e in condizioni di utilizzo quelle già esistenti.
Il dato fornito da Goletta Verde sull’alto indice di inquinamento della foce del fiume Mesima, dovuto sempre secondo Saragò, ai liquami non depurati dei comuni dell’entroterra, ha offerto lo spunto ai sindaci per parlare del grosso e annoso problema dei depuratori sottodimensionati e insufficienti a reggere il carico del periodo estivo.
Il sindaco di Parghelia alcuni giorni fa aveva sollevato il problema sulla stampa locale chiedendo con urgenza la messa in funzione del depuratore di Tropea sito in località Argani, il vice sindaco Nino Macrì, presente all’incontro, lo ha rassicurato affermando che per l’attivazione il Comune sta aspettando il collegamento alla condotta sottomarina, per evitare che lo scarico delle acque, anche se depurate, avvenga sotto gli occhi dei turisti dell’hotel Rocca Nettuno, fiore all’occhiello delle strutture ricettive della cittadina.
Altro problema spinoso messo sul tappeto dagli amministratori è stata l’assenza della raccolta differenziata; specie per Tropea c’è stata la lamentela del vice sindaco che si è dovuto attivare presso le forze dell’ordine per segnalare l’abbandono indiscriminato di pneumatici davanti ai cassonetti dell’immondizia e per richiedere un controllo più vigile nella speranza d’individuare gli autori. Comunque tutti i sindaci sono stati d’accordo nell’affermare che occorre un’azione sinergica di tutti i Comuni per affrontare i problemi perché non è più tempo di battaglie individuali.
Rammarico è stato pure evidenziato per la mancata attribuzione a Tropea quest’anno delle cinque vele da parte di Legambiente. Grammatico ha sottolineato che sono ben centoventotto i criteri osservati per il conferimento del prestigioso riconoscimento e Tropea non è entrata per poco (lo stesso assessore all’Ambiente Tommasi in una recente intervista ha detto che è stata penalizzata perché commissariata).
Infine tra i punti dolenti, oggi purtroppo di grande attualità, sono stati indicati il dissesto idrogeologico e l’erosione delle coste che richiedono interventi prioritari ed urgenti.

Caterina Pandullo

 

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