LEGAMBIENTE RICADI

Via Monumento, 4 - 89865 Santa Domenica (VV)

Tel. 0963/669908 * Fax 0963/669908 - 1782715780 * e-mail: legambientericadi@libero.it

HOME PAGE
CHI SIAMO
ADERISCI
LEGAMBIENTE IN CALABRIA
SCRIVICI
LINKS AMBIENTALISTI
SEGNALA UN SITO
SITI SEGNALATI
SITI AMICI
GALLERIA FOTOGRAFICA
..........
SERVIZIO METEO
Piccola Grande Italia
   
 
PENSARE GLOBALMENTE E AGIRE LOCALMENTE
 
Pace
 
Goletta Verde
 
 
 
 
 
 
 
 
 
LE NOTIZIE
 
“Il Quotidiano della Calabria” – Mercoledì 10 maggio 2006 - pag. 13

 

La Fee premia Catanzaro, Scilla, Roccella e Cirò

In quattro comuni sventola la "bandiera blu"


SVENTOLERA' in quattro comuni calabresi la Bandiera blu, il riconoscimento assegnato dalla Fee. Cirò marina, Roccella Ionica, Catanzaro e Scilla le primatiste calabresi scelte su un totale di 90 riconoscimenti assegnati dalla Foundation for Environmental Education, in collaborazione con Cobat e Coou, i Consorzi obbligatori per la raccolta delle batterie e degli oli esausti.
Le bandiere blu
Riconoscimento anche per 52 località rivierasche. Buoni risultati quindi per l'Italia ma che nel Mediterraneo deve lasciare il primato alla Spagna, che segna 104 Bandiere blu. Sono invece 89 per la Francia, 82 per la Grecia e 51 per la Turchia. Nel nostro Paese, il primato 2006 è della Toscana con 14 bandiere, seguita dalla Liguria con 12, dalle Marche con 11, dall'Abruzzo con 10. L'Emilia Romagna ha ottenuto 8 bandiere, la Campania 7, la Puglia 6; la Calabria, il Lazio e il Veneto 4 a testa; la Sicilia 3, il Friuli Venezia Giulia 2, e una ciascuna per Molise, Sardegna, Piemonte, Lombardia e Basilicata. Le località lacustri sono presenti con 3 bandiere blu.
I criteri d'assegnazione
Trend negativo per le regioni meridionali dove i comuni, ad eccezione delle località vincitrici premiate, dimostrano - dice la Fee - «ancora troppo spesso una scarsa sensibilità ambientale».
E' la ventesima edizione della manifestazione e «anche nel 2006 il nostro intento è stato quello di sensibilizzare le amministrazioni rivierasche ad un turismo che sappia coniugarsi con l'ambiente - ha detto Roberto Riccioni, presidente della Fee Italia».
Sono state premiate le Amministrazioni che maggiormente si sono impegnate a migliorare lo stato dell'ambiente, promuovendo un turismo sostenibile. Sono stati presi in considerazione i dati sulle acque di balneazione; l'esistenza ed il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; un regolare smaltimento dei rifiuti con particolare riguardo alle raccolte differenziate e relativo riciclaggio; le iniziative ambientali promosse dalle amministrazioni, la cura dell'arredo urbano e delle spiagge, la possibilità di accesso al mare per tutti i fruitori senza limitazioni ed infine il sostegno a programmi di educazione ambientale diretti alle scuole ed ai cittadini con l'organizzazione di convegni, mostre e formazione attinenti problematiche ambientali.
I partner
Hanno dato il loro contributo tecnico alla selezione la Direzione del turismo del Ministero delle Attività produttive, il Comando dei carabinieri per la Tutela dell'ambiente, il Comando generale delle Capitanerie di Porto, l'Enea, l'Apat, i sindacati balneari Sib-Confcommercio e Fiba-Confesercenti, l'associazione nazionale approdi turistici (Assonat-Federnautica) ed il Rina, il registro navale italiano. Grazie al Cobat, dal 1992 - anno di nascita del Consorzio - sono state recuperate più di due milioni e mezzo di tonnellate di batterie esauste. «La raccolta di questo rifiuto, altamente pericoloso per l'ambiente - ha detto Michele Zilla, direttore generale - ha permesso di tutelare l'enorme patrimonio paesaggistico, storico e culturale del nostro Paese, garantendo, sulle importazioni di piombo, una economicità per la nostra bilancia dei pagamenti». E a sua volta «da sempre il Consorzio obbligatorio degli oli usati dedica una particolare attenzione alla difesa dei mari - afferma Paolo Tomasi, presidente del Coou -. Per questo motivo, da oltre vent'anni il Consorzio fornisce una risposta concreta a chi va per mare, sia esso pescatore o diportista, offrendogli la possibilità di depositare il proprio olio usato in strutture idonee ed accessibili, le cosiddette "isole nel porto"».

 

Il Quotidiano della Calabria - www.ilquotidianodellacalabria.it

 

legambientericadi@libero.it

 

Contatore visite

Sito ottimizzato per Microsoft Internet Explorer - Risoluzione consigliata 800 X 600 pixel
Copyright © 2004 - 2006 - Legambiente Ricadi