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LE NOTIZIE
 
“Il Giornale di Calabria” – Sabato 9 luglio 2005

 

Legambiente: “Intervenire subito per la Ss 106”

 

Appello dell’associazione per risolvere nel più breve tempo possibile il problema della strada cosiddetta della “morte”

Statale 106 jonica
CATANZARO - È la strada dei disagi per i cittadini, degli allagamenti, del terreno instabile, della scarsa illuminazione, dell’assenza di parcheggi e di passaggi pedonali. Soprattutto, è la strada della morte. Legambiente Calabria rilancia l’allarme 106 jonica, in particolar modo per la gravissima situazione che si è determinata nella località Oliveto di Lazzaro nel Comune di Motta San Giovanni, ma molte situazioni critiche sono presenti su tutto il tracciato calabrese.
Per questo il presidente regionale dell’associazione ambientalista Lidia Liotta ha inviato una lettera all’assessore alle Infrastrutture della Regione Calabria Pasquale Tripodi chiedendogli di sollecitare «un’iniziativa immediata e coordinata capace di coinvolgere tutti i soggetti interessati (enti e istituzioni, rappresentanti del Comitato cittadino e di Legambiente) per individuare le contromisure adeguate a risolvere in via definitiva i problemi della Statale 106». Una richiesta quanto mai urgente, quella rivolta da Legambiente all’assessore Tripodi, «per scongiurare non solo disagi e possibili proteste locali» che sono ormai pronte a esplodere per l’esasperazione degli abitanti della zona, ma soprattutto «il verificarsi di altri incidenti, perché il tributo di vite umane appare francamente già spropositato e incomprensibile». La situazione, gravissima, attende una soluzione ormai da troppi anni. Un incredibile e assurdo rimpallo di responsabilità ha impedito però, almeno dal 1999, agli abitanti di Lazzaro di avere una risposta adeguata alle loro legittime rivendicazioni. Di sicurezza, di tranquillità, di normalità. Eppure, come sottolinea Lidia Liotta nella circostanziata lettera inviata a Tripodi, «un gruppo di abitanti di Lazzaro ha informato con numerosi esposti le autorità competenti e finanche il presidente del Consiglio dei ministri della pericolosità del breve tratto di Ss 106 che attraversa Oliveto di Lazzaro, nel quale non solo gli abitanti subiscono quotidianamente gravi disagi, ma si sono verificati numerosi incidenti di cui, fino al 2004, otto mortali (solo in uno di questi ben sette persone hanno perso la vita), in altri otto si sono registrati feriti gravi, in quattro danni agli autoveicoli e alle cose». E anche se i funzionari del ministero dei Lavori pubblici nel 2000 ha accertato la situazione di pericolo, dopo cinque anni nulla è cambiato. Nessun provvedimento sostanziale è stato adottato, mentre altri accertamenti della direzione generale delle Strade e autostrade del ministero delle Infrastrutture rilevavano nuovi elementi di pericolosità. Schematicamente, Legambiente sottopone una serie di questioni sul breve tratto di strada. Ci sono occupazioni di suolo pubblico, edifici e recinzioni vicino al ciglio stradale che costituiscono pericolo per la circolazione, un’illuminazione pubblica del tutto insufficiente, nessun attraversamento pedonale, poco controllo e, di conseguenza, la presenza di consolidati comportamenti pericolosi degli automobilisti. «Anche l’ultimo intervento dell’Anas dello scorso 21 marzo - rileva Lidia Liotta - si è rivelato infruttuoso e ha aggravato ulteriormente la situazione con la delimitazione dell’area con paletti di plastica assolutamente inidonei allo scopo». Se a tutto questo si aggiunge «la recente chiusura della ferrovia in quel comprensorio che ha di fatto trasferito su gomma lungo la 106 il traffico», si può ben comprendere come la situazione diventa ogni giorno più grave. Ecco perché per Legambiente è assolutamente indispensabile che la Regione si faccia carico dei problemi dei suoi cittadini e di convocare un vertice urgente mettendo attorno allo stesso tavolo tutti gli enti e le istituzioni (assieme al Comitato dei cittadini e a Legambiente che da tempo portano avanti, purtroppo inascoltati) affinché la statale 106 possa presto diventare una strada normale. «Una risposta tempestiva dell’assessore Pasquale Tripodi - conclude la Liotta - un’iniziativa rapida sono le risposte che Legambiente e soprattutto i cittadini di Lazzaro si attendono. Il mancato ascolto e il silenzio delle istituzioni finora hanno provocato solo disagi. E la morte di automobilisti innocenti».

 

Il Giornale di Calabria - www.giornaledicalabria.it

 

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