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“Gazzetta
del Sud” – Sabato 8
gennaio 2005– pag. 29 |
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Sila
Piccola. Sos da scienziati e ambientalisti per una specie di
felce bulbifera
E’
antica, rara e preziosa: ora sta per scomparire
E’ antica quasi quanto i dinosauri, e si trova in uno
dei luoghi più suggestivi della Calabria: è la “Woodwardia
radicans”, un raro tipo di felce bulbifera appartenente
alla famiglia delle “Blechnacee”, che, stando agli
studiosi, sarebbe presente nelle cosiddette Valli Cupe, nella
Sila Piccola, e nella zona detta Valle Ruffa, a Ricadi, da almeno
sessanta milioni di anni.
Ma ora questa pianta è in pericolo: la sua sopravvivenza, in passato,
veniva garantita dalla inaccessibilità dei luoghi, oltre che dall’habitat
naturale favorevole per l’elevato tasso di umidità costante e
la stabilità della temperatura nell’arco dell’anno. Oggi
questa felce bulbifera, le cui fronde misurano anche tre metri di lunghezza,
rischia l’estinzione perché sembrano essere venute meno le condizioni
di salvaguardia preesistenti. Il taglio indiscriminato degli alberi, la costruzione
di stradine interpoderali carrabili, il proliferare di discariche abusive,
gli incendi estivi e lo smottamento dei costoni provocato dall’uomo hanno
modificato le condizioni ambientali e climatiche creando i presupposti per
la sua progressiva scomparsa. Negli ultimi anni almeno il 25% delle piante
sarebbe già venuto meno e la situazione potrebbe farsi ancora più delicata.
«Si tratta di un importante relitto della flora tropicale del Terziario,
una specie molto rara – spiega il botanico Carmine Lupia, che ne ha segnalato
la presenza nelle Valli Cupe – che resiste in luoghi assolutamente incontaminati,
in Calabria sono più di uno, e soprattutto nella Sila Piccola. La dimostrazione
che questo lembo della Sila, vero caleidoscopio paesistico, merita di essere
studiato, conosciuto e protetto».
Per correre ai ripari, il circolo ricadese di Legambiente, coordinato da Franco
Saragò, ha promosso una serie di iniziative. Il sito della Valle Ruffa,
che si estende su un’area di circa 670 ettari, a seguito del lavoro svolto
dagli ambientalisti e dagli amministratori provinciali, è stato dichiarato “Sito
di interesse comunitario”.
Nei giorni scorsi, una delegazione di Legambiente, guidata da Franco Saragò e
composta da alcuni ambientalisti ricadesi (Tonino Iannello, Osvaldo Gioffrè,
Emanuele Miano) e dal biologo Pino Laria, ha incontrato l’assessore provinciale
all’Ambiente, Matteo Malerba, per guidarlo in un’escursione nel
vallone Ruffa, a conclusione della quale gli esponenti di Legambiente hanno
sollecitato l’assessore Malerba ad avviare tutte le procedure necessarie
per dichiarare la zona della fiumara Ruffa area protetta. Un provvedimento
del genere, oltre a salvaguardare la felce bulbifera a rischio di estinzione,
farebbe della zona un patrimonio dell’intero territorio da tutelare ed
offrire all’attenzione di turisti, studiosi e ambientalisti.
L’assessore provinciale all’Ambiente ha assicurato il tempestivo
avvio delle procedure per arrivare a dichiarare la valle Ruffa zona protetta.
Ha, altresì, assunto l’impegno di contattare tutti i sindaci dell’area
interessata e le varie associazioni ambientaliste per concertare un piano d’interventi.
Pino Brosio
Rosario Stanizzi