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“Calabria
Ora” – Domenica 8 luglio 2007 - pag. 33 |
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Ricadi
habitat ideale della Woodwardia
La
felce bulbifera testimone di una giungla primitiva ormai scomparsa
RICADI
– Il promontorio del Poro si erge superbo e maestoso lungo
la costa calabria occidentale, presentandosi come un triangolo
verde di terra che, staccatosi dalle ultime propaggini delle
Serre Vibonesi, si protende verso ovest incuneandosi nel mar
Tirreno. E’ un angolo per molti aspetti ancora da scoprire,
con i suoi valloni fitti di vegetazione che si alternano a pittoreschi
paesaggi rurali, con le sue suggestive scogliere e le sue spiagge
soleggiate, con la sua straordinaria flora che annovera specie
assai rare. E’ qui, infatti, che è stata scoperta
dal botanico Fulvio Gioanetto una delle stazioni più
importanti d’Italia di Woodwardia radicans, altrimenti
detta Felce bulbifera, inserita nel “Libro rosso delle
piante d’Italia” redatto dal Wwf. Il bosco, qui
più che altrove, è particolarmente abbondante.
E’ proprio l’abbondanza di ombra e frescura a favorire
la presenza della Woodwardia, che ha bisogno di un habitat del
tutto particolare. La più piccola alterazione del microclima
provocherebbe, infatti, la sua scomparsa. Mentre si percorre
la forte discesa verso il posto della Woodwardia è difficile
che il pensiero non vada al giorno in cui il botanico Gioanetto,
nel corso di una escursione, scoprì la colonia della
mitica felce e immaginare la meraviglia e la sorpresa che quella
scoperta destò nell’animo di quel giovane studioso.
Fino ad allora si era creduto che la Woodwardia sopravvivesse
solo nell’isola di Ischia ed in qualche zona remota della
Sicilia e dell’entroterra lamentino. Ma, pur non trattandosi
più di una sensazionale scoperta, l’emozione è
ugualmente forte per qualunque amante della natura che, giunto
in fondo al vallone Ruffa, si trovi al cospetto della grande
felce. Le sue grandi foglie frastagliate creano suggestivi giochi
di luce. Il suo verde profondo richiama la vegetazione lussureggiante
tipica dei paesi tropicali. Ed era proprio una vegetazione tropicale
quella che, sul finire dell’era secondaria, nel periodo
Cretacico, ricopriva la parte dell’attuale Europa meridionale.
Poi le grandi glaciazioni del quaternario cancellarono quella
giungla primitiva di cui la Woodwardia radicans del vallone
Ruffa costituisce un prezioso e affascinante relitto.
Salvatore
Berlingieri