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LE NOTIZIE
 
“Il Quotidiano della Calabria” – Sabato 7 maggio 2005 - pag. 17

 

L’interessante proposta di un cittadino ha trovato parere favorevole da parte di Legambiente

Realizzare un depuratore per i fumi

Antonella Sette: «Si diminuirebbero le emissioni di sostanze inquinanti»

 

Il circolo vibonese di Legambiente, rappresentato da Antonella Sette, informa di aver accolto positivamente l’idea formulata da un concittadino circa la realizzazione di un depuratore per fumi, provenienti da camini, termocamini, stufe, caldaie e cucine a legna che sostituisce la canna fumaria tradizionale ed abbatte le emissioni inquinanti di anidride carbonica, solforosa, solforica, gli ossidi di azoto e quelli di carbonio.

Quanto ideato, da parte dell’ancora sconosciuto vibonese, è un dispositivo che permette di convogliare i fumi inquinanti in una batteria di filtri dove il carico inquinante viene abbattuto mediante lavaggio con acqua. Il processo depurativo si realizza senza l’uso di reagenti o sostanze chimiche e consente l’immissione in atmosfera di fumi puliti mentre le polveri e le scorie, ormai inattive, possono essere smaltite semplicemente come Rsu. «La proposta, al di là degli aspetti meramente tecnici, che peraltro possono essere ulteriormente migliorati – dichiara Sette – ha l’indiscusso vantaggio di contribuire a far diminuire le emissioni inquinanti in atmosfera prodotte da sistemi di riscaldamento ancora molto diffusi nella nostra regione. L’uso di termocamini, caldaie e stufe a legna è dovuto infatti alla facilità e al basso costo di reperire la risorsa primaria utilizzata come combustibile».
Iniziative di tal genere, dunque, vengono salutate positivamente dal circolo vibonese di Legambiente, che da sempre si batte contro ogni forma di inquinamento, «fermo restando che è necessario che le stesse siano anche sostenute e promosse dagli enti che, amministrando il territorio, operano nel campo della tutela ambientale». Sappiamo bene che il clima terrestre è destinato a cambiare, prosegue la responsabile di Legambiente, perché le attività umane stanno alterando la composizione chimica dell’atmosfera. Le enormi emissioni antropogeniche di gas serra stanno causando un aumento della temperatura terrestre determinando, di conseguenza, dei profondi mutamenti a carico del clima sia a livello planetario che locale. Il mutamento climatico comporterà, giocoforza, delle implicazioni estremamente significative a carico della salute dell’uomo e dell’integrità dell’ambiente. Il clima infatti influenza fortemente l’agricoltura, la disponibilità delle acque, la biodiversità, la richiesta dell’energia e la stessa economia.
Per tentare di affrontare il problema e porre un limite alle emissioni dannose in atmosfera, le Nazioni hanno ratificato e sottoscritto il Protocollo di Kyoto della Convenzione sui Cambiamenti Climatici al fine di impedire «interferenze antropiche pericolose per il sistema climatico».
Tutti gli stati membri, dunque, Italia inclusa, hanno l’obbligo di incentivare ricerca, promozione, sviluppo e maggiore utilizzazione di forme energetiche rinnovabili, di tecnologie per la cattura e l’isolamento del biossido di carbonio e di tecnologie avanzate ed innovative compatibili con l’ambiente, ovvero incoraggiare riforme appropriate nei settori pertinenti, per promuovere politiche e misure che limitino o riducano le emissioni dei gas ad effetto serra.
Al di là del significato intrinseco che ha il protocollo di Kyoto, anche i comportamenti quotidiani di ognuno di noi contribuiscono ad accelerare i processi di mutamento del clima. Ragion per cui sarebbe opportuno farsi carico, ciascuno per la propria parte, di atteggiamenti responsabili che di fatto possano limitare l’inquinamento atmosferico. E’ in quest’ottica che il circolo di Legambiente saluta positivamente l’idea di un depuratore per fumi.

v.s.

 

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