«La decisione di salvarne solo
cento è frutto di un calcolo che privilegia ancora
solo i cacciatori alla ricerca di trofei e non tutela
gli animali ed i cittadini – dice Gianluca
Felicetti, presidente Lav – sarebbe gravissimo
respingere la disponibilità offerta oggi dal presidente
della Regione Calabria, Loiero, ad ospitare tutti i seicento
animali nei suoi parchi naturali, e non solo i cento che
potranno essere trasferiti. Peraltro la presidente Bresso
specifica nella sua nota biografica, pubblicata sul sito
della Regione Piemonte, di "amare moltissimo le passeggiate
in montagna e nei boschi" ma se non modificherà
la sua delibera non potrà fare escursioni in piena
sicurezza, così come decine di migliaia di famiglie
che saranno insidiate da questa caccia, peraltro fuori
stagione venatoria».
La
Lega antivivisezione chiede anche «un decisivo intervento
da parte del ministro dell´Ambiente, Pecoraro Scanio,
affinché i caprioli vengano salvati e siano convocate
tutte le Regioni per ridiscutere globalmente i rispettivi
Piani di abbattimento degli animali selvatici in soprannumero».
La
data di inizio per il piano di abbattimento degli animali
è fissata per il 10 agosto, il piano è organizzato
nel rispetto delle leggi vigenti, in maniera selettiva
e per controllare la crescita numerica di una specie che
provoca molti danni ad agricoltura e ambiente.
Il
responsabile nazionale conservazione e gestione fauna
di Legambiente, Antonino Morabito si
rivolge invece al presidente della regione Calabria, Agazio
Loiero, che si è detto disponibile ad accogliere
sul suo territorio i 600 caprioli di Alessandria. «Bene
Loiero, ma destini i fondi alle specie autoctone –
dice Morabito - E’ scattato l’appello a favore
degli animali, suscitando la commozione dell’Italia
che da più luoghi ne chiede l’adozione, non
riuscendo però a realizzare che il capriolo come
ogni animale ha il suo specifico habitat. Nel plaudere
alla sensibilità mostrata dal presidente Loiero,
Legambiente auspica che la regione Calabria diventi protagonista
in Italia ed Europa per le azioni a favore della conservazione
della biodiversità, a partire da maggiori risorse
per la gestione del sistema delle aree protette, dei siti
d’importanza comunitaria e delle zone di protezione
speciale, principale “casa” della biodiversità
custodita in Calabria».
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