Nell'occasione
il botanico Pino Laria e l'architetto Emanuele Miano hanno
relazionato sull'ecosistema esistente ma spesso ignorato,
nella fiumara "Ruffa", che consente ancora oggi
la sopravvivenza di alcune rarissime specie vegetali.
Tra queste la più importante è la "Woodwardia
Radicans" che è un'antica felce per fortuna
sopravvissuta niente di meno che dall'età dei dinosauri
e giunta fino ai nostri giorni grazie all'isolamento e
all'inaccessibilità dei luoghi. I due ambientalisti
hanno spiegato ai bambini che sulle pareti umide e ombreggianti
della "Ruffa" crescono ancora oggi, come per
miracolo, oltre due mila piante della felce bulbifera
le cui fronde possono raggiungere i tre metri di lunghezza.
La stazione della valle Ruffa è la più importante
d'Europa e si è preservata grazie al particolare
habitat che è rimasto immutato nel tempo.
Ai giovanissimi studenti, oltre all'illustrazione anche
a carattere scientifico delle piante presenti nel territorio,
è stato spiegato come sia necessario rispettare
l'ambiente per consentire alle nuove generazioni una migliore
qualità della vita. Grande entusiasmo è
stato manifestato dagli alunni che hanno seguito con curiosità
e interesse quanto loro illustrato, anche a mezzo di diapositive
e di supporti informatici. L'iniziativa fortemente voluta
dagli insegnanti della scuola di San Nicolò ed
in particolare dall'insegnante Margherita Furfaro, s'inquadra
in una serie di attività che i docenti stanno portando
avanti da anni. Molti i progetti di grande valenza avviati
dalla scuola sia per quanto riguarda i temi dell'ambiente
sia le tradizioni e la storia del territorio. Inoltre
all'iniziativa hanno anche partecipato il presidente del
circolo di Legambiente Franco Saragò e Osvaldo
Giofrè. A fine giornata i rappresentanti ambientalisti
e gli insegnanti, si sono dati appuntamento per il nuovo
anno scolastico al fine di avviare altre iniziative di
questo tipo e magari accompagnare gli alunni in una visita
guidata presso la fiumara Ruffa per far apprezzare dal
vivo e di persona la bellezze del territorio per comprendere
insieme quanto sia importante preservare l'ambiente in
cui viviamo.
Antonio
Mangialavori
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