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“Il
Quotidiano della Calabria”
– Mercoledì 6 agosto 2003 |
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Per
Legambiente il mare della Calabria è risultato
pulito in 12 località sulle 17 analizzate
Goletta
Verde dà 5 vele a Tropea
A Ricadi solo 4 e una nera: il sindaco le rifiuta e contesta
TROPEA – Conferenza stampa, ieri mattina, presso il porto
turistico di Tropea da parte di Goletta Verde di Legambiente
durante la quale sono stati presentati i dati relativi alla
campagna di analisi e informazione sullo stato di salute dei
mari italiani realizzata con il contributo di Vodafone Omnitel
e Mare pronto - gruppo Arena. Erano presente l’assessore
regionale all’Ambiente, onorevole Domenico Antonio Basile,
l’assessore provinciale all’Ambiente Alfonso Del
Vecchio, il comandante della capitaneria di porto Salvatore
Nitrella, i sindaci di Tropea Domenica Cortese, di Ricadi,
Francesco Laversa, di Nicotera Princivalle Adilardi, l’assessore
al Turismo di Parghelia, Pasquale Ferrazzo e Antonio Naso,
presidente del circolo di Legambiente di Vibo Valentia. Secondo
quanto affermato da Rina Guadagnini, portavoce di Goletta Verde,
il mare calabrese «è pulito, o quasi». Silla
base della rapida fotografia scattata dai biologi le acque
godono di una buona qualità per la balneazione; su 17
località monitorate, 12 sono risultate buone, 3 valutate
come «leggermente inquinate», una inquinata ed
un’altra, situata presso il Rosarno - foce Mesima «gravemente
inquinata». Un discorso a parte, ha proseguito la portavoce,
va fatto per le due foci dei fiumi Lao e Mesima. Il primo torna
a sorprendere poiché «è uscito inquinato
pur non avendo grossi siti industriali o centri abitati che
gravano sul bacino», l’inquinamento grave del Mesima,
invece, è una conferma del forte impatto sul mare determinato «dalla
cattiva gestione dei corsi d’acqua». La presidente
di Legambiente Calabria Lidia Liotta ha aggiunto che negli
ultimi tempi si è riscontrato uno sversamento massiccio
di rifiuti solidi a mare. «Questo fa pensare a scarichi
abusivi che escono dal giro dei rifiuti eludendo i controlli.
Per questo motivo sarebbe opportuno avviare un monitoraggio
costante delle acque marine». Goletta Verde ha quindi
consegnato le cinque vele al sindaco di Tropea Domenica Cortese.
La cittadina per il secondo anno consecutivo ha conseguito
questo ambito premio, massimo riconoscimento che la Guida Blu
di Legambiente e Touring Club attribuiscono alle dieci località italiane
che presentano acque cristalline e sono in grado di offrire
strutture ricettive di buona qualità, un bel centro
storico, un’offerta enogastronomica di pregio e la vicinanza
di luoghi di interesse storico-artistico o naturalistico. Soddisfatto
il sindaco, ha ribadito l’impegno dell’amministrazione
per continuare a mantenere costantemente un ambiente sano.
Il sindaco di Ricadi Francesco Laversa, ha invece rifiutato
le quattro vele blu e rifiutato e contestato la bandiera nera,
attribuita per aver permesso la realizzazione del villaggio
turistico “Le Capannelle” e di una scogliera artificiale
a trenta metri dalla battigia nella spiaggia di Baia di Riaci. «Ritengo
che il comune di Ricadi – ha detto, infatti – rientra
nelle cinque vele di Tropea che è la sede dei servizi.
Il territorio non si può parcellizzare per cui le quattro
vele sono improprie quindi le rifiuto istituzionalmente e con
forza» ed ha invitato Goletta Verde ad analizzare meglio
il territorio perché si renda conto quanto le zone di
Ricadi e Capo Vaticano siano strettamente legate a Tropea.
La bandiera nera, invece, secondo quanto affermato dal sindaco, è scaturita
da dati che non sono stati realmente verificati e che Legambiente
ha il dovere di approfondire. Sulla scogliera realizzata, ha
inoltre dichiarato Laversa, non è stata mai data alcuna
concessione, è dunque abusiva. Sull’attribuzione
della bandiera nera a Ricadi si è dissociato Naso «per
come è stata attribuita», ed ha inoltre posto
il problema sull’erosione delle coste su cui bisogna
prendere provvedimenti seri e sulla spazzatura che da anni
proviene dalla Sicilia dove le Isole Eolie mancano di discariche,
l’ultima è stata chiusa a Lipari l’anno
scorso, ed ha auspicato un incontro con la classe politica
siciliana, concetto ribadito anche da Ferrazzo. Del Vecchio
ha inoltre aggiunto che questo è un problema antico «già 35
anni fa c’erano le buste di plastica in mare provenienti
dalla Sicilia». E’ necessario, ha proseguito, insistere
sull’educazione ambientale. Adilardi ha chiesto invece
l’intervento di Legambiente per poter risolvere definitivamente
e in breve tempo il grave problema dell’inquinamento
del Mesima che si proietta negativamente sui villaggi turistici
di Nicotera. Nitrella ha ringraziato l’assessore Basile
per aver inviato in appoggio alla capitaneria di porto altri
due battelli che provvedono a pulire il mare da Nicotera a
Nocera Terinese. Liotta ha infine dichiarato che la seconda
bandiera nera dei «pirati del mare» è stata
attribuita al presidente della Regione Calabria «per
la sciagurata scelta in favore del ponte sullo stretto».
Vittoria
Saccà