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“Il
Giornale di Calabria” – Martedì 6 marzo
2007 - pag. 3 |
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La
Giunta ha detto “no” ad Europaradiso, la mega struttura
che avrebbe dovuto sorgere a Crotone
«Non
persegue la sostenibilità turistica»
CATANZARO
- “No” all’insediamento turistico Europaradiso
nell’area costiera del Comune di Crotone. Lo ha deciso
la Giunta regionale, presieduta da Agazio Loiero, che su proposta
dell’assessore al Turismo Nicola Adamo, ha approvato la
delibera relativa alle linee guida di indirizzo per la programmazione
degli investimenti turistico-ricettivi in Calabria. E nell’ambito
di tale atto è stato deliberato il parere negativo relativamente
all’ipotesi progettuale rappresentata dalla società
“Europaradiso international spa”. All’unanimità,
infatti, la Giunta ha valutato non coerente tale ipotesi progettuale
con le linee di indirizzo delle politiche per lo sviluppo dell’industria
turistico-alberghiera. Nella delibera, in premessa, tra l’altro,
si legge che occorre: a) garantire l’alta qualità
e la sostenibilità ambientale delle aree interessate
a principali flussi turistici; b) mantenere l’intensità
e la crescita del turismo attraverso l’impegno pubblico,
prioritariamente rivolto verso opportune riqualificazioni, eliminazioni
del degrado ambientale, razionalizzazione ed apprestamento dei
servizi di civiltà; c) garantire un’alta qualità
dei servizi essenziali con particolare riferimento alla gestione
del ciclo delle acque e dei rifiuti; d) integrare il patrimonio
ricettivo e creare rete e sinergie per favorire la destagionalizzazione
dei flussi e la valorizzazione delle peculiarità locali;
e) sostenere lo sviluppo e la modernizzazione del settore turistico
con attività rivolte a fornire informazioni ed adeguati
strumenti di analisi e valutazioni socio-economiche ambientali
per monitorare, costantemente, l’evoluzione della domanda
turistica ed il consequenziale adeguamento dell’offerta;
f) diversificare, arricchire, qualificare ed integrare l’offerta
turistica. L’Esecutivo ha deliberato il parere negativo
sulla base del fatto che la presentazione di “Europaradiso”,
avvenuta in sede di Giunta regionale il ventinove giugno dell’anno
scorso, ha illustrato un progetto di un numero di posti letto,
pari ad oltre un terzo dell’intero patrimonio ricettivo
regionale e che tale ipotesi progettuale, pertanto, non persegue
la necessità di garantire l’alta qualità
e la sostenibilità turistica dell’area interessata,
favorendo, di converso, fenomeni di sovraffollamento e, quindi,
rendendo vulnerabile, nella prestazione dei servizi, le potenzialità
dell’area. Secondo la delibera della Giunta regionale,
“Europaradiso” è in contrasto con il disegno
programmatico regionale rivolto allo sviluppo del turismo sostenibile,
al fine di elevare la qualità dell’offerta turistica
calabrese, attraverso la qualificazione ed il potenziamento
della ricettività, in funzione delle vocazioni del territorio.
Le linee d’indirizzo - come si evince dalla delibera -
sono tese a ribadire la coerenza con le normative europee in
materia ambientale, affinché non si incorra nel regime
di infrazione. Nella delibera si fa, inoltre, riferimento alle
linee guida in materia d’urbanistica, pur non disconoscendo
l’autonomia dell’attuazione degli strumenti di governo
del territorio come prerogative del sistema delle autonomie
locali.
Legambiente
soddisfatta: “Avevamo ragione noi”
CATANZARO
- «Avevamo ragione fin dall’inizio, David Apell
il finanziere israeliano che ha proposto il progetto non è
credibile, e Europaradiso è un intervento sbagliato per
la Calabria, per il turismo e per la natura». Così
Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente, esprime
piena soddisfazione per la decisione, presa oggi dalla Giunta
regionale calabrese, di non approvare il megavillaggio turistico
Europaradiso, tra gli investimenti turistico-ricettivi in Calabria.
«L’idea era radicalmente sbagliata e il progetto
si riduceva a una mera speculazione edilizia - continua Della
Seta - e il governo regionale se n’è accorto. Il
futuro della Calabria, quello economico e occupazionale, non
può che fondarsi sulla tutela e sulla valorizzazione
del paesaggio, che è una delle risorse più preziose
su cui il nostro mezzogiorno può contare. L’abusivismo
edilizio, ma anche le mega lottizzazioni formalmente legali
come quella di Europaradiso, sono l’esatto contrario di
questa prospettiva». Legambiente ribadisce ora «l’urgenza
dell’istituzione della zona di protezione speciale nella
foce del Neto, ricchissima di avifauna e caratterizzata dalla
presenza di habitat e di molte specie protette e da un lungo
e articolato sistema dunale, per evitare che, scampata la mega
speculazione, si passi a una parcellizzazione di speculazioni».
Una
cittadella turistica di 6,5 chilometri con 10 mila posti letto
ed uno stadio
CROTONE -
Il progetto per il megavillaggio turistico denominato Europaradiso,
bocciato lunedì ufficialmente dalla Giunta regionale
della Calabria, fu presentato pubblicamente per la prima volta
il 18 febbraio del 2005 nell’aula consiliare del Comune
di Crotone. Quel progetto prevede la costruzione di una vera
e propria cittadella turistica e del tempo libero che dovrebbe
occupare una superficie di mille ettari di terreno a nord di
Crotone, in località “Paglianiti” tra la
foce del fiume Neto e località “Gabella”
a sud. Uno spicchio di pianura situata a 300 metri dal mare
e che corre lungo 6,5 chilometri di spiaggia, in cui è
prevista la costruzione di hotel extra lusso a cinque e sei
stelle, resort (abitazioni tipo residence ma con più
servizi), campi da golf, di tennis, parchi acquatici, piscine,
un palazzetto del ghiaccio, Disney village (parco giochi) e
Universal studios (cinema), aree commerciali e zone a verde
e uno stadio di calcio da 12mila posti per ospitare grandi eventi
sportivi. È previsto che il complesso operi 12 mesi l’anno
ininterrottamente. Nel periodo invernale si conta di poter attrarre
il turismo culturale e quello della montagna, visto che la Sila
dista appena 20 minuti di automobile. Oltre diecimila i posti
letto previsti, a disposizione di un potenziale bacino di un
miliardo di persone comprese in un raggio di due ore e mezza
di volo da Crotone. Secondo gli ideatori del progetto, infatti,
l’ottanta per cento dei turisti dovrebbero arrivare all’aeroporto
Sant’Anna con circa 50-60 voli al giorno, i rimanenti
al porto di Crotone su navi da crociera mentre la ferrovia dovrebbe
servire soprattutto per i collegamenti tra il villaggio, la
città e i due scali. È prevista anche la costruzione
di una metropolitana leggera. Il resto del traffico dovrebbe
essere smaltito su gomma, attraverso la strada statale 106.
Per quanto riguarda la ricaduta occupazionale, per la costruzione
del villaggio servirebbero circa quattromila persone mentre
a regime viene stimato in 15mila l’insieme del personale
occorrente. Diverse migliaia anche i posti di lavoro nell’indotto.
Per quanto riguarda i capitali sono stati annunciati investimenti
per 5 miliardi di euro, diecimila miliardi di lire, da parte
di investitori internazionali (tedeschi, svizzeri e americani)
e grandi tour operator mondiali; in particolare dalla Madpit
group, società multinazionale che fa capo all’imprenditore
israeliano David Appel, specializzata nella costruzione e gestione
di grandi alberghi in tutto il mondo. Lo stesso Appel ha poi
fondato due società: la EuroParadiso spa e la EuroParadiso
srl. Di questo progetto complessivo, comunque, alla Regione
Calabria finora è stato presentato solo lo stralcio che
riguarda il primo lotto per la costruzione di undici alberghi.