“Il
Quotidiano della Calabria” – Venerdì
5 agosto 2005 - pag. 24
Consuntivo
della visita della "Pietro Micca" lungo il litorale
vibonese
Goletta
Verde: «Restano situazioni di criticità»
Tropea
regina, Ricadi perde ancora colpi
RICADI
- Il primo giorno di agosto presso il porto tropeano è
approdata la Goletta Verde di Legambiente, l'unica a vapore
italiana ancora in funzione, la "Pietro Micca".
Costruita nel 1895 in Inghilterra e lunga trenta metri,
è un vero e proprio museo galleggiante, alimentata
con carburante a basso impatto ambientale mentre l'elettricità
viene prodotta da pannelli fotovoltaici. Una visita avvenuta
nell'ambito della campagna di sensibilizzazione di Legambiente
giunta alla ventesima edizione e che da cinque anni consecutivamente
fa tappa a Tropea. Anche quest'anno, infatti, è
stato consegnato l'ambito riconoscimento delle Cinque
vele alla cittadina tirrenica.
La premiazione è avvenuta nel suggestivo palazzo
municipale alla presenza della portavoce di Goletta Verde
Rina Guadagnini, del presidente di Legambiente
Ricadi Franco Saragò, dell'assessore
regionale all'Ambiente Diego Tommasi
e dell'assessore provinciale all'Ambiente Matteo
Malerba. Presente, inoltre, una folta delegazione
del circolo ricadese di Legambiente.
Il 2 agosto invece sul rimorchiatore "Pietro Micca"
si è tenuta la conferenza stampa nella quale la
portavoce di Goletta Verde Rita Guadagnini, il presidente
provinciale di Legambiente Lorenzo Passaniti e il presidente
ricadese della medesima associazione ambientalista Franco
Saragò, hanno presentato i dati riguardanti le
condizioni del mare calabrese, con particolare riferimento
alla situazione in cui versa il litorale tirrenico e la
Costa degli Dei. La portavoce ha sostenuto che «le
acque marine calabresi preoccupano un po' di più
sul versante tirrenico. Molto critica la situazione alle
foci dei fiumi come del resto preoccupante appare poi
la condizione dei depuratori che necessitano un costante
monitoraggio». Ha precisato, poi, Rita Guadagnini,
che «la campionatura di Goletta Verde fornisce uno
spaccato della situazione delle acque al momento del prelievo.
Non possiamo e non vogliamo conferire la patente di balneabilità
che resta il compito del Ministero della Salute. Non si
può non notare che il carico antropico condiziona
pesantemente la qualità delle acque e questo emerge
abbastanza sui prelievi effettuati sul versante tirrenico.
Non mancano i punti di criticità quali le foci
del Mesima a Nicotera, del Furina e del Turrina in provincia
di Cosenza e del torrente Fiumarella nel reggino. Gravemente
inquinato appare poi il punto di prelievo tra le circoscrizioni
di Gallico e Catona sempre nel reggino. In provincia di
Vibo Valentia risultano comunque alcuni punti di criticità
da risolvere». Lorenzo Passaniti presidente di Legambiente
Vibo Valentia e coordinatore regionale del comitato scientifico
ha evidenziato che altre località della costa vibonese
hanno ottenuto Vele di Legambiente. Ha espresso «rammarico
per Ricadi che anche quest'anno perde un'altra vela passando
dalle quattro degli anni scorsi alle due dell'attuale
anno. Ha inoltre sottolineato che «le due vele vengono
attribuite unicamente per le bellezze paesaggistiche e
non per i servizi pubblici che risultano fortemente carenti».
Si è ribadito come a Ricadi persiste una condizione
di abusivismo legalizzato dalla normativa comunale che
continua a consentire l'edificazione a soli trenta metri
dalla spiaggia causando il continuo deturpamento di una
delle aree più belle del meridione. Passaniti
poi ha continuato dicendo che tutto ciò «è
la conferma di una errata impostazione delle politiche
di sviluppo e controllo e ciò ci viene dato anche
dalle affermazioni di un rappresentante di economia di
Legambiente, secondo il quale lo scorso anno sono aumentate
le case costruite abusivamente sul territorio regionale
calabrese. Allarmante appare poi il dato che indica in
1200 i chilometri mancanti di rete fognaria nella regione
e molti sono gli impianti che appaiono sottodimensionati
e inefficienti. Una situazione che non può più
essere tollerata e mi auguro che la nuova giunta regionale
sia finalmente in grado di dare una svolta definitiva». Franco Saragò si è detto
compiaciuto per la consegna delle cinque vele per il quinto
anno consecutivo a Tropea che riesce a coniugare lo sviluppo
dell'economia con il rispetto e la valorizzazione dell'ambiente.
«Anche se con il vivo e sincero
rammarico per Ricadi e perciò per le splendide
spiagge di Capo Vaticano - ha aggiunto - auspico con tutti
i referenti e associati del circolo che la fascia costiera
del basso tirreno abbia un giorno e al più presto
tale riconoscimento. Purtroppo sinora ci sono stati molti
eccessi e abusi spesso per lo sviluppo economico e si
può credere che nel territorio della "Costa
degli Dei" si possa adottare una politica operativa
verso la sostenibilità e la compatibilità
ambientale».
Saragò ha ribadito come il territorio presenti
oggettive carenze soprattutto nel campo della depurazione,
individuando anche nell'afflusso delle fiumare la concausa
dell'inquinamento marino. Ha dichiarato, inoltre, che
«è necessaria una maggiore fruibilità
delle spiagge da parte dei cittadini ed è inderogabile
una nuova politica urbanistica, da parte di alcuni comuni
improntata alla salvaguardia del territorio. Situazioni
di criticità sono rappresentate dall'abusivismo
edilizio che è il principale dei reati contro l'ambiente
marino calabrese».
A margine della conferenza stampa sono intervenuti poi
i sindaci di Tropea, Parghelia e Ricadi e l'assessore
provinciale all'ambiente Matteo Malerba,
quest'ultimo ha dichiarato il proprio apprezzamento per
le varie attività di Legambiente, ricordando che
«nella prima uscita pubblica da assessore ho partecipato
attivamente e con convinzione all'iniziativa di Goletta
Verde contro la costruzione del porto di Ricadi. Ritengo
- ha aggiunto - indispensabile un confronto sinergico
tra gli enti locali e l'assessorato regionale all'ambiente
al fine di migliorare la depurazione sulla costa dando
come priorità la bonifica e la messa in sicurezza
dei torrenti ad iniziare dal Mesima che rappresenta la
prima causa d'inquinamento marino». Si è
detto fiducioso per il futuro registrando un'inversione
di tendenza da parte degli amministratori locali, i quali
dimostrano maggiore sensibilità verso le problematiche
ambientali. Ha ritenuto, infine, fondamentale la realizzazione
di piani di intervento strutturali che mirino prioritariamente
alla riqualificazione, recupero e risanamento del patrimonio
immobiliare, anziché ad una continua espansione
urbanistica.
E
inoltre, sempre il 2 agosto, ma in serata, il circolo
ricadese di Legambiente in concomitanza della presenza
della Goletta Verde, ha organizzato una manifestazione
nella piazza di Santa Domenica. L'iniziativa, che ha registrato
la partecipazione dell'equipaggio di Goletta Verde, ha
avuto come obiettivo la sensibilizzazione dei cittadini
e dei turisti sui temi di carattere ambientale ed è
stata inoltre l'occasione per presentare le varie attività
che il circolo ha svolto in questi anni. Due i gazebo
allestiti dal locale circolo di Legambiente, all'interno
dei quali, oltre alla collocazione di materiale informativo,
vi erano posti dei video che diffondevano le immagini
delle varie campagne avviate a salvaguardia del territorio
e delle specie protette, quali la Woodwardia Radicans.
Un altro gazebo è stato allestito da Legambiente
nazionale all'interno del quale oltre a materiale illustrativo
riguardante le campagne di Goletta Verde vi erano gadget
vari. Molte e suggestive le immagini che scorrevano su
uno schermo gigante posto al centro della piazza riguardanti
la Goletta Verde e il "blitz" che l'anno scorso
Legambiente ha fatto a Santa Maria di Ricadi contro la
realizzazione del porto turistico al grido «Giù
le mani dalla costa». Alla serata erano presenti
anche alcuni stands di degustazione di prodotti tipici
locali.
Molta l'affluenza di turisti e residenti che hanno dimostrato
grande interesse per l'iniziativa e per i temi proposti
e molti che purtroppo hanno manifestato il loro disagio
per un territorio fortemente deturpato dall'edificazione
selvaggia e che hanno denunciato con determinazione lo
stato di degrado generale in cui si trova il territorio.
Nei gazebo è stato distribuito un questionario
per verificare l'apprezzamento verso il territorio dal
punto di vista ambientale e dei servizi offerti. Grande
soddisfazione da parte degli organizzatori che hanno visto
ripagate le "fatiche" dall'interesse della gente
e dalla sensibilità che i visitatori hanno dimostrato. Tonino Iannello, uno degli organizzatori,
ha dichiarato che «lo scopo prefisso di sensibilizzare
ai temi della salvaguardia e sviluppo dell'ambiente e
dunque del territorio e cogliere le opinioni e le proposte
della gente, è stato raggiunto in modo ottimo.
Siamo andati anche un po' al di là di quello che
immaginavamo e siamo soddisfatti quanto per la quantità
delle persone che si sono avvicinate, quanto per l'interesse
e l'impegno da parte dei visitatori, dimostrato dalle
domande e dalle riflessioni nel questionario».
Antonio
Mangialavori
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