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“Il Quotidiano della Calabria” – Mercoledì 5 luglio 2006 - pag. 28

 

Tropea. Ieri la conferenza stampa di presentazione delle cifre sulla qualità delle acque

La diagnosi di “Goletta Verde”

«Dati entro i limiti consentiti, ma temiamo possa peggiorare»


TROPEA – Presentati a bordo del “Pietro Micca”, l’ormai celebre rimorchiatore a vapore di Legambiente, i dati delle analisi sulla qualità delle acque di balneazione del tratto tirrenico calabrese. Gli esiti del monitoraggio sono stati illustrati da Santo Grammatico, portavoce di Goletta Verde, e da Franco Saragò, membro della segreteria regionale Legambiente Calabria, alla presenza di Giuseppe Colloca, Comandante Ufficio marittimo di Tropea, Franco Barbalace, sindaco di Spilinga, Domenico Laria, sindaco di Ricadi, Vincenzo Calzona, sindaco di Parghelia, Aurelio Rombolà, sindaco di Drapia, Nino Macrì, vicesindaco ed assessore all’ambiente di Tropea, Raffaello Molè, assessore alle politiche ambientali di Pizzo. Sono intervenuti anche gli assessori all’ambiente ed all’istruzione del comune di Parghelia Pasquale Ferrazzo e Giuliana Caruso, Domenico Cognetto, assessore all’ambiente del Comune di Zambrone, Pasquale Vasinton e Domenico Tropeano, consiglieri comunali di minoranza di Tropea, nonché Natale Crai e Fernando Avallone, rispettivamente vice-presidente e segretario del circolo della Lega navale di Tropea.
Nel suo intervento, Santo Grammatico ha espresso, a nome di Goletta Verde e di Legambiente, cordoglio e vicinanza alla popolazione vibonese, colpita dal violento nubifragio, sottolineando, pur nell’eccezionalità dell’evento, la fragilità che caratterizza il territorio vibonese da un punto di vista idrogeologico. «Il viaggio di Goletta Verde, ha detto Grammatico, prosegue anche quest’anno al fine di sollecitare una seria ed approfondita riflessione sui dati che ci arrivano dai punti monitorati dai tecnici di Legambiente. Nel dettaglio, in 14 dei 19 punti monitorati a fine giugno, a stagione balneare appena iniziata, gli operatori di Goletta Verde hanno riscontrato che i parametri microbiologici sono inferiori alla soglia prevista dal decreto sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dpr 470/82) e dalla nuova direttiva europea (2006/7/CE), che dovrà essere recepita dagli stati membri entro il 2008».
Il portavoce di Legambiente ha ricordato come i laboratori mobili, oltre ai parametri di legge, analizzano anche gli escherichia coli, batteri che vivono esclusivamente all’interno dell’intestino dell’uomo e che costituiscono l’indice di riferimento della nuova direttiva europea, fornendo dati molto precisi sull’inquinamento di origina antropica. Legambiente giudica quindi «sostanzialmente buona, ad inizio stagione balneare, la qualità delle acque calabresi sul versante tirrenico».
Goletta Verde avverte, però, che «in piena stagione balneare la situazione della qualità delle acque potrà peggiorare» e denuncia i cinque punti critici del tirreno calabrese, fuori dai parametri vigenti. I tratti incriminati sono così individuati: uno, inquinato, a Curinga, tre, leggermente inquinati, a Bagnara, Scilla e Nicotera; allarme rosso alla foce del Mesima, fortemente inquinata, sulla quale Legambiente ha già lanciato numerose segnalazioni e denunce. «Scorrette politiche di gestione del territorio, ha precisato Grammatico, rendono fiumi e torrenti anziché una risorsa veri e propri nemici del mare».
Franco Saragò ha posto l’accento su alcune cause che determinano inquinamento, come «le acque reflue non depurate che finiscono nelle fiumare, la cementificazione selvaggia, che alimenta un’eccessiva pressione antropica, l’assalto edilizio, che fa aumentare il rischio idrogeologico cui è soggetto il vibonese, che, in occasione di un evento eccezionale come il nubifragio di ieri, ha mostrato tutta la sua precarietà». Saragò ha inoltre evidenziato «il buon esito della battaglia condotta contro il progetto del porto di Santa Maria di Ricadi». I sindaci di Spilinga e Drapia, pur rilevando che i loro comuni sono situati a ridosso di quelli costieri, hanno manifestato il loro serio impegno in direzione di una politica ambientale e di lotta ad ogni forma di inquinamento. I rappresentanti dei comuni costieri, dal canto loro, hanno lamentato l’insufficienza dei mezzi per un’efficace vigilanza in materia di tutela dell’ambiente ed hanno ribadito la necessità di proseguire nell’opera di risanamento ambientale.
Nel salutare positivamente l’opera di Goletta Verde, è opportuno sottolineare, specialmente nel momento in cui il vibonese è stato così duramente colpito, come si registrino ancora una volta, sul versante ambientale, risultati non pienamente soddisfacenti, frutto di scelte politiche insufficienti e comunque inidonee a rimuovere le cause di inquinamento e dissesto del territorio.

Eduardo Meligrana

 

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