LEGAMBIENTE RICADI

Via Monumento, 4 - 89865 Santa Domenica (VV)

Tel. 0963/669908 * Fax 0963/669908 - 1782715780 * e-mail: legambientericadi@libero.it

HOME PAGE
CHI SIAMO
ADERISCI
LEGAMBIENTE IN CALABRIA
SCRIVICI
LINKS AMBIENTALISTI
SEGNALA UN SITO
SITI SEGNALATI
SITI AMICI
GALLERIA FOTOGRAFICA
..........
SERVIZIO METEO
Piccola Grande Italia
   
 
PENSARE GLOBALMENTE E AGIRE LOCALMENTE
 
Pace
 
Goletta Verde
 
 
 
 
 
 
 
 
 
LE NOTIZIE
 
“Calabria Ora ” – Mercoledì 5 luglio 2006 - pag. 19

 

La Goletta: «Il mare peggiorerà»

La nave di Legambiente avverte: «D’estate l’acqua sarà più sporca»


TROPEA – Sono stati resi noti oggi in una conferenza stampa, i risultati del monitoraggio delle acque del tratto tirrenico calabrese effettuato da Goletta Verde 2006 di Legambiente. Il porto turistico di Tropea ha ospitato la “Pietro Micca”, l’ultimo rimorchiatore a vapore presente in Italia, che ha condotto l’equipaggio della Goletta Verde nelle acque marine delle province di Reggio Calabria, Vibo Valentia, Cosenza e Catanzaro per i rilevamenti sulla qualità delle acque di balneazione.
Presenti a bordo della “Pietro Micca” Franco Saragò della segreteria regionale Legambiente Calabria, Nino Macrì, vice sindaco di Tropea e i due consiglieri di minoranza Tropeano e Vasinton, Domenico Laria, sindaco di Ricadi, Franco Barbalace, sindaco di Spilinga, Vincenzo Calzona, Giuliana Caruso e Pasquale Ferrazzo, rispettivamente sindaco e assessori del comune di Parghelia, Aurelio Rombolà, sindaco di Drapia, Raffaele Molè, assessore all’ambiente di Pizzo, Crai Natale e Fernando Avallone, rispettivamente vice presidente e segretario della Lega Navale, corrispondenti di varie testate giornalistiche e gli operatori del Tgr Calabria. Ha introdotto la conferenza il portavoce di Goletta Verde, Santo Grammatico, esprimendo solidarietà e partecipazione al dolore della popolazione del vibonese colpita drammaticamente dal violento nubifragio di ieri; ha quindi comunicato i risultati delle analisi, effettuate alla fine di giugno, a stagione balneare appena iniziata, sulla qualità delle acque di balneazione definendola «sostanzialmente buona, eccetto gravi problemi registrati alla foce del fiume Mesima».
Entrando nel dettaglio ha specificato che sono stati monitorati dai tecnici di Goletta Verde 19 punti; in 14 i valori dei parametri microbiologici sono risultati al di sotto della soglia prevista dal decreto sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dpr 470/82) e della nuova direttiva europea (2006/7/Ce), che dovrà essere recepita dagli stati membri entro il 2008. Oltre ai parametri previsti dalla legge italiana, ormai da tre anni i laboratori mobili di Legambiente analizzano anche gli Escherichia Coli, batteri che vivono solo nell’intestino umano e che sono il nuovo parametro di riferimento della direttiva europea poiché indicano con precisione il grado d’inquinamento di origine antropica. Sono risultati fuori dai limiti di legge 5 punti: uno inquinato nel comune di Curinga (CZ), due punti sulla costa reggina – a Bagnara e a Scilla – e uno a Nicotera (VV) leggermente inquinati. Allarme rosso perché fortemente inquinata per la foce del fiume Mesima. Santo Grammatico ha poi ribadito che complessivamente il tratto costiero monitorato è in buono stato anche se bisogna tener conto che le analisi sono state effettuate quando la pressione antropica sulle coste è modesta e i depuratori non devono sostenere un carico fognario eccessivo, e comunque, le analisi «sono da considerarsi fotografie puntuali della situazione e non possono essere utilizzate per giudicare la qualità complessiva di una località balneare». Ha sottolineato la necessità che gli amministratori, nella gestione del territorio, pratichino politiche virtuose di sostenibilità e si è congratulato con il circolo di Legambiente Ricadi che ha annullato la potenziale costruzione del porto a Santa Maria, ricordando anche il no convinto verso il ponte sullo stretto di Messina. Anche Franco Saragò ha ricordato l’evento drammatico del vibonese, evidenziando il rischio idrogeologico aggravato dall’assalto edilizio e ha attribuito il pessimo stato di salute del Mesima «ai reflui non depurati dei Comuni dell’entroterra che finiscono nelle fiumare». E’ seguito l’intervento di quasi tutti gli amministratori presenti che hanno evidenziato le esigenze specifiche dei loro Comuni e del comprensorio in genere (depuratori più funzionanti, raccolta differenziata dei reflui, verifica e sorveglianza delle discariche abusive, attenzione ai problemi ambientali non solo da parte dei sindaci dei paesi costieri ma anche da parte dei paesi dell’entroterra, risanamento degli abusi e del saccheggio del territorio, salvaguardia delle coste soprattutto dall’erosione). Calzona ha invitato i colleghi sindaci a farsi promotori di una battaglia per realizzare un parco marino che tuteli la flora e la fauna a rischio di estinzione.

r.r.

Calabria Ora - www.calabriaora.it

 

legambientericadi@libero.it

 

Contatore visite

Sito ottimizzato per Microsoft Internet Explorer - Risoluzione consigliata 800 X 600 pixel
Copyright © 2004 - 2006 - Legambiente Ricadi