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“Il
Domani” – Venerdì 4
febbraio 2005 |
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Legambiente ha presentato i risultati di Treno Verde
A Vibo aria pulita ma troppo rumore
Poco sviluppato il trasporto pubblico
Vibo Valentia. Aria
pulita, ma rumore che supera i limiti di legge con un uso sproporzionato
del clacson e disservizi della rete idrica, impianti di depurazione
insufficienti, raccolta differenziata a livelli minimi, troppe auto in circolazione,
pochi spazi per i bambini, parchi e giardini inesistenti, cementificazione
selvaggia: è la fotografia di Vibo Valentia scattata dal Treno Verde
2005. Una città ad alto tasso di «insostenibilità urbana» è quella
che viene fuori, secondo quanto riporta un comunicato, dai rilevamenti effettuati
dall’Istituto mobile sperimentale di Rfi in occasione della campagna
Treno Verde di Legambiente, Trenitalia e Rfi, realizzata anche con il contributo
di Energia e Corepla. Alla tappa vibonese della campagna nazionale giunta
quest’anno alla diciassettesima edizione, hanno partecipato circa 1.500
studenti di scuole elementari, medie e superiori della provincia. Secondo
i risultati del monitoraggio realizzato in città e presentato stamani,
il capoluogo vibonese presenta una situazione buona sul fronte dell’inquinamento
atmosferico, anche grazie alle condizioni meteo favorevoli alla dispersione
degli inquinanti, un po’ meno sul fronte dell'inquinamento acustico,
molto peggio sul fronte della sostenibilità ambientale. Sul fronte
dell’inquinamento atmosferico la situazione non sembra preoccupante:
nessuno dei principali inquinanti monitorati supera i limiti di legge. La
situazione diventa più preoccupante sul fronte dell’inquinamento
acustico dove emerge un superamento dei limiti di legge di circa 3-4 decibel
durante il giorno e di 5-6 decibel la notte. Sei cittadini su dieci utilizzano
auto private. I cittadini, in media, ricorrono al trasporto pubblico solo
9 volte all'anno e l'ente pubblico non si cura di incrementare la disponibilità dell'offerta:
Vibo, tra le piccole città, risulta una delle peggiori, con soli 3
chilometri coperti dagli autobus. Negativi i dati relativi all’efficienza
del sistema idrico (si perde il 51% dell'acqua immessa in rete) e nella gestione
dei rifiuti che vede Vibo Valentia agli ultimi posti delle città che
differenziano (solo il 9,8% dei rifiuti raccolti viene differenziato). Maglia
nera anche per le costruzioni fuorilegge (44,84 edificazioni abusive ogni
10mila abitanti). «La Calabria – ha affermato Lidia Liotta, presidente
di Legambiente Calabria – è un territorio che ha ancora un livello
di inquinamento ambientale accettabile e grandi risorse naturali su cui puntare
per il suo sviluppo. Purtroppo però il governo regionale è in
ritardo sulle politiche di tutela e valorizzazione dell’ambiente».