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“Il
Quotidiano della Calabria” – Giovedì 4
novembre 2004 – pag. 20 |
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In
località valle "Ruffa" la
Woodwardia Radicans
Il
gioiello verde rischia la distruzione
C'E'
un patrimonio da salvare. Che significa ambiente, storia, cultura.
E' legato alla Woodwardia Radicans, una rara felce
tropicale presente nella fiumara della Ruffa, nei territori
compresi tra i comuni di Ricadi, Drapia e Spilinga. Il sito,
scoperto qualche anno fa, con gli oltre 2200 esemplari censiti,
rappresenta l'areale più importante d'Europa. Nel 1995
Franco Saragò, all'epoca consigliere comunale di Ricadi,
si fece promotore di un incontro con gli amministratori della
Provincia di Vibo Valentia al fine di attivare tutti gli interventi
di competenza dell'ente per salvaguardare il sito e dichiarare
l'area protetta. Accolsero l'invito l'allora presidente della
Provincia Enzo Romeo e vari assessori e consiglieri provinciali,
tra questi Michele Iannello, che seguì la vicenda con
entusiasmo e l'assessore all'Ambiente dell'epoca, Romeo Aracri,
che impegnò e utilizzò 50.000.000 delle vecchie
lire per la stesura del progetto di salvaguardia del sito e
per la valorizzazione dell'intera fiumara. Una delegazione
di amministratori della provincia guidata dallo stesso Saragò si
recò, tra l'altro, nell'alveo della Fiumara Ruffa e
constatò l'importanza della scoperta e la bellezza del
sito.
Da allora furono fatti grandi passi in avanti. Venne realizzato
il progetto per la salvaguardia della felce e per la valorizzazione
della fiumara Ruffa ed il sito venne dichiarato d'interesse
comunitario. In seguito la giunta provinciale guidata dal presidente
Bruni, su proposta dell'assessore all'Ambiente Alfonso Del Vecchio,
presentò alla Regione la richiesta di finanziamento del
progetto finalizzato alla valorizzazione della penisola degli
dei e della fiumara Ruffa, nonché l'istituzione dell'area
protetta. Ma la Regione escluse la Provincia dai finanziamenti
preferendo il Cogal nella gestione di un progetto similare.
Negli ultimi anni, nonostante l'attività di ambientalisti
e ricercatori, la Fiumara Ruffa, e in particolare il sito che
ospita la felce, ha subito un rilevante deturpamento, in particolare
a causa del taglio indiscriminato di alberi che ha modificato
sensibilmente le particolari condizioni ambientali e climatiche
che consentono la sopravvivenza della Woodwardia. La felce, infatti,
se colpita direttamente dai raggi del sole o se sottoposta a
condizioni climatiche diverse da quelle preesistenti non sopravvive.
Ciò ha causato, infatti, la scomparsa di circa il 25%
delle piante presenti nel Vallone Occhi Bianchi. La realizzazione
di strade sterrate carrabili, il proliferare di discariche abusive,
lo sfruttamento non controllato delle aree circostanti, gli incendi
estivi e, in più parti, lo smottamento dei costoni, probabilmente
causato dall'intervento dell'uomo, stanno completando l'opera
di distruzione. Vi è la necessità, pertanto, di
adeguate misure di salvaguardia e di un tempestivo intervento
mirato alla riqualificazione ambientale, nonché di una
adeguata vigilanza affinché non prosegua la rapida e inesorabile
azione di distruzione della felce che di questo passo rischia
di scomparire nel giro di pochi anni. È necessario avviare
rapidamente tutte le procedure per l'istituzione dell'area protetta,
indispensabile per garantire la salvaguardia dell'ambiente, la
valorizzazione dell'intero patrimonio ambientale e la sopravvivenza
della Woodwardia Radicans, che nella Fiumara della Ruffa, nonostante
i danni, continua ad avere l'areale più grande ed interessante
d'Europa, oltre alla salvaguardia delle varie specie vegetali
e animali di primaria rilevanza.
p. c.