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“Il
Quotidiano della Calabria” – Venerdì
3 settembre 2004 – pag. 12 |
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A regime di notte o con il mare agitato
Ben mimetizzati tra pietre e scogli
L'acqua
è sempre putrida
I DETECTIVE del mare
continueranno ad indagare per «andare
oltre certe verità».
E' stato sufficiente per i sub dell'Arcipesca Fisa spostarsi
di pochi chilometri, raggiungere le spiagge di Joppolo per scoprire
nuove condotte fognarie che scaricano in mare. In base alle notizie
in loro possesso sarebbe addirittura la fogna comunale a sfogare
i liquami in mare. La prova è in un filmato di cui proponiamo
due fotogrammi. Due gli scarichi, abilmente mimetizzati tra gli
scogli e le pietre. Uno di questi è addirittura avvolto
in un singolare ed imponente scoglio di calcestruzzo. Da lì sgorgano
periodicamente liquami di ogni tipo, più o meno densi.
In base alle prove fornite dal responsabile nazionale della ricerca
scientifica dell'Arcipesca, queste condotte sarebbero attivate
soltanto nelle ore notturne o quando il mare è agitato. «Un
modo come un altro - commenta Braghò - affinché nessuno
se ne accorga».
Tra l'altro il litorale tirrenico calabrese, specie in alcuni
punti, custodisce preziosi esemplari di fauna e flora sottomarina.
Oltre a rendere in alcuni giorni impossibile la balneazione,
il mare sporco o inquinato, contribuisce a distruggere anche
un patrimonio naturalistico subacqueo di straordinario valore.
E allora, soluzioni tampone come gli ecoboat - tra l'altro in
mare soltanto dai primi di agosto - o il cieco affidamento agli
impianti di depurazione bastano per curare il mare dalla sporcizia
e dall'inquinamento? I rilevamenti a campione degli organismi
di ricerca sono sufficienti a dimostrare lo stato di salute delle
acque calabresi?
I documenti, i filmati di questi detective del mare, dimostrano
come sia necessario un concreto salto di qualità per difendere
le coste calabresi dai mali che le affliggono.
Pietro Comito