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“Il
Quotidiano della Calabria” – Mercoledì
3 agosto 2005 - pag. 9 |
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Secondo
Goletta Verde è urgente una politica più attenta
per la gestione delle coste
Il
mare calabrese soffre sul Tirreno
Drammatica
la situazione degli impianti di depurazione
Tropea -
In concomitanza all'arrivo del veliero dei delfini, è
giunta in porto anche Goletta Verde che, nella stessa giornata
ha consegnato le cinque vele alla città di Tropea per
il quinto anno consecutivo.
Nella mattinata di ieri, invece, a bordo del Pietro Micca, è
stata tenuta la conferenza stampa sulla qualità delle
acque marine calabresi e sulle coste. Erano presenti tra gli
altri Rina Guadagnini, portavoce di Goletta
Verde; Lorenzo Passaniti, coordinatore regionale
Comitato scientifico di Legambiente Calabria; Franco
Saragò, presidente del circolo Legambiente di
Ricadi; Matteo Malerba, assessore provinciale
all'Ambiente, i sindaci di Tropea Domenica Cortese,
di Parghelia Vincenzo Calzona, di Ricadi Domenico
Laria.
Secondo quanto è stato dichiarato, il mare calabrese
soffre sul versante tirrenico, un po' meno su quello dello Jonio.
E' urgente, quindi, una politica più attenta per la gestione
delle coste perché sono minacciate dall'abusivismo edilizio
sul demanio. Mancano ancora 1.200 chilometri di rete fognaria
necessari per completare il sistema di raccolta e depurazione
dei reflui urbani; drammatica, è la situazione degli
impianti di depurazione. La situazione delle foci dei fiumi
è stata riscontrata ovunque critica.
Questa è l'istantanea scattata da Goletta Verde sul mare
calabrese e sulle coste, dai cui laboratori mobili sono stati
analizzati, oltre ai parametri previsti dalla legge italiana,
anche gli enterococchi e, dallo scorso anno, l'Escherichia Coli,
entrambi batteri che vivono esclusivamente nell'intestino umano,
e che danno quindi una dimensione molto precisa dell'inquinamento
antropico. «Sia gli enterococchi che l'Escherichia Coli
- ha dichiarato Guadagnini - sono parametri microbiologici scelti
come indicatori nella proposta di direttiva europea sulle acque
di balneazione che ancora non è stata approvata.
Abbiamo quindi voluto essere un poco più rigorosi rispetto
alla normativa vigente, naturalmente precisiamo che le analisi
delle acque di balneazione che noi di Legambiente facciamo con
Goletta Verde forniscono uno spaccato della situazione delle
acque al momento del prelievo. Non possiamo e non vogliamo quindi
conferire patenti di balneabilità, che resta invece compito
del Ministero della Salute. L'istantanea scattata attraverso
i prelievi effettuati qui in Calabria - ha detto ancora la portavoce
di Goletta Verde - ci lascia con molti dubbi. Infatti anche
se dalle analisi emerge una situazione non eccessivamente critica,
soprattutto sul versante jonico, non possiamo non notare che
il carico antropico condiziona pesantemente la qualità
delle acque e questo emerge abbastanza sui prelievi effettuati
sul versante tirrenico e, ovunque sulle foci dei fiumi. I punti
critici comunque non mancano e sono le foci, che pur essendo
non balneabili, dimostrano una profonda crisi degli impianti
di depurazione delle acque reflue su costa».
Goletta Verde, attribuisce anche la Bandiera Nera, il riconoscimento
di Legambiente rivolto a denunciare i casi più clamorosi
d'incuria e di illegalità a danno degli ambienti marini
e costieri che, quest'anno, è stata assegnata alla società
internazionale "Euro Paradiso", che vorrebbe realizzare
un mega villaggio turistico alla foce del Fiume Neto, a nord
di Crotone in un'area che è Sito di interesse comunitario,
recentemente riconosciuto come Zps dalla Regione Calabria.
Lorenzo Passaniti ha quindi aggiunto: «Una conferma di
una errata impostazione delle politiche di sviluppo e di controllo
arriva anche dal Rapporto Ecomafia di Legambiente, secondo il
quale nel 2004 sono state 3.008 le case costruite abusivamente
sul territorio regionale, 282 in più rispetto all'anno
precedente.
Ma anche una insoddisfacente politica di tutela e programmazione
causa danni gravissimi ed è quello che qui in Calabria
viene sottolineato dalla situazione in cui versano gli impianti
di depurazione, peraltro insufficienti a garantire un adeguato
trattamento delle acque reflue. Sono ancora circa 1.200 i chilometri
mancanti di reti fognarie e molti gli impianti di depurazione
in attività che sono sottodimensionati e che peccano
di efficienza.
E' una situazione che non può più essere tollerata,
ci auguriamo che la nuova Giunta regionale sia finalmente in
grado di dare una svolta definitiva a questa situazione mantenendo
ciò che fu detto in campagna elettorale.
I segnali sembrano esserci - ha concluso Passaniti - a partire
dalla disponibilità a discutere dimostrata da assessori
e consiglieri, aspettiamo ora i primi interventi sul campo che
dimostrino un netto cambio di rotta e che avviino una seria
politica di programmazione che abbia come fulcro la tutela ed
il rispetto dell'ambiente marino e costiero».
«E' urgente un cambio di rotta, - ha concluso Rina Guadagnini
- ci auguriamo che la nuova Giunta regionale, insieme alle amministrazioni
locali, sia finalmente in grado di dare una sterzata netta verso
modelli di sviluppo ecosostenibili».
Sono poi intervenuti Saragò che ha auspicato la fine
dello "scempio" delle nostre bellezze naturali, i
sindaci Cortese che si è soffermata sulle difficoltà
intorno alle quali si muovono le amministrazioni per risolvere
i problemi relativi alla salvaguardia dell'ambiente; il sindaco
Calzona che ha illustrato quanto viene fatto a Parghelia, cittadina
che ha avuto attribuite tre vele da Legambiente, per rendere
il paesaggio sempre più accogliente; il sindaco Laria
che ha sottolineato gli sforzi che si fanno per cercare di salvaguardare
l'ambiente e, infine, l'assessore Malerba.
Vittoria
Saccà