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“Il
Giornale di Calabria” – Mercoledì 3
agosto 2005 |
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“Tirreno,
situazione preoccupante”
Lo
ha detto Goletta Verde di Legambiente che ha consegnato le “Cinque
vele” a Tropea
TROPEA.
Le acque marine calabresi preoccupano sul versante tirrenico,
va meglio sullo Jonio. Ovunque critica la situazione delle foci
dei fiumi. Allarmante la situazione sulle coste: urge un costante
monitoraggio, soprattutto sugli impianti di depurazione. Sono,
inoltre, 1.200 circa i chilometri di rete fognaria mancanti
per completare il sistema di raccolta e depurazione dei reflui
urbani. Questa la fotografia scattata alle acque marine e alle
coste calabresi e presentata ieri a Tropea da Goletta Verde
di Legambiente, la campagna giunta alla ventesima edizione.
Goletta Verde ogni estate da vent’anni informa in tempo
reale chi vive nelle località di mare e chi ci va in
vacanza sulla qualità delle acque di balneazione. All’appuntamento
odierno, a bordo del Pietro Micca, al porto di Tropea, sono
intervenuti, tra gli altri: Rina Guadagnini,
portavoce di Goletta Verde; Lorenzo Passaniti,
coordinatore regionale Comitato scientifico di Legambiente Calabria;
Franco Saragò, Presidente circolo Legambiente
Ricadi; Matteo Malerba, assessore provinciale
all’Ambiente. Oltre ai parametri previsti dalla legge
italiana (Dpr 470/82) i laboratori mobili di Legambiente analizzano
già da qualche anno gli enterococchi e, dallo scorso
anno, l’Escherichia Coli, entrambi batteri che vivono
esclusivamente nell’intestino umano, e che danno quindi
una dimensione molto precisa dell’inquinamento antropico.
«Sia gli enterococchi che Escherichia Coli - ha dichiarato
Rina Guadagnini, portavoce di Goletta Verde - sono parametri
microbiologici scelti come indicatori nella proposta di direttiva
europea sulle acque di balneazione che ancora non è stata
approvata. Abbiamo quindi voluto essere un poco più rigorosi
rispetto alla normativa vigente, naturalmente precisiamo che
le analisi delle acque di balneazione che noi di Legambiente
facciamo con Goletta Verde forniscono uno spaccato della situazione
delle acque al momento del prelievo. Non possiamo e non vogliamo
quindi conferire patenti di balneabilità, che resta invece
compito del Ministero della Salute. L’istantanea scattata
attraverso i prelievi effettuati qui in Calabria - ha detto
ancora la portavoce di Goletta Verde - ci lascia con molti dubbi.
Infatti anche se dalle analisi emerge una situazione non eccessivamente
critica, soprattutto sul versante Jonico, non possiamo non notare
che il carico antropico condiziona pesantemente la qualità
delle acque e questo emerge abbastanza su i prelievi effettuati
sul versante tirrenico e, ovunque sulle foci dei fiumi».
I punti critici comunque non mancano e sono le foci, che pur
essendo non balenabili, dimostrano un profonda crisi degli impianti
di depurazione delle acque reflue su costa. «Da segnalare
- ha proseguito la portavoce di Goletta Verde - oltre alle foci
del Mesima (Rc), del Furina (Cs), del Turrina (Cs) sul versante
tirrenico e del torrente Fiumarella (Rc) sullo Jonio, anche
i casi di alcuni punti balenabili: gravemente inquinato il punto
tra le circoscrizioni di Gallico e Catona, leggermente inquinati,
in provincia di Reggio Calabria, sempre a Gallico vicino la
Statale inferiore, a Palmi nei pressi del Lido Pierino; poi
proprio qui a Tropea a Le Roccette e alla spiaggia Marina dell’Isola
e, ancora in provincia di Cosenza a Praia a Mare presso il Lido
Praia 90. Ma Goletta Verde non è solo questo: il suo
ruolo è e resta anche quello di denunciare casi in cui
l’equilibrio degli ecosistemi costieri e marini viene
messo in pericolo o, peggio, compromesso dall’indiscriminata
attività dell’uomo. Situazioni critiche che minacciano
l’integrità e l’equilibrio ambientale sono
visibili anche qui in Calabria e non sono solo legate al pericolo
di uno sviluppo edilizio indiscriminato, ce lo ricordano i dati
del dossier Mare Monstrum di Legambiente: l’abusivismo
edilizio sul demanio è il principale dei reati contro
l’ambiente marino e costiero calabrese con 432 infrazioni,
pari al 31% delle infrazioni totali, 486 persone denunciate
o arrestate e 160 sequestri effettuati. È urgente un
cambio di rotta, - ha concluso Rina Guadagnini - ci auguriamo
che la nuova Giunta regionale, insieme alle amministrazioni
locali, sia finalmente in grado di dare una sterzata netta verso
modelli di sviluppo ecosostenibili». Confermate anche
quest’anno le 5 Vele a Tropea. Si tratta del riconoscimento
di Legambiente e Touring Club che viene conferito a quelle località
che possono vantare, tra i 130 ca. parametri presi in considerazione,
un mare limpido e cristallino, spiagge incontaminate, strutture
turistiche efficienti e compatibili con la conservazione del
paesaggio. Goletta Verde ha poi consegnato in Calabria anche
una Bandiera Nera, il riconoscimento di Legambiente rivolto
a denunciare i casi più clamorosi d’incuria e di
illegalità a danno degli ambienti marini e costieri,
alla società internazionale “Euro Paradiso”,
che vorrebbe realizzare un mega villaggio turistico alla foce
del Fiume Neto, a nord di Crotone in un’area che è
Sito interesse comunitario e recentemente riconosciuto come
Zps dalla Regione Calabria. «Una conferma di una errata
impostazione delle politiche di sviluppo e di controllo - ha
aggiunto Lorenzo Passaniti, coordinatore regionale Comitato
scientifico di Legambiente Calabria - arriva anche dal Rapporto
Ecomafia di Legambiente, secondo il quale nel 2004 sono state
3.008 le case costruite abusivamente sul territorio regionale,
282 in più rispetto all’anno precedente».