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“Ansa” – Giovedì 3
febbraio 2005 |
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VIBO: LEGAMBIENTE, ARIA PULITA MA RUMORE OLTRE LIMITI
(ANSA) - VIBO VALENTIA,
3 FEB - Aria pulita, ma rumore che supera i limiti di legge
con un uso sproporzionato del clacson e disservizi
della rete idrica, impianti di depurazione insufficienti, raccolta
differenziata a livelli minimi, troppe auto in circolazione,
pochi spazi per bambini, parchi e giardini inesistenti, cementificazione
selvaggia. E' la fotografia di Vibo Valentia scattata dal Treno
Verde 2005. Una città ad alto tasso di "insostenibilità urbana" è quella
che viene fuori, secondo quanto riporta un comunicato, dai rilevamenti
effettuati dall'Istituto mobile sperimentale di RFI in occasione
della campagna Treno Verde di Legambiente, Trenitalia e RFI,
realizzata anche con il contributo di Energia e Corepla. Alla
tappa vibonese della campagna nazionale giunta quest’anno
alla diciassettesima edizione, hanno partecipato circa 1.500
studenti di scuole elementari, medie e superiori della provincia.
Secondo i risultati del monitoraggio realizzato in città e
presentato stamani, il capoluogo vibonese presenta una situazione
buona sul fronte dell’inquinamento atmosferico, anche grazie
a condizioni meteo favorevoli alla dispersione degli inquinanti,
un po’ meno sul fronte dell'inquinamento acustico, molto
peggio sul fronte della sostenibilità ambientale. Sul
fronte dell’inquinamento atmosferico la situazione non
sembra preoccupante: nessuno dei principali inquinanti monitorati
supera i limiti di legge. La situazione diventa più preoccupante
sul fronte dell’inquinamento acustico dove emerge un superamento
dei limiti di legge di circa 3-4 decibel durante il giorno e
di 5-6 decibel la notte. Sei cittadini su 10 utilizzano auto
private. I cittadini, in media, ricorrono al trasporto pubblico
solo nove volte all'anno e l'ente pubblico non si cura di incrementare
la disponibilità dell'offerta: Vibo, tra le piccole città,
risulta una delle peggiori con soli 3 chilometri coperti dagli
autobus. Negativi i dati relativi all' efficienza del sistema
idrico (si perde il 51% dell'acqua immessa in rete) e nella gestione
dei rifiuti che vede Vibo Valentia agli ultimi posti delle città che
differenziano (solo il 9,8% dei rifiuti raccolti viene differenziato).
Maglia nera anche per le costruzioni fuorilegge (44,84 edificazioni
abusive ogni 10mila abitanti). «La Calabria - ha affermato
Lidia Liotta, presidente di Legambiente Calabria - è un
territorio che ha ancora un livello di inquinamento ambientale
accettabile e grandi risorse naturali su cui puntare per il suo
sviluppo. Purtroppo però il governo regionale è in
ritardo sulle politiche di tutela e valorizzazione dell'ambiente».
(ANSA).