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LE NOTIZIE
 
“Il Quotidiano della Calabria” – Giovedì 3 agosto 2006

 

Gli avvenimenti principali di questi 31 giorni da quella mattina del 3 luglio ad oggi

Cronistoria di un immane disastro

Oggi ricorre un mese esatto da quella tragica data


Questa la cronistoria del disastro con i principali avvenimenti.
3 luglio: Un terribile nubifragio si abbatte sulla provincia di Vibo Valentia. Bivona, S.Pietro, Portosalvo e il Pennello di Vibo Marina vengono distrutte. 4 i morti, tra cui un bimbo di sedici mesi.
4 luglio: Arriva il premier Romano Prodi sui luoghi della tragedia e rende noto che il Governo stanzierà 5 milioni di euro per i danni provocati dalla terribile alluvione. Il giorno dopo il diluvio si contano i danni e si piangono i morti. La Procura della repubblica di Vibo apre un inchiesta sul disastro.
5 luglio: Continuano ad arrivare nelle zone colpite volontari impegnati nello sgombero del fango e delle macerie dalle abitazioni e dalle strade.
6 luglio: Il sindaco Sammarco apre un conto corrente e chiede la collaborazione di tutti. In serata la disinfestazione e le prime demolizioni al Pennello. La Carime stanzia 10 milioni di euro per la copertura finanziaria delle imprese danneggiate.
7 luglio: la Camera di commercio stanzia altri 200 mila euro, pronti per gli interventi immediati, e altri fondi giungono dalle varie organizzazioni della provincia. Le fogne saltate creano il rischio di infezioni tra gli abitanti delle zone distrutte.
8 luglio: Il Governo decreta lo stato d'emergenza per Vibo Valentia. Sgomberate Longobardi, Bivona, San Pietro e parte del Pennello per il pericolo di un nuovo temporale.
9 luglio: Dai risultati ottenuti dai campionamenti l'acqua viene dichiarata non potabile e viene diffuso il divieto di balneazione su larga parte della costa colpita dal nubifragio. La parlamentare Angela Napoli costituisce un comitato per vigilare sugli interventi e la gestione dei fondi.
10 luglio: proseguono i soccorsi nelle zone colpite. Moltissimi abitanti sono rimasti senza abitazione e i volontari continuano a distribuire viveri e prodotti per l'igiene.
11 luglio: continua a piovere sui luoghi danneggiati e cresce la paura. L'assessore regionale al turismo fa un sopralluogo nelle zone colpite e rassicura gli imprenditori turistici incontrati al Valentianum.
12 luglio: La Banca popolare di Crotone dispone due tipi di intervento. Un fondo di 100.000 euro da destinare a casi di estrema gravità e un altro di 2.000.000 di euro per la concessione di prestiti a favore delle famiglie che hanno subito gravi danni a beni immobili.
13 luglio: Divieto di balneazione sulla costa alluvionata.
14 luglio: Il vicepresidente della Regione incontra in comune e rassicura sugli interventi i comitati civici e gli imprenditori.
15 luglio: Il governatore regionale Agazio Loiero individua i soggetti attuari per la conta dei danni: Provincia, Comune, Camera di Commercio e Anas. Nel frattempo l'acqua torna ad essere potabile.
16 luglio: Nicola Adamo, torna a Vibo e questa volta visita le zone alluvionate e incontra i cittadini colpiti dall'alluvione.
17 luglio: La popolazione di Bivona occupa, in segno di protesta, via Sant'Anna la strada principale della frazione Bivona.
20 luglio: La Regione dà carta bianca agli enti attuatori per affrontare le emergenze.
22 luglio: Oltre 400 persone residenti nelle marinate occupano i binari della stazione di Vibo Pizzo per richiedere alla Regione e Governo interventi immediati.
24 luglio: Proficua riunione tra Regione, Comune, Provincia e comitati civici per avviare la fase di messa in sicurezza e ricostruzione delle zone alluvionate.
25 luglio: Un gruppo di cittadini facenti parte del comitato civico di Bivona interessa la procura di Vibo per individuare la responsabilità alla base del disastro.
31 luglio: Guido Bertolaso, capo dipartimento della protezione civile torna sui luoghi del disastro e tiene un pubblico incontro con la popolazione alluvionata e le istituzioni locali e regionali.
1 agosto: La Camera di commercio stima in 82 milioni di euro i danni per le imprese del vibonese colpite dal nubifragio. 73 i danni per le strutture pubbliche e abitazioni private.

 

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