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“Nuova Cosenza ” – Martedì 2 agosto 2005

 


Ambiente. Goletta Verde in Calabria. Bene lo Jonio, male il Tirreno

Goletta Verde promuove a pieni voti lo Jonio. Preoccupazione per il Tirreno. La tabella delle migliori spiagge. A Tropea le 5 vele

 

02/08 - Una situazione decisamente critica per le acque del versante tirrenico che fa da contraltare ad una situazione, decisamente, migliore sull’altro versante, ovvero quello jonico. Dappertutto il problema la situazione delle foci dei fiumi che scaricano acque non depurate. Questa è l’allarmante situazione sulle coste della Calabria: urge un costante monitoraggio, soprattutto sugli impianti di depurazione. Sono 1.200 circa i chilometri di rete fognaria mancanti per completare il sistema di raccolta e depurazione dei reflui urbani. Questa la fotografia scattata alle acque marine e alle coste calabresi, e presentata oggi a Tropea da Goletta Verde di Legambiente, la campagna che, giunta alla ventesima edizione, è realizzata con il contributo di una compagnia di cellulari e, quest’anno, con la collaborazione del settimanale L'Espresso. Goletta Verde ogni estate da vent’anni informa in tempo reale chi vive nelle località di mare e chi ci va in vacanza sulla qualità delle acque di balneazione. All’appuntamento odierno, a bordo del Pietro Micca, al porto di Tropea, sono intervenuti, tra gli altri: Rina Guadagnini, portavoce di Goletta Verde; Lorenzo Passaniti, coordinatore regionale Comitato scientifico di Legambiente Calabria; Franco Saragò, Presidente circolo Legambiente Ricadi; Matteo Malerba, assessore provinciale all’Ambiente. Oltre ai parametri previsti dalla legge italiana (Dpr 470/82) i laboratori mobili di Legambiente analizzano già da qualche anno gli enterococchi e, dallo scorso anno, l’Escherichia Coli, entrambi batteri che vivono esclusivamente nell'intestino umano, e che danno quindi una dimensione molto precisa dell’inquinamento antropico. «Sia gli enterococchi che Escherichia Coli - ha spiegato Rina Guadagnini, portavoce di Goletta Verde - sono parametri microbiologici scelti come indicatori nella proposta di direttiva europea sulle acque di balneazione che ancora non è stata approvata. Abbiamo quindi voluto essere un poco più rigorosi rispetto alla normativa vigente, naturalmente precisiamo che le analisi delle acque di balneazione che noi di Legambiente facciamo con Goletta Verde forniscono uno spaccato della situazione delle acque al momento del prelievo. Non possiamo e non vogliamo quindi conferire patenti di balneabilità, che resta invece compito del Ministero della Salute». «L’istantanea scattata attraverso i prelievi effettuati qui in Calabria - ha detto ancora la portavoce di Goletta Verde - ci lascia con molti dubbi. Infatti anche se dalle analisi emerge una situazione non eccessivamente critica, soprattutto sul versante Jonico, non possiamo non notare che il carico antropico condiziona pesantemente la qualità delle acque e questo emerge abbastanza sui prelievi effettuati sul versante tirrenico e, ovunque sulle foci dei fiumi». Per il portavoce di Legambiente, comunque, «i punti critici non mancano e sono le foci, che pur essendo non balenabili, dimostrano un profonda crisi degli impianti di depurazione delle acque reflue su costa». Ed a giudizio della Guadagnini sono «da segnalare, oltre alle foci del Mesima (Rc), del Furina (Cs), del Turrina (Cs) sul versante tirrenico e del torrente Fiumarella (Rc) sullo Jonio, anche i casi di alcuni punti balenabili: gravemente inquinato il punto tra le circoscrizioni di Gallico e Catona (Rc), leggermente inquinati, in provincia di Reggio Calabria, sempre a Gallico vicino la Statale inferiore, a Palmi nei pressi del Lido Pierino; poi proprio qui a Tropea (Vv) a Le Roccette e alla spiaggia Marina dell’Isola e, ancora in provincia di Cosenza a Praia a Mare presso il Lido Praia 90». Ma Goletta Verde non è solo questo: «il suo ruolo - ha spiegato la portavoce - è e resta anche quello di denunciare casi in cui l’equilibrio degli ecosistemi costieri e marini viene messo in pericolo o, peggio, compromesso dall’indiscriminata attività dell'uomo. Situazioni critiche che minacciano l'integrità e l’equilibrio ambientale sono visibili anche qui in Calabria e non sono solo legate al pericolo di uno sviluppo edilizio indiscriminato, ce lo ricordano i dati del dossier Mare Monstrum di Legambiente: l’abusivismo edilizio sul demanio è il principale dei reati contro l’ambiente marino e costiero calabrese con 432 infrazioni, pari al 31% delle infrazioni totali, 486 persone denunciate o arrestate e 160 sequestri effettuati. E’ urgente un cambio di rotta - ha concluso Rina Guadagnini - ci auguriamo che la nuova Giunta regionale, insieme alle amministrazioni locali, sia finalmente in grado di dare una sterzata netta verso modelli di sviluppo ecosostenibili». Confermate anche quest’anno le 5 Vele a Tropea. Le 5 Vele sono il prezioso riconoscimento di Legambiente e Touring Club che viene conferito a quelle località che possono vantare, tra i circa 130 parametri presi in considerazione, un mare limpido e cristallino, spiagge incontaminate, strutture turistiche efficienti e compatibili con la conservazione del paesaggio. Goletta Verde ha poi consegnato in Calabria anche una Bandiera Nera, il riconoscimento di Legambiente rivolto a denunciare i casi più clamorosi d’incuria e di illegalità a danno degli ambienti marini e costieri, alla società internazionale “Euro Paradiso”, che vorrebbe realizzare un mega villaggio turistico alla foce del Fiume Neto, a nord di Crotone in un’area che è Sito interesse comunitario e recentemente riconosciuto come Zps dalla Regione Calabria. E questo per Lorenzo Passaniti, coordinatore regionale Comitato scientifico di Legambiente Calabria, è «una conferma di una errata impostazione delle politiche di sviluppo e di controllo che arriva anche dal Rapporto Ecomafia di Legambiente, secondo il quale nel 2004 sono state 3.008 le case costruite abusivamente sul territorio regionale, 282 in più rispetto all’anno precedente». Ma, per Passaniti «anche un’insoddisfacente politica di tutela e programmazione causa danni gravissimi ed è quello che qui in Calabria viene sottolineato dalla situazione in cui versano gli impianti di depurazione, peraltro insufficienti a garantire un adeguato trattamento delle acque reflue. Sono ancora circa 1.200 i chilometri mancanti di reti fognarie e molti gli impianti di depurazione in attività che sono sottodimensionati e che peccano di efficienza. E’ una situazione che non può più essere tollerata, ci auguriamo che la nuova Giunta regionale sia finalmente in grado di dare una svolta definitiva mantenendo ciò che fu detto in campagna elettorale». «I segnali sembrano esserci - ha concluso Lorenzo Passaniti -, a partire dalla disponibilità a discutere dimostrata da assessori e consiglieri, aspettiamo ora i primi interventi sul campo che dimostrino un netto cambio di rotta e che avviino una seria politica di programmazione che abbia come fulcro la tutela ed il rispetto dell’ambiente marino e costiero».

Ecco l’elenco delle spiagge calabresi con le relative indicazioni

02/08 - Dal porto di Tropea dove è giunto il Pietro Micca, la barca di Goletta verde 2005 di Legambiente, arrivano i dati sintetici sulle acque di balneazione del mare calabrese. Eccoli:
- Cosenza (Amantea - spiaggia libera): leggermente inquinato.
- Cosenza (Amantea - Campora S.Giovanni spiaggia libera): non inquinato.
- Cosenza (Cetraro - spiaggia colonia S. Benedetto): non inquinato.
- Cosenza (Diamante - Riviera Blu): non inquinato.
- Cosenza (Scalea - Fronte hotel Parco dei Principi): non inquinato.
- Cosenza (Praia a Mare - Calabria mare, Lido Praia 90): leggermente inquinato.
- Cosenza (Roseto Capospulico - baia a sinistra del ristorante "Rustico rosetano"): non inquinato.
- Cosenza (Rossano - Lido Sant’Angelo 100m a sinistra torrente Colognati): non inquinato.
- Crotone (Cirò - Cappellieri, Hotel Costa Elisabeth): non inquinato.
- Crotone (Lungomare Gramsci - a destra Lido Les Palmes): non inquinato.
- Crotone (Isola di Caporizzuto - Le Castella, spiaggia libera Ristorante La Scogliera): non inquinato.
- Crotone (Isola di Caporizzuto - Le Castella, hotel club Le Castella): non inquinato.
- Catanzaro (Pizzeria - Lido Capo Suvero): non inquinato.
- Catanzaro (Curinga - spiaggia Curinga): leggermente inquinato.
- Catanzaro (Ristorante al Porto): non inquinato.
- Catanzaro (Stalettì - Copanello, Lido hotel Guglielmo): non inquinato.
- Catanzaro (Soverato - hotel Miramare): non inquinato.
- Reggio Calabria (Roccella Jonica - lido La Calura): non inquinato.
- Reggio Calabria (Reggio Calabria - Stabilimento Lido comunale): non inquinato.
- Reggio Calabria (Reggio Calabria - Spiaggia libera a destra Villa Zerbi): non inquinato.
- Reggio Calabria (Reggio Calabria - Gallico, ristorante Il Gabbiano): non inquinato.
- Reggio Calabria (Reggio Calabria - Pellaro, 150 metri a destra torrente Fiumarella): fortemente inquinato.
- Reggio Calabria (Lazzaro - lungomare): non inquinato.
- Reggio Calabria (Melito di Porto Salvo - Lido Rosa dei venti): non inquinato.
- Reggio Calabria (Bova marina - chiosco La Sandia): non inquinato.
- Reggio Calabria (Brancaleone Marina - ristorante Liberty dancing): non inquinato.
- Reggio Calabria (Bovalino - Stabilimento La Rocchetta): non inquinato.
- Reggio Calabria (Locri - Lido La Playa): non inquinato.
- Reggio Calabria (Siderno - passaggio a livello di Via Tasso): non inquinato.
- Reggio Calabria (Marina di Gioiosa - hotel Miramare): non inquinato.
- Reggio Calabria (Villa S. Giovanni - Calura, Lido Kalura): non inquinato
- Reggio Calabria (Scilla - Lido il Gabbiano): non inquinato.
- Reggio Calabria (Bagnara - spiaggia libera): non inquinato.
- Reggio Calabria (Palmi - Lido Pierino): leggermente inquinato.
- Reggio Calabria (Gallico s.s. Tirrena Inf.): leggermente inquinato.
- Reggio Calabria (Reggio Calabria - tra circ. Gallico e Catona): fortemente inquinato.
- Vibo Valentia (Nicotera - Lido Medameo): non inquinato.
- Vibo Valentia (Ricadi - spiaggia Riaci): non inquinato.
- Vibo Valentia (Tropea - spiaggia Le Roccette): leggermente inquinato.
- Vibo Valentia (Tropea - spiaggia Marina dell’isola): leggermente inquinato.
- Vibo Valentia (Pizzo Calabro - camping Pineta Mare): non inquinato.

 

Nuova Cosenza - www.nuovacosenza.com

 

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