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“Ecquologia” – Lunedì 2
agosto 2004 |
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Ambiente. Verdi: no a porto turistico Capo Vaticano
La realizzazione
di un porto turistico a Capo Vaticano, nel comune di Ricadi,
«comporterebbe la deturpazione della costa, che per le
peculiari caratteristiche naturalistiche, costituisce certamente
un autentico patrimonio ambientale di rilievo mondiale, oltretutto
da tutelare e preservare per le generazioni future». A
sostenerlo sono il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio,
e il capogruppo del partito nella Commissione parlamentare ambiente,
Marco Lion, in una interrogazione ai ministri dei beni culturali,
all'ambiente e alle infrastrutture, circa l'ipotesi di costruzione
del porto. «Questa scelta - è scritto nell'interrogazione
- finirebbe, tra l'altro, per introdurre un elemento di forte
preoccupazione circa le sorti del sistema marino costiero di
Capo Vaticano che trae tutto il suo fascino dalla notevole qualità
e pregio delle sue risorse naturali». Nella premessa Pecoraro
Scanio e Lion hanno sostenuto che «l'amministrazione comunale
di Ricadi, come è apparso da alcuni organi di stampa,
avrebbe intenzione di realizzare un porto nella splendida cornice
di Capo Vaticano». Il presidente dei Verdi e il capogruppo
in commissione ambiente chiedono quindi ai ministri Urbani,
Matteoli e Lunardi se «il Governo sia a conoscenza dei
fatti e se siano stati valutati gli inevitabili impatti ambientali
che la realizzazione e la gestione dell'approdo comporterà,
soprattutto a carico della qualità dell'ambiente marino».
Inoltre chiedono di sapere se «non sia il caso di razionalizzare
l'esistente, ossia il porto di Tropea, distante solo otto miglia
marine, e elaborare politiche per rilanciare il turismo naturalistico,
considerato il pregio e la vocazione di questa area» e
se «i ministri interessati non ritengano più opportuno
realizzare una riserva marina nell'area di Capo Vaticano al
fine di valorizzare e tutelare uno dei tratti di costa tra i
più belli della nostra penisola». Pecoraro Scanio
e Lion chiedono infine se «il Governo intenda assicurare
una maggiore tutela delle risorse ambientali della zona di Capo
Vaticano, frenando i tanti abusivismi e assicurando, soprattutto
durante il periodo stagionale di maggiore pressione antropica,
una efficace depurazione dei reflui domestici versati in mare
e promuovendo politiche per uno sviluppo del turismo di qualità».