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“Il
Tempo” – Domenica 2 luglio 2006 |
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Vibo,
20.000 ettari di bosco in cenere Si mobilitano anche scout e
volontari
OLTRE
ventimila ettari di bosco in fumo: è questo il bilancio
delle operazioni antincendio portate a termine in provincia
di Vibo Valentia dai Vigili del Fuoco che sono interventi in
varie parti del territorio provinciale.
Sono stati 32 gli incendi divampati nella giornata di ieri nella
Penisola - Sardegna e Sicilia escluse - a impegnare i mezzi
e il personale del Corpo Forestale dello Stato. La Centrale
operativa, che coordina le 15 sale operative regionali, ha ricevuto,
dalla mezzanotte alle ore 17 di ieri, 920 chiamate al numero
di emergenza ambientale 1515 per segnalazioni di incendi boschivi.
Il numero più alto di incendi è stato registrato
nel Sud: è la Calabria la regione più colpita
dalle fiamme con sette roghi sebbene di modeste proporzioni,
seguita dalla Campania (6), dal Lazio (5), dalla Puglia (4),
dalla Basilicata (2), dalla Liguria (2), dalla Lombardia (2),
dalle Marche (1), dal Piemonte (1), dalla Toscana (1) e dall'Umbria
(1).
Dunque, è di estrema attualità l’iniziativa
«Non scherzate con il Fuoco», organizzata da Legambiente
e dal Dipartimento della Protezione Civile per contrastare gli
incendi: così ieri oltre 50.000 scout e migliaia di volontari
si sono dati appuntamento nei boschi di tutta Italia per realizzare
opere di prevenzione e salvaguardare le nostre preziose foreste
dalla minaccia delle fiamme. Un appuntamento organizzato quest'anno
(in collaborazione con gli scout dell'AGESCI e del CNGEI, l'Associazione
Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo, l'Associazione Nazionale
Alpini, la Regione Sicilia e la Regione Marche) - informa una
nota - è quello che coinvolgerà cittadini e amministratori
che «in una passeggiata alla scoperta dei tesori che le
foreste racchiudono, per conoscere le grandi potenzialità
economiche che rappresentano per le comunità locali,
ma anche l'estrema fragilità degli equilibri naturali
messi ogni anno a dura prova dagli incendi».
Visite ma anche opere di manutenzione e azioni concrete per
intervenire sulle troppe discariche abusive che spesso vengono
mimetizzate nei boschi, ripulendo cigli stradali e sentieri,
mentre le associazione di protezione civile, la Forestale e
i vigili del fuoco hanno messo a disposizione i loro mezzi per
azioni dimostrative delle operazioni antincendio.
Soltanto il 2005 ha registrato dal Sud al Nord dell'Italia quasi
8.000 incendi boschivi, che hanno trasformato in cenere 47.574
ettari di territorio, di cui 21.469 ettari di boschi e foreste.
«Nonostante però - precisa la nota - il numero
di incendi appiccati nel nostro Paese negli ultimi anni rimanga
praticamente invariato, gli enormi passi in avanti nella capacità
di contrasto degli incendi boschivi ha permesso di salvare importanti
porzioni di territorio. Negli ultimi sei anni, infatti, si riducono
consistentemente gli ettari percorsi dal fuoco e la media degli
ettari percorsi per incendio». Nel 2005 ogni incendio
boschivo ha percorso in media sei ettari di territorio, contro
gli oltre 13 del 2000 e i 9,5 del 2003.
Delle tante iniziative in programma, la nota di Legambiente
cita solo alcune di quelle organizzate nelle regioni che per
tradizione sono a rischio incendi. In Basilicata, ad esempio,
sono state visitate le zone più a rischio dell'Ente Parco
Regionale della Murgia Materana e quelle più preservate
per mettere a confronto le strategie di contrasto e le azioni
messe in pratica. Oggi l'appuntamento sarà invece al
Belvedere Murgia Timone, nel Parco naturale delle Chiese Rupestri.
In Liguria, l'iniziativa di punta si è svolta nel Parco
Regionale di Portofino e per la giornata odierna è previsto
uno stand informativo in Piazza Duomo.
«La sensibilizzazione, la repressione e le attività
di spegnimento degli incendi però - precisa il direttore
generale di Legambiente Francesco Ferrante - non possono bastare
per salvare i nostri boschi dalle fiamme. È necessario
eliminare la possibilità di speculare sulla gestione
delle aree bruciate e favorire la tutela delle aree boschive,
anche ai fini della promozione e valorizzazione delle località
interessate, in altre parole stroncare sul nascere gli incendi
dolosi, vera piaga italiana». Anche quest'anno - sottolinea
la nota - con «Non Scherzate col Fuoco» sarà
presentata l'indagine per verificare quali azioni i comuni compiono
per prevenire e contrastare gli incendi boschivi, come previsto
dalla legge 353 del 2000.
Andrea
Riccardi