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LE NOTIZIE
 
“Calabria Ora” – Sabato 2 giugno 2007 - pag. 37

 

Operazione contro l’abusivismo

I carabinieri di Tropea mettono i sigilli a 11 strutture.
Nei guai in 24

Lotta senza frontiere all’abusivismo edilizio. Gli uomini della Compagnia di Tropea, agli ordini del capitano Raffaele Rivola, hanno ridato impulso alle attività di repressione dei reati contro il patrimonio paesaggistico e ambientale lungo la “Costa degli Dei”.
Nei giorni scorsi, infatti, i militari hanno effettuato una serie di controlli che hanno consentito di individuare 11 strutture costruite illegalmente e di denunciare ben 24 persone. I controlli hanno interessato sia la fascia costiera che l’entroterra, in più di un caso, la violazione, a prescindere dai risvolti amministrativi e penali della vicenda, ha messo in luce situazioni di grave pericolo per le aree del territorio per le quali non si può più parlare di “incontaminata bellezza”. I controlli sono stati effettuati dagli uomini del Norm, diretto dal tenente Paolo Nichilo e da quelli delle stazioni di Spilinga, Tropea e San Calogero e, in un caso specifico, hanno consentito di individuare una struttura che era stata costruita addirittura in un’area sottoposta a forti vincoli paesaggistico-ambientali ed a rischio idrogeologico. Proprio quest’ultimo episodio è stato scoperto dai militari di Spilinga diretti dal maresciallo Francesco Cocciolo, nel territorio del comune di Ricadi, in località “Tonicello”, dove nei pressi della spiaggia sono stati riscontrati lavori di realizzazione di una strada abusiva per l’accesso al mare in una zona che, invece, per la particolare bellezza e per le sue risorse naturali è sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico. I lavori di sbancamento del terreno sono stati subito fermati (consistevano nel massiccio sbancamento del terreno che avrebbe portato alla realizzazione di “comodi” accessi in prossimità della spiaggia). Sempre i carabinieri di Spilinga hanno poi denunciato un ventinovenne di Ricadi, poiché in località Grotticelle, su uno stupendo angolo della costa, stava realizzando un’abitazione abusiva. La lista delle denunce dei carabinieri di Spilinga è tuttavia molto più lunga: un cinquantenne di Limbadi e un sessantenne del reggino sono stati denunciati perché in località “Paladino” di Ricadi stavano realizzando un muro di cinta in cemento armato senza alcuna autorizzazione. I carabinieri solo nella fascia costiera, compresa tra Baia di Riaci e Capo Vaticano, hanno scoperto altre cinque violazioni che vanno dalla costruzione di manufatti, da adibire a lussuose residenze estive, fino a lavori di ampliamento o recinzione di aree, tutte in difformità dai progetti presentati alle autorità competenti o, nei casi più gravi, in completa assenza di autorizzazioni.
I controlli non hanno trascurato l’entroterra, infatti a San Calogero i carabinieri della locale Stazione agli ordini del maresciallo Salvatore Scalzone hanno denunciato quattro persone perché in pieno centro cittadino stavano realizzando una abitazione su più piani senza alcuna autorizzazione, mentre a Parghelia i carabinieri della stazione di Tropea diretti dal maresciallo Angelo Porcaro, hanno posto i sigilli e denunciato un cinquantacinquenne del posto perché stava realizzando una struttura senza autorizzazione.
L’operazione anti-abusivismo, che non sarà certo l’ultima, va ad incrementare gli importanti risultati conseguiti negli ultimi mesi, in particolare, quelli mirati al controllo delle norme di sicurezza nei cantieri, per i quali anche i carabinieri di Tropea, avevano denunciato trentasette persone, sequestrato dodici cantieri e riscontrato settanta violazioni in materia di sicurezza. Il quadro che si viene a delineare evidenzia una inquietante tendenza ad eludere ogni norma di legge, a conferma delle note considerazioni sulla scarsa diffusione della cultura del territorio. I militari dell’Arma di Tropea hanno portato alla luce situazioni nelle quali, pur di speculare in campo edilizio, si va a deturpare irrimediabilmente il territorio, ma soprattutto si vanno a realizzare eco-mostri in cemento armato dove, forse, non vi sono sufficienti garanzie di sicurezza per chi poi vi abiterà.

p. p. cam.

 

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