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LE NOTIZIE
 
“Il Quotidiano della Calabria” – Sabato 2 giugno 2007 - pag. 25

 

San Gregorio. Operazione dei carabinieri

Inquinamento ambientale


SAN GREGORIO D’IPPONA – Stava versando in un torrente un ingente quantitativo di sostanza inquinante quando è stato sorpreso dai carabinieri che lo hanno denunciato all’autorità giudiziaria.
Si tratta di E. A. , 50 anni, di Mileto, dipendente di una ditta lametina che si occupa di pulizie industriali e di bonifiche ambientali (sic!). L’episodio è accaduto sotto un cavalcavia della strada provinciale per San Gregorio. Davvero tempestivo l’intervento dei militari che lo hanno bloccato proprio mentre stava scaricando il contenuto della cisterna del proprio automezzo direttamente in un ruscello che, dopo aver attraversato alcune frazioni di Vibo, confluisce in un fosso delle Marinate. In acqua erano già finiti, secondo i carabinieri, centinaia di litri di una sostanza lattiginosa e maleodorante, dall’evidente potere inquinante e sulla cui natura verranno eseguiti adeguati accertamenti.
L’uomo avrebbe tentato di giustificarsi affermando che il carico era solo acqua sporca e niente di più, negando che vi fossero rischi per l’ambiente. Gli uomini della stazione di San Gregorio, notando il suo nervosismo ed impaccio, non gli hanno però creduto, convinti che ci fosse qualcosa di poco chiaro. Hanno ingiunto pertanto all’interessato di esibire lo specchietto riepilogativo del carico trasportato dalla cisterna. E’ emerso, allora, che il carico era tutt’altro che innocuo: classificato dalla stessa ditta di bonifica proprietaria del mezzo come “presidio medico chirurgico”, era indicato dal codice internazionale riservato ai prodotti corrosivi ed ustionanti, lo smaltimento dei quali deve avvenire obbligatoriamente solo in ambienti controllati e ad opera di ditte autorizzate e specializzate. «E’ stata sventata una vera e propria catastrofe ecologica – hanno commentato i carabinieri – visto che si è impedito che finissero nel torrente e quindi poi in mare, altre centinaia di litri di sostanze inquinanti che avrebbero contaminato tutto il terreno circostante e l’intero litorale vibonese, pregiudicando così la balneabilità e la salubrità dell’intero ecosistema marino, con gravissime ripercussioni anche per la prossima stagione turistica».
Il responsabile, che si è visto sequestrare subito l’automezzo, è stato denunciato per getto pericoloso di cose e violazione delle norme a tutela dell’ambiente, reati dei quali dovrà rispondere anche l’amministratore unico della ditta lametina per cui egli lavorava. I militari della compagnia di Vibo stanno infine tentando di accertare se quello di ieri è stato un episodio fortuito o se alcune ditte operanti nel Vibonese utilizzino abitualmente questo economico, quanto pericoloso, sistema di smaltimento dei rifiuti nocivi.

f. p.

 

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