|
“Il
Quotidiano della Calabria” – Sabato 2 giugno
2007 - pag. 25 |
|
Tropea.
Ventiquattro le persone denunciate dai militari che hanno anche
sequestrato undici strutture
Nell’edilizia
abusivismo dilagante
E’
quanto emerge dai controlli eseguiti dai carabinieri del comprensorio
TROPEA
– Lotta senza quartiere all’abusivismo edilizio
nel comprensorio: questa la direttiva impartita dal comandante
provinciale dell’Arma Pasquale Vasaturo. Detto fatto:
i carabinieri di Tropea, agli ordini del capitano Rivola e del
tenente Nichilo, si sono subito messi all’opera attivando
una nutrita serie di controlli con l’espresso obiettivo
di preservare, per quanto possibile, la splendida “Costa
degli Dei”. Controlli che, per altro, si inseriscono nella
costante attività di monitoraggio del territorio che
troppo spesso porta alla luce manufatti abusivi che rischiano
di deturpare irrimediabilmente uno degli angoli più suggestivi
di tutta la Calabria.
I controlli effettuati dai militari delle stazioni di Spilinga,
Tropea e San Calogero, hanno portato alla denuncia di ventiquattro
persone e al sequestro di ben undici manufatti abusivi, uno
dei quali ubicato addirittura in un’area a rischio idrogeologico
e sottoposta a forti vincoli paesaggistico-ambientali. Quest’ultimo
episodio è stato scoperto dai militari di Spilinga, al
comando del maresciallo Cocciolo, nel territorio di Ricadi,
località “Tonicello”, dove, nei pressi della
spiaggia, si stava realizzando una strada abusiva per l’accesso
al mare. I lavori di sbancamento del terreno, che hanno deturpato
la vegetazione e la bellezza del paesaggio, sono stati subito
bloccati e l’area è stata sottoposta a sequestro.
Due le persone denunciate. La lista delle denunce dei carabinieri
di Spilinga è lunga: un ventinovenne di Ricadi che stava
realizzando un’abitazione abusiva in località Grotticelle,
su uno stupendo angolo della costa; un cinquantenne di Limbadi
e un sessantenne del Reggino che sempre a Ricadi, in località
“Paladino”, stavano realizzando un muro di cinta
in cemento armato senza alcuna autorizzazione. Solo nella fascia
costiera compresa tra Baia di Riaci e Capo Vaticano sono state
scoperte altre cinque gravi violazioni: si va dalla costruzione
di manufatti da adibire a lussuose residenze estive fino ai
lavori di ampliamento o recinzione di aree, tutte in difformità
dai progetti presentati alle autorità competenti o, nei
casi più gravi, in completa assenza di autorizzazioni.
Militari in azione anche nell’entroterra. A San
Calogero, guidati dal maresciallo Scalzone, hanno denunciato
quattro persone perché in pieno centro cittadino stavano
realizzando una abitazione su più piani, senza alcuna
autorizzazione; a Parghelia i colleghi della
stazione di Tropea, al comando del maresciallo Porcaro, hanno
apposto i sigilli ad una struttura che un cinquantacinquenne
del posto, regolarmente deferito, stava realizzando in maniera
abusiva.
L’attività di contrasto all’abusivismo, assicurano
dal comando dell’Arma, continuerà nelle prossime
settimane e si aggiunge a quella che ha già portato negli
ultimi mesi a lusinghieri risultati, soprattutto riguardo al
rispetto delle norme di sicurezza nei cantieri, attività
che ha già portato i militari di Tropea, dopo il riscontro
di ben 70 violazioni, a denunciare 37 persone e a sequestrare
12 cantieri. Piaccia o meno, «il quadro che si viene a
delineare – concludono i carabinieri – evidenzia
un’inquietante tendenza ad eludere ogni norma in nome
del profitto, a conferma, purtroppo, della scarsa diffusione
della cultura del rispetto della legalità e del territorio.
Le tragedie causate dal degrado ambientale e dallo scarso rispetto
verso il territorio, accadute negli ultimi anni ed anche di
recente, sembrano non aver insegnato molto a taluni speculatori».
f.
p.