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“Calabria Ora” – Venerdì 2 marzo 2007 - pag. 11

 

Kyoto, Legambiente bacchetta l’Italia

In aumento i gas serra e fonti rinnovabili al “palo”


ROMA – Crescono i gas serra (+12%) mentre le fonti rinnovabili rimangono al palo (-6%). In aumento anche l’abusivismo edilizio (+10%) e l’inquinamento nelle città in un Paese dove ci sono 60 macchine ogni 100 abitanti (un record in Europa). Lo denuncia Ambiente Italia 2007, il Rapporto di Legambiente sullo stato di salute del Belpaese che registra però anche un boom dell’agricoltura biologica, delle aree protette (+11%), delle certificazioni ecologiche e delle visite culturali nei siti archeologici.
Il volume, presentato ieri a Roma in una conferenza stampa con Ermete Realacci, presidente onorario di Legambiente e presidente della commissione Ambiente della Camera, descrive innanzitutto un Paese in forte ritardo nella lotta ai mutamenti climatici: le emissioni di gas serra sono addirittura cresciute del 12,1% rispetto al 1990, a fronte di una contrazione in Europa di circa mezzo punto. Sempre alto è l’allarme inquinamento da polveri sottili. Gli italiani sono infatti cittadini europei che si spostano di più con veicoli a motore, facendo in media 15.000 chilometri l’anno (+31% rispetto alla media Ue e addirittura +60% rispetto alla Germania). Ci sono 60 auto ogni 100 abitanti, 10 in più rispetto agli altri Paesi europei, mentre si vendono solo 24 biciclette ogni 1.000 abitanti (metà della media Ue). Risultato: le città italiane, specie le settentrionali, sono le più inquinate in Europa. «L’Italia – afferma inoltre Roberto Della Seta, presidente nazionale dell’associazione – ha bisogno di infrastrutture utili e pulite per contrastare i mutamenti climatici, l’inquinamento, la congestione da traffico» come «impianti eolici e solari rigassificatori, metropolitane, ferrovie».
Resta inoltre altissimo l’abusivismo edilizio: nel 2005 sono state più di 30.000 le nuove costruzioni illegali, quasi il 109% in più del 2000. Cala anche il contributo delle fonti rinnovabili ai consumi energetici complessivi: nel 2005 hanno pesato il 6% in meno sul mix energetico e siamo in ritardo nello sviluppo dell’energia eolica, che pure rimane la fonte pulita più diffusa in Italia: 6 MW eolici ogni 1.000 abitanti.

 

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