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“Il
Quotidiano della Calabria” – Martedì 1
febbraio 2005 – pag. 18 |
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Dopo
quattro anni torna in Calabria per fotografare la qualità della
vita dei capoluoghi calabresi
Il
Treno verde di Legambiente in città
Numerose le visite guidate delle scolaresche della provincia
E’ GIUNTO ieri alla stazione ferroviaria di Vibo Marina
il Treno Verde di Legambiente, Trenitalia e Rfi (Rete Ferroviaria
Italiana), realizzato nell’ambito della campagna di informazione
giunta alla diciassettesima edizione che ha lo scopo di monitorare
lo stato di’inquinamento atmosferico e acustico nelle città italiane.
Il convoglio ambientalista sosterà per 72 ore, a partire
da ieri, per offrire la possibilità ai cittadini di avere
informazioni sulla vivibilità urbana e visitare le mostre
allestite sulle carrozze del treno. La mostra allestita nella
prima carrozza è dedicata alla mobilità e all’inquinamento
urbano, mentre l’energia è il tema che si incontra
nella seconda carrozza, attraverso un percorso articolato che
parte dalle problematiche globali e arriva alla quotidianità dell’esperienza
individuale, con il calcolo dei consumi e la modifica dei comportamenti
quotidiani. Terza e ultima carrozza dedicata alla casa ecologica
e ai rifiuti. Particolare attenzione è riservata al mondo
della scuola e dei bambini, attraverso giochi, interventi interattivi,
laboratori didattici. Ieri hanno visitato il Treno Verde i ragazzi
di 20 classi delle elementari e medie della città capoluogo.
Oggi sarà la volta degli studenti provenienti dalla provincia.
Il Treno è visitabile al mattino dalle 8.30 alle 13.30
per le scolaresche prenotate, mentre dalle 16.00 alle 19.00 è gratuitamente
aperto alla visita di famiglie e cittadini. Dalle 17.00 alle
18.00 tre collaboratrici di Legambiente (Chiara, Francesca e
Melissa) illustrano come fare un laboratorio creativo di lettura
delle fiabe e sul riciclaggio della plastica, per mostrare ai
ragazzi come i materiali di scarto possono trovare nuova vita
trasformandosi in sculture ed oggetti. Il treno porta in giro
per l’Italia i temi dedicati al “pensare globalmente,
agire localmente”. La nostra città, come consuetudine
per il Treno Verde, è posta sotto osservazione grazie
al laboratorio mobile dell’Istituto sperimentale di Rfi,
che dal civico 69 di Via D. Alighieri analizza i livelli di smog
e rumore.
I dati verranno resi noti giovedì alle ore 11.00 in una
conferenza stampa presso la carrozza “Conferenze”.
Si valuteranno i parametri legati alla qualità dell’aria
e dell’acqua, l’inquinamento acustico, i consumi
alla produzione e lo smaltimento dei rifiuti, la gestione e la
congestione del traffico urbano, le aree pedonalizzate, i giardini
pubblici, le piste ciclabili e l’abusivismo edilizio.
Oggi saranno diffusi i risultati del rilevamento del benzene
effettuato nella settimana precedente all’arrivo del Treno
in collaborazione con i volontari di Legambiente del circolo
di Vibo Valentia, il cui presidente di circolo è Lorenzo
Passaniti. Il responsabile ha dichiarato, a tal proposito, che «le
politiche ambientali sono ancora all’anno zero nella nostra
città. C’è bisogno di un cambiamento radicale:
creare spazi per i bambini, zone di verde urbano nel centro della
città, andare avanti nell’abbattimento delle barriere
architettoniche, realizzare aree di parcheggio per liberare i
marciapiedi invasi dalle auto. Il degrado urbano è anche
figlio del degrado sociale: investire ed incrementare gli spazi
culturali e sociali per il tempo libero». Secondo, infatti,
i dati tracciati da Ecosistema Urbano di Legambiente, Vibo è al
96esimo posto su 103 capoluoghi di provincia, seconda città in
Calabria per risultati negativi. Inoltre, durante la tappa del
Treno Verde, che ha mosso i suoi passi da Palermo e successivamente
si trasferirà a Salerno, è stato organizzato il
Trofeo Tartaruga, gara a cronometro tra una bicicletta elettrica,
un motorino, una automobile, un autobus. La competizione è simbolica
e rappresenta un modo efficace per dimostrare come i mezzi a
quattro ruote siano più penalizzati nel circuito urbano
ed extraurbano.
Antonio Nesci