LEGAMBIENTE RICADI

Via Monumento, 4 - 89865 Santa Domenica (VV)

Tel. 0963/669908 * Fax 0963/669908 - 1782715780 * e-mail: legambientericadi@libero.it

HOME PAGE
CHI SIAMO
ADERISCI
LEGAMBIENTE IN CALABRIA
SCRIVICI
LINKS AMBIENTALISTI
SEGNALA UN SITO
SITI SEGNALATI
SITI AMICI
GALLERIA FOTOGRAFICA
..........
SERVIZIO METEO
Piccola Grande Italia
   
 
PENSARE GLOBALMENTE E AGIRE LOCALMENTE
 
Pace
 
Goletta Verde
 
 
 
 
 
 
 
 
 
LE NOTIZIE
 
“Il Vibonese” – Sabato 1 dicembre 2007 - pag. 4

 

Un sentiero naturalistico sull’antica strada ferrata


La Provincia si appresta a recuperare e valorizzare il vecchio tracciato delle Ferrovie Calabro-Lucane nel tratto di due chilometri e mezzo che da Vibo Valentia conduce in prossimità di Longobardi.
L’area interessata dall’intervento è scampata all’urbanizzazione a causa delle asperità del terreno e oggi rappresenta uno dei luoghi più suggestivi e incontaminati alle porte della città capoluogo.

Un angolo di paradiso scampato all’urbanizzazione grazie alle asperità del terreno e alla forte pendenza, un vero e proprio scrigno di biodiversità destinato a diventare uno dei sentieri naturalistici più suggestivi e interessanti dal punto di vista botanico dell’intero Mezzogiorno.
E’ quanto si appresta a realizzare l’assessorato provinciale all’Ambiente, in collaborazione con Legambiente, con un ambizioso progetto finalizzato al recupero e alla valorizzazione dell’ex tracciato delle Ferrovie Calabro-Lucane, relativamente al tratto che da Vibo Valentia conduce alla frazione di Longobardi.
L’intervento è stato illustrato recentemente, nel corso di una conferenza stampa alla quale ha preso parte l’assessore provinciale Matteo Malerba, l’architetto che ha curato l’elaborazione del progetto Fortunato Griffo, l’assessore comunale all’Ambiente Silvestro Scalamandrè ed i coordinatori regionale e provinciale di Legambiente, rispettivamente Lorenzo Passaniti e Franco Saragò.
Le prime tratte delle Ferrovie Calabro-Lucane, concepite sin dall’inizio come una ferrovia di montagna a scartamento ridotto, furono realizzate all’inizio del ‘900 e la loro storia è strettamente connessa alle difficili condizioni socio-economiche delle popolazioni che vivevano nelle zone interne e che scontavano gravi problemi di trasporto a causa dell’isolamento. Da qui la necessità di realizzare strade ferrate che potessero inerpicarsi lungo i pendii più impervi e collegare agglomerati urbani altrimenti irraggiungibili. Facile immaginare, quindi, quale valenza paesaggistica possono avere questi tratti di ferrovia oggi in gran parte abbandonati e nascosti dalla vegetazione. In particolare, lungo la tratta vibonese delle Ferrovie Calabro-Lucane, grande rilevanza naturalistica ha il tracciato che dalla città capoluogo conduce in prossimità di Longobardi, lungo complessivamente 2,5 chilometri. Qui si concentrerà l’intervento della Provincia, attraverso un progetto che prevede la pulizia e la messa in sicurezza del sentiero largo 5 metri, il ripristino del selciato rustico, la realizzazione sul lato a valle di una staccionata in legno di castagno nella tradizionale configurazione a Croce di Sant’Andrea, oltre allestimento di alcune aree attrezzate per le attività didattiche ed il tempo libero. «L’intervento verrà finanziato con fondi attinti dal Por Calabria e destinati alla valorizzazione delle risorse naturali, per un importo complessivo di 300.000 euro – ha spiegato Malerba -. Tra qualche giorno verrà bandita la gara di appalto ed entro tre mesi dall’affidamento dei lavori l’opera dovrà essere completata. Poi si passerà alla fase di gestione vera e propria, con iniziative di carattere promozionale che possano far conoscere al meglio questa importante risorsa ambientale. Il sentiero, infatti, gode di una posizione di straordinario fascino paesaggistico, perché si affaccia per tutta la sua estensione sul Golfo di Sant’Eufemia, offrendo un colpo d’occhio di ineguagliabile bellezza. Allo stesso modo, il tracciato attraversa una delle zone più incontaminate della provincia vibonese, nella quale sono presenti tutte le specie botaniche che costituiscono la tipica macchia mediterranea». Un interesse scientifico riscontrabile anche nella volontà di promuovere in futuro, in collaborazione con il Comune di Vibo Valentia, la realizzazione di un “eco-museo” da allestire nell’edificio della vecchia stazione ferroviaria di partenza (di proprietà comunale) attualmente in disuso. Grande soddisfazione per l’avvio dell’intervento è stato espresso dai rappresentanti di Legambiente. In particolare, Lorenzo Passaniti ha sottolineato le peculiarità naturalistiche di questo tracciato, rimarcando la sua grande rilevanza scientifica.
«E’ auspicabile che una volta realizzato questo primo tratto si possa continuare nella bonifica e prolungare il sentiero fino al lago Angitola – ha affermato Passaniti – facendo di questo percorso naturalistico uno dei più belli d’Italia, fino ad arrivare ad istituire un vero e proprio Parco ecologico che salvaguardi tutta l’area collinare che sovrasta il porto di Vibo Marina. Come Legambiente continueremo a collaborare attivamente con la Provincia, offrendo il nostro ausilio per il censimento delle piante presenti lungo il sentiero e l’allestimento dei pannelli informativi che lo costelleranno». Sulla stessa lunghezza d’onda il coordinatore provinciale dell’associazione, Saragò, che ha illustrato il progetto nazionale di Legambiente denominato “Le Vie del Treno”, finalizzato a valorizzare proprio le ferrovie di montagna oggi dismesse. «La realizzazione di questo intervento potrà avere anche importanti ricadute occupazionali – ha sottolineato Saragò – Come Legambiente, dunque, abbiamo istituito un corso di formazione in marketing turistico e naturalistico che coinvolge 28 giovani disoccupati vibonesi che, una volta realizzato il tracciato, potranno proporsi per una gestione altamente professionale del sentiero, offrendo ai visitatori, a cominciare dalle scolaresche, gli ausili informativi e didattici necessari per apprezzare appieno questo luogo».
Convinto sostegno all’iniziativa della Provincia è stato espresso anche dall’assessore comunale Scalamandrè, che ha assicurato la piena collaborazione del Comune anche in relazione ad eventuali nuove articolazioni del progetto: «Chissà che questo non sia l’inizio di una bonifica completa della collina che sovrasta Longobardi», ha concluso il rappresentante dell’Amministrazione comunale.
Infine, il presidente della Provincia, Gaetano Bruni, a margine della conferenza stampa alla quale non ha potuto partecipare per impegni istituzionali, si è detto estremamente soddisfatto per questo intervento «che darà ai vibonesi la possibilità di fruire di uno dei luoghi più belli e interessanti della provincia, migliorando contestualmente l’offerta turistica locale».
«Uno dei parametri che solitamente vengono utilizzati per l’elaborazione delle statistiche sulla qualità della vita nelle varie province e città italiane, è costituito proprio dalla presenza di aree verdi attrezzate – ha concluso Bruni -. La realizzazione da parte della Provincia di un sentiero naturalistico alle porte del capoluogo rappresenta anche in questo senso un notevole passo in avanti, perché offrirà ai cittadini la possibilità di fare escursioni e lunghe camminate all’aria aperta senza essere costretti a mettersi in auto per cercare altrove un luogo adatto».

Ufficio stampa
Amministrazione provinciale di Vibo Valentia

 

Il Vibonese - www.ilvibonese.com

 

legambientericadi@libero.it

 

Contatore visite

Sito ottimizzato per Microsoft Internet Explorer - Risoluzione consigliata 800 X 600 pixel
Copyright © Legambiente Ricadi