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“Telereggiocalabria”
– Mercoledì 1 agosto 2007 |
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La
qualità del mare migliora, al consigliere regionale Tallini
la maglia nera di Goletta Verde
E' "discreta",
in netto miglioramento rispetto allo scorso anno, la qualità
delle acque di balneazione nella fascia tirrenica calabrese,
tutt’altro si può dire per parte di quella jonica
con particolare riferimento a Reggio città e provincia,
dove i valori risultano fino a 200 volte superiori ai limiti
di legge.
I risultati delle analisi nelle cinque province calabresi effettuate
da Goletta Verde, tuttavia, nel loro complesso descrivono uno
stato del mare calabrese più confortante rispetto al
recente passato: le acque sottoposte a controllo dai biologi
di Legambiente, infatti, sono risultate pulite per il 74%, leggermente
inquinate per il 18%, inquinate per il 2% e gravemente inquinate
per il 6%. Dal monitoraggio sono emersi soprattutto problemi
alle foci dei fiumi, il cui pessimo stato di salute è
determinato dai reflui non depurati dei Comuni dell'entroterra
che finiscono nelle fiumare. Una situazione aggravata dalla
cementificazione selvaggia, che in alcuni centri è purtroppo
ancora legalizzata da Piani regolatori che consentono di edificare
a 30 metri dalla costa.
Il presidente di Legambiente Calabria, Antonino Morabito, cita
i dati che vedono l'abusivismo edilizio sul demanio come il
principale dei reati contro l'ambiente marino e costiero calabrese
con 1.737 infrazioni, 380 sequestri effettuati dalle forze dell'ordine
e 243 persone denunciate nell'arco dell'ultimo anno. Ed una
conferma di una errata impostazione delle politiche di sviluppo
e di controllo arriva anche dal Rapporto Ecomafia dell’associazione
ambientalista, che attesta la regione Calabria al secondo posto
nella classifica sulle infrazione legate al ciclo del cemento:
con più di mille illeciti accertati dalle forze dell'ordine.
Solo la Campania ha fatto peggio.
«Nel 2005, con una lettera aperta – commenta il
presidente Agazio Loiero - mi sentii in dovere di chiedere scusa
ai tanti turisti ed alle famiglie dei nostri emigrati che tornavano
per le vacanze, perché in certi punti il mare era decisamente
inquinato. Avevamo trovato una realtà disastrosa e di
abbandono. Adesso, con la politica dei piccoli passi stiamo
ottenendo alcuni risultati per offrire, senza timore di smentita,
un mare sicuramente più bello e vivibile. Non dobbiamo
abbassare la guardia – aggiunge il Governatore –
e migliorare ancora i nostri interventi, per mettere a regime
il settore della depurazione ed operare in quello della prevenzione
per evitare abusivismi ed inquinamenti».
Ritornando all’abusivismo, «complimenti vivissimi
a Goletta Verde e a Legambiente» sono stati espressi dall’assessore
Michelangelo Tripodi «per la scelta, assolutamente indiscutibile
e quanto mai opportuna, di assegnare l'unica bandiera nera calabrese
al consigliere regionale Domenico Tallini che - afferma Tripodi
- ha condotto allo stralcio dell'articolo 58 bis contenuto nella
proposta di modifica della legge Urbanistica regionale. Non
a caso è stato soprannominato l'Attila della Calabria
– sottolinea l’assessore - poiché si è
reso protagonista di un'iniziativa che purtroppo nel Consiglio
regionale ha avuto un carattere trasversale ed ha garantito
la tutela degli interessi affaristici e lobbistici del partito
del cemento che tanti guasti e tanti danni hanno provocato alle
coste della nostra regione, come giustamente viene anche messo
in evidenza da Goletta Verde».