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“Calabria Ora ” – Giovedì 1 giugno 2006 - pag. 21

 

Gli occhi di Legambiente lungo le coste vibonesi

Goletta Verde è approdata al porto di Vibo Marina

VIBO VALENTIA – L’estate è giunta accompagnata come ormai di prassi da iniziative e polemiche. A sciogliere qualche dubbio, però, ieri sera è approdata al porto di Vibo Marina la famosa Goletta Verde di Legambiente che, quest’anno, ha anticipato i lavori estivi. “Occhio alla costa” è l’iniziativa nata dalla collaborazione fra l’associazione e la Regione, che, partita sabato scorso, sarà in viaggio per la Calabria fino al 27 giugno. Un’iniziativa per “fare ripartire la Calabria dal mare e per dimostrare che un mondo diverso è possibile”, anche grazie alla sensibilizzazione e al coinvolgimento dei veri fruitori del territorio: i calabresi. Questi gli slogan che hanno accompagnato la goletta e che hanno animato la discussione della tavola rotonda che si è tenuta sulla banchina del porto vibonese.
Un incontro tra ambientalisti ed istituzioni, per discutere e sviscerare le problematiche ambientali. Ad introdurre il tema della serata Nino Morabito, responsabile regionale di Legambiente: «La Calabria è mare e montagna, un territorio vissuto e modificato e soprattutto da proteggere. Quest’anno siamo in anticipo rispetto alla tradizionale campagna di goletta verde e questo per poter meglio focalizzare l’attenzione sulla costa. Per ora – ha spiegato Morabito – l’attenzione è sulle opere illegali che indica quanto secondo noi sia fondamentale difendere l’ambiente attraverso la sfida all’illegalità. Con questa iniziativa sarà possibile coinvolgere tutti i residenti che, compilando delle cartoline, potranno segnalare tutti i problemi che affliggono la costa». A seguire è intervenuto l’assessore provinciale all’Ambiente Matteo Malerba che ha spiegato quali sono stati gli interventi che la Provincia ha effettuato: «La nostra è stata la prima provincia ad avere i Sic e tutte le iniziative che abbiamo previsto sono rivolte a dotare il territorio di tutti gli strumenti capaci di regolarizzare e di conseguenza a non intaccare la biodiversità». Queste le rassicurazioni dell’assessore che ha concluso spiegando che la situazione è difficile ma «noi abbiamo iniziato a lavorare e abbiamo fatto una campagna di educazione ambientale che speriamo serva a far crescere l’idea di uno sviluppo sostenibile. Per questo sono sicuro che nel medio periodo avremo risultati». Delucidazioni più accurate sono giunte poi da Lorenzo Passaniti, responsabile locale di Legambiente, che ha parlato dell’importanza di rapportarsi al mare e alla costa come ad un ecosistema da salvaguardare tutto l’anno, elencando tutte le problematiche relative all’inquinamento, i danni causati dall’abusivismo edilizio, la necessità di una concertazione con gli Enti. Concludendo Passaniti: «E’ necessario intervenire oltre che da un punto di vista naturalistico anche normativo. Quello che noi dobbiamo cercare di avere è una certificazione di qualità del mare». Al dibattito è poi intervenuto il presidente del Nucleo industriale Pippo Sirgiovanni che ha spiegato i progetti che sono stati portati avanti dal consorzio: «Gestiamo tre depuratori di cui posso garantire il funzionamento e giorno 12 faremo un incontro per presentare un nuovo impianto che prevede il riciclaggio dei fanghi che derivano dalla depurazione. Una dimostrazione che tante piccole cose possono contribuire al miglioramento». Meno confortanti le parole di Genesio Modesti: «Da esperienza sul campo posso dire che non è cambiato molto. I dati rilevano ancora grossi problemi. Basti pensare ai depuratori, alla mancanza di soldi per garantire il loro funzionamento, all’eccessiva antropizzazione, agli abusi edilizi». Dati che preoccupano e che compaiono in una nota dello stesso Modesti nella quale è possibile leggere come per i depuratori il preventivo sfiori cifre che superano i 700 milioni di euro. Infine è intervenuto l’assessore all’Ambiente di Pizzo che, preoccupato per la cittadina napitina, ha spiegato che la situazione di quest’anno si prospetta critica: «per quanto i depuratori di Pizzo funzionano la presenza di rifiuti è allarmante e spero che l’amministrazione regionale e il nuovo governo riescano a trovare una soluzione e che soprattutto ci diano la possibilità economica per intervenire. Pizzo – ha aggiunto – è una città che vive di turismo, ogni anno si registrano 400 mila presenze di visitatori, sarebbe la fine se quest’inquinamento allontanasse i turisti».
Un incontro per affrontare i problemi, riflessioni per educare al rispetto dell’ambiente, ma soprattutto un’iniziativa per rivendicare una Calabria ricca di qualità e bellezza.

Stefania Marasco

 

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