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“Il
Giornale di Calabria”
– Venerdì 1 febbraio 2008
- pag. 13 |
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Provincia
di Vibo. Presentato un progetto promosso dall’Assessorato all’Ambiente
Mappare il rischio elettromagnetico
VIBO
VALENTIA – Una mappatura del rischio di inquinamento
elettromagnetico. Con il censimento delle fonti (in particolare,
elettrodotti, cabine di trasformazione, ripetitori e antenne
per la telefonia mobile) su tutto il territorio provinciale.
E’ questo l’obiettivo del progetto promosso dall’assessorato
provinciale all’Ambiente di Vibo Valentia e presentato
nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte
l’assessore Matteo Malerba, il coordinatore provinciale
di Legambiente, Franco Saragò, e il funzionario che
segue il procedimento, Teresa Vavalà. Presente anche
il consigliere comunale di Vibo Valentia Giuseppe Gambardella,
presidente del Comitato per la salute pubblica. L’intervento – già aggiudicato
tramite appalto pubblico ad una ditta specializzata del settore
per un importo di circa 110mila euro – durerà sei
mesi, durante i quali verranno censite tutte le fonti di elettrosmog,
con la rilevazione dei livelli di radiazione in alta e bassa
frequenza. I dati così ottenuti verranno poi rappresentati
graficamente, offrendo un quadro esaustivo del rischio in ogni
comune della provincia. Infine, il dossier conclusivo sarà inviato
alle singole Amministrazioni comunali, affinché possano
intervenire con cognizione di causa per eliminare le fonti
inquinanti e attivare le procedure per ricondurre le emissioni
riscontrate sul proprio territorio entro i limiti stabiliti
dalle normative in vigore. «E’ la prima volta che
un progetto di questo tipo viene adottato nel Vibonese – ha
sottolineato Malerba – ed è facile intuire quale
rilevanza possa avere per la tutela della salute pubblica.
Come Provincia, quindi, ci siamo fatti carico di questo studio,
affinché vengano acquisiti dati certi attraverso un
approccio scientifico che dia risposte concrete alle sacrosante
istanze di sicurezza provenienti dalla popolazione. In quest’ottica,
i Comuni hanno un ruolo determinante in base alle proprie competenze
specifiche, e questa ricerca offrirà loro uno strumento
di grande utilità, perché li metterà in
grado di valutare con precisione i rischi causati dalle emissioni
fuorilegge». Plauso per l’avvio della mappatura è stato
espresso sia dal consigliere Gambardella che dal rappresentante
di Legambiente, Saragò. Quest’ultimo, in particolare,
ha sottolineato ulteriormente il ruolo dei Comuni, auspicando,
inoltre, l’istituzione di un catasto delle fonti elettromagnetiche
che renda sistematico e organico il loro monitoraggio. Infine,
soddisfazione è stata espressa anche dal presidente
della Provincia, Ottavio Gaetano Bruni, che a margine della
conferenza stampa ha rimarcato l’impegno dell’Ente
verso queste tematiche: «Questa Amministrazione è sempre
stata caratterizzata da grande sensibilità per la tutela
ambientale, nella convinzione che non si possa promuovere efficacemente
lo sviluppo socio-economico del territorio senza riservare
la giusta attenzione alla salvaguardia dell’ambiente
e della salute pubblica, in una prospettiva di ecosostenibilità che
rappresenta ormai un imperativo ineludibile».