Presentati
i dati sulla qualità delle acque di balneazione calabresi
Consegna
delle 5 Vele alla città di Tropea
A
S. Domenica banchetti informativi e degustazione di prodotti tipici
Per
il quinto anno consecutivo ha fatto sosta presso il porto di Tropea,
dall’1 al 3 agosto, il Pietro Micca di Goletta Verde, la
più importante campagna di Legambiente che ogni estate,
da vent’anni, informa in tempo reale sulla qualità
delle acque di balneazione.
Costruito in Inghilterra nel 1895, il Pietro Micca è la
più antica nave commerciale italiana ed è l’unica
nave a vapore ancora in funzione. Lunga 31,10 metri e larga 6,40,
è un vero e proprio museo galleggiante. E’ alimentata
con un carburante a basso impatto ambientale mentre l’elettricità
viene prodotta da pannelli fotovoltaici.
Assegnate
anche quest’anno le 5 Vele alla città di Tropea.
La consegna ufficiale è avvenuta lunedì 1 agosto,
alle ore 19,00, presso il palazzo municipale. All’incontro
hanno partecipato Rina Guadagnini, portavoce
di Goletta Verde; Domenica Cortese, sindaco di
Tropea; Diego Tommasi, assessore regionale all’Ambiente;
Matteo Malerba, assessore provinciale all’Ambiente;
Franco Saragò, presidente del Circolo
Legambiente di Ricadi ed una nutrita rappresentanza del circolo
ricadese.
Nel
corso della cerimonia Rina Guadagnini, nel complimentarsi per
il prezioso riconoscimento ottenuto, ha illustrato che i parametri
dell'assegnazione delle Vele sono 128. Vengono presi in esame
il paesaggio naturale, costiero e urbano; la qualità del
costruito; la vivibilità; la pressione antropica e i servizi
turistici; la gestione della mobilità, dei rifiuti e delle
acque; le politiche di sostenibilità; la balneabilità;
il contesto storico-culturale; la qualità dei fondali;
le spiagge incontaminate; l’accessibilità per i disabili;
strutture turistiche efficienti e compatibili con la conservazione
del paesaggio.
Martedì
2 agosto, invece, a bordo del Pietro Micca, si è tenuta
la conferenza stampa durante la quale la portavoce di Goletta
Verde Rina Guadagnini, il coordinatore regionale del comitato
scientifico di Legambiente Calabria Lorenzo Passaniti e il presidente
di Legambiente Ricadi Franco Saragò, hanno presentato i
dati relativi alle acque di balneazione calabresi.
«L’istantanea scattata attraverso i prelievi effettuati
qui in Calabria – ha affermato Rina Guadagnini
– ci lascia con molti dubbi. Infatti anche se dalle analisi
emerge una situazione non eccessivamente critica, soprattutto
sullo Ionio, non possiamo non notare che il carico antropico condiziona
pesantemente la qualità delle acque e questo emerge abbastanza
sui prelievi effettuati sul versante tirrenico e ovunque sulle
foci dei fiumi. I punti critici comunque non mancano e sono le
foci – ha proseguito la portavoce di Goletta Verde –
che pur essendo non balneabili, dimostrano una profonda crisi
degli impianti di depurazione delle acque reflue su costa». Lorenzo Passaniti ha sottolineato che altre località
della costa vibonese hanno ottenuto le Vele di Legambiente esprimendo
però «rammarico per Ricadi che anche quest’anno
perde un’altra Vela passando dalle quattro degli anni scorsi
alle due dell’attuale anno» e che «le due Vele
vengono attribuite unicamente per le bellezze paesaggistiche e
non per i servizi pubblici che risultano fortemente carenti».
Si è ribadito poi che «nel comune di Ricadi persiste
una condizione di abusivismo dilagante “legalizzato”
dalla normativa comunale che continua a consentire l’edificazione
a soli trenta metri dalla spiaggia, causando il continuo deturpamento
di una delle aree più belle del meridione».
«Una conferma di una errata impostazione delle politiche
di sviluppo e di controllo – ha aggiunto Passaniti –
arriva anche dal Rapporto Ecomafia di Legambiente, secondo il
quale nel 2004 sono state 3.008 le case costruite abusivamente
sul territorio regionale, 282 in più rispetto all’anno
precedente». Allarmante è poi il dato che indica
in circa 1.200 i chilometri mancanti di reti fognarie e che molti
impianti di depurazione sono sottodimensionati e insufficienti.
Il presidente di Legambiente Ricadi, Franco Saragò,
ha espresso il suo compiacimento per la consegna delle 5 Vele
alla città di Tropea che «riesce a coniugare lo sviluppo
dell’economia con il rispetto e la valorizzazione dell’ambiente.
Anche se con il vivo e sincero rammarico per Ricadi e perciò
per le splendide spiagge di Capo Vaticano auspico con tutti i
referenti e gli associati del circolo che la fascia costiera del
basso tirreno abbia un giorno e al più presto tale riconoscimento.
Purtroppo sinora ci sono stati molti eccessi e abusi spesso per
lo sviluppo economico e si può credere che nel territorio
della “Costa degli Dei” si possa adottare una politica
operativa verso la sostenibilità e la compatibilità
ambientale». Ha poi affermato che «il territorio presenta
oggettive carenze soprattutto nel campo della depurazione»,
che «una concausa dell’inquinamento marino è
individuabile nell’afflusso delle fiumare» e che «è
necessaria una maggiore fruibilità delle spiagge da parte
dei cittadini ed è inderogabile una nuova politica urbanistica,
da parte di alcuni comuni, improntata alla salvaguardia del territorio.
Situazioni di criticità sono rappresentate dall’abusivismo
edilizio che è il principale dei reati contro l’ambiente
marino calabrese».
Anche quest’anno non è mancata la “Bandiera
Nera”, il riconoscimento di Legambiente rivolto
a denunciare i casi più clamorosi d’incuria e di
illegalità a danno degli ambienti marini e costieri, consegnata
simbolicamente alla società internazionale “Euro
Paradiso”, che vorrebbe realizzare un mega villaggio turistico
alla foce del fiume Neto, a nord di Crotone, in un’area
che è Sito di Interesse Comunitario e recentemente riconosciuto
come Zps dalla Regione Calabria.
Durante
la serata si è poi svolta una manifestazione, organizzata
dal Circolo Legambiente di Ricadi, nella piazza principale di
Santa Domenica, con la partecipazione dei responsabili e dell’equipaggio
del Pietro Micca di Goletta Verde. Scopo dell’iniziativa
la sensibilizzazione di residenti e turisti sui temi riguardanti
l’ambiente ed occasione per presentare le varie iniziative
messe in atto dal circolo negli ultimi tempi. Dai gazebo è
stato distribuito materiale informativo di varia natura mentre
dagli schermi sono state diffuse le immagini ed i video relativi
alle iniziative e alle campagne organizzate dal circolo a tutela
del territorio e delle specie protette, quali la Woodwardia Radicans,
rara felce bulbifera presente nella Fiumara Ruffa.
Al
centro della piazza, su uno schermo gigante installato dal locale
circolo, sono state invece proiettate le suggestive immagini riprese
lungo la costa e quelle riguardanti il “blitz” che
nell’agosto dell’anno scorso ha fatto Goletta Verde
sulla spiaggia di S. Maria contro la scellerata decisione di costruire
un inutile porto turistico nell’unica località rimasta
ancora inalterata dal cemento e dall’aggressione dell’uomo.
E’
stato inoltre distribuito un questionario per verificare l’apprezzamento
del territorio dal punto di vista ambientale e dei servizi offerti.
Nella piazza vi era anche la presenza di un gazebo di Legambiente
nazionale con materiale informativo e gadgets vari e alcuni stands
di degustazione di prodotti tipici.
Copiosa l’affluenza di cittadini che hanno dimostrato grande
interesse per l’iniziativa, il materiale distribuito e i
temi proposti. Molti, purtroppo quelli che hanno manifestato il
loro disappunto per un territorio fortemente deturpato dall’edificazione
selvaggia e che hanno denunciato con determinazione lo stato di
degrado generale in cui si trova il territorio.
Grande soddisfazione è stata espressa dagli organizzatori
per l’ottima riuscita della manifestazione e per l’affluenza
e l’interesse dei visitatori. Tonino Iannello, socio Legambiente
ed uno degli organizzatori dell’iniziativa, ha dichiarato
che «lo scopo prefisso di sensibilizzazione ai temi della
salvaguardia e sviluppo dell’ambiente e dunque del territorio
e cogliere le opinioni e le proposte della gente, è stato
raggiunto in modo ottimo. Siamo andati anche un po’ al di
la di quello che immaginavamo e siamo soddisfatti sia per la quantità
delle persone che si sono avvicinate, quanto per l’interesse
e l’impegno da parte dei visitatori, dimostrato dalle domande
e dalle riflessioni nel questionario».