Ricadi,
30 ottobre 2004 |
COMUNICATO
STAMPA |
Il
circolo Legambiente di Ricadi lancia un grido d’allarme
per la sopravvivenza della Woodwardia Radicans, una rara felce
tropicale presente nella fiumara
della Ruffa, precisamente nei territori compresi nei comuni di Ricadi, Drapia
e Spilinga.
La Woodwardia Radicans, scoperta qualche anno fa, con gli oltre 2200 esemplari
censiti, rappresenta l’areale più importante d’Europa.
Nel 1995 venne resa nota la scoperta della felce. Franco Saragò, all’epoca
consigliere comunale di Ricadi, si fece promotore di un incontro con gli amministratori
della Provincia di Vibo Valentia al fine di attivare tutti gli interventi di
competenza dell’ente per salvaguardare il sito e dichiarare l’area
protetta.
Accolsero l’invito l’allora Presidente della Provincia Enzo Romeo
e vari assessori e consiglieri provinciali, tra questi il dott. Michele Iannello
(consigliere provinciale del territorio) che seguì la vicenda con entusiasmo
e l’Assessore all’ambiente dell’epoca, Romeo Aracri, che
impegnò ed utilizzò 50.000.000 delle vecchie lire per la stesura
del progetto di salvaguardia del sito e per la valorizzazione dell’intera
fiumara.
Una delegazione di amministratori della provincia, accompagnati dallo stesso
Saragò e dai botanici scopritori della felce Gioanetto e Laria ed alcuni
ambientalisti del comune di Ricadi, si recò, tra l’altro, nell’alveo
della Fiumara Ruffa e constatò di persona l’importanza della scoperta
e la bellezza del sito.
Da allora furono fatti grandi passi in avanti. Venne realizzato il progetto
per la salvaguardia della felce e per la valorizzazione della fiumara Ruffa
ed il sito venne dichiarato di interesse comunitario (S.I.C.).
In seguito la Giunta Provinciale, guidata dal Presidente Bruni, su proposta
dell’Assessore all’Ambiente, Alfonso Del Vecchio, presentò alla
Regione la richiesta di finanziamento del progetto finalizzato alla valorizzazione
della Penisola degli Dei e della fiumara Ruffa, nonché l’istituzione
dell’Area Protetta. Ma la regione escluse la Provincia dai finanziamenti
preferendo il COGAL nella gestione di un progetto similare.
Negli ultimi anni, nonostante l’attività degli ambientalisti e
dei ricercatori, la Fiumara Ruffa, ed in particolare il sito che ospita la
felce, ha subito un rilevante deturpamento, in particolare a causa del taglio
indiscriminato di alberi che ha modificato sensibilmente le particolari condizioni
ambientali e climatiche che consentono la sopravvivenza della Woodwardia radicans.
La felce, infatti, se colpita direttamente dai raggi del sole o se sottoposta
a condizioni climatiche diverse da quelle preesistenti, non sopravvive. Ciò ha
causato la scomparsa di circa il 25% delle piante presenti nel “Vallone
Occhi Bianchi”. La realizzazione di strade sterrate carrabili, il proliferare
di discariche abusive, lo sfruttamento non controllato delle aree circostanti,
gli incendi estivi e, in più parti, lo smottamento dei costoni, probabilmente
causato dall’intervento dell’uomo, stanno completando l’opera
di distruzione.
Vi è la necessità, pertanto, di adeguate misure di salvaguardia
e di un tempestivo intervento mirato alla riqualificazione ambientale, nonché di
una adeguata vigilanza affinché non prosegua la rapida ed inesorabile
azione di distruzione della felce che di questo passo rischia di scomparire
nel giro di pochi anni. E’ necessario avviare rapidamente tutte le procedure
per l’istituzione dell’area protetta, indispensabile per garantire
la salvaguardia dell’ambiente, la valorizzazione dell’intero patrimonio
ambientale e la sopravvivenza della Woodwardia radicans, che nella Fiumara
della Ruffa, nonostante i danni, continua ad avere l’areale più grande
ed interessante d’Europa, oltre alla salvaguardia delle varie specie
vegetali ed animali di primaria rilevanza. E’ indispensabile, poi, che
ogni intervento futuro finalizzato alla valorizzazione dell’area ed alla
fruibilità dei luoghi da parte di escursionisti, sia compatibile con
la peculiarità del sito e non alteri le condizioni climatiche ed ambientali
che hanno permesso la sopravvivenza della felce nel nostro territorio da circa
60 milioni di anni.
Per tali motivi il circolo territoriale di Legambiente, con sede in santa Domenica
di Ricadi, attraverso una sua delegazione, guidata dal Presidente Franco Saragò e
da vari iscritti tra i quali Tonino Iannello, Osvaldo Gioffrè, Emanuele
Miano ed uno degli scopritori della felce, il biologo Pino Laria, hanno incontrato
l’Assessore all’Ambiente della provincia di Vibo Valentia Matteo
Malerba accompagnandolo sul sito in una escursione che ha destato entusiasmo
ed al tempo stesso preoccupazione per l’evidente danno rilevato. All’Assessore
Malerba, accompagnato da Francesco Staropoli di Caria, gli esponenti di Legambiente
hanno manifestato le loro preoccupazioni per il rischio di estinzione a cui
la felce va incontro ed hanno rassegnato le loro proposte. L’assessore
Malerba si è dimostrato estremamente sensibile al problema sollevato
dal circolo Legambiente di Ricadi ed ha espresso il proprio apprezzamento per
la lodevole iniziativa avviata. Ha dichiarato: «Nonostante i danni ambientali
e le aggressioni che il territorio ha subito in questi ultimi anni, fortunatamente
abbiamo potuto constatare che la felce continua a sopravvivere in misura rilevante.
Ciò è un fatto positivo, che dimostra che alcuni tratti della
fiumara sono ancora incontaminati, ma non bisogna cullarsi, anzi deve essere
da ulteriore stimolo per operare tempestivamente e nel migliore dei modi al
fine di preservare l’area e proteggere le piante. Finora si sono fatti
già notevoli passi in avanti, ne è la prova l’istituzione
del Sito d’interesse comunitario». Accogliendo le proposte di Legambiente,
ha dichiarato inoltre: «L’impegno successivo, che intendo assumermi
in prima persona, sarà l’avvio delle procedure per la costituzione
dell’area protetta, che deve vedere l’immediato coinvolgimento
dei Sindaci dei territori interessati e le stesse associazioni ambientaliste».
Per quanto riguarda le tante discariche abusive disseminate sul territorio,
ha dichiarato di farsi tempestivamente promotore di un intervento con i Sindaci
al fine di bonificare le aree.
Il circolo Legambiente di Ricadi, dal canto suo, ha espresso grande soddisfazione
per la sensibilità dimostrata dall’Assessore Malerba e per le
iniziative che intende nell’immediato avviare, ritenute basilari per
la salvaguardia del sito, ed ha offerto, inoltre, la totale disponibilità e
collaborazione per avviare ogni azione di supporto per la salvaguardia della
Fiumara e per la protezione della Woodwardia radicans.
Per avere maggiori dettagli è possibile consultare il sito internet
del Circolo Legambiente di Ricadi al seguente indirizzo: http://digilander.iol.it/legambientericadi.
Ufficio stampa
Legambiente Ricadi