LEGAMBIENTE
- ITALIA NOSTRA - WWF
COMUNICATO STAMPA |
27.09.2004 |
LEGAMBIENTE, ITALIA NOSTRA E WWF
CHIEDONO CHE IL CASTELLO DI VIBO VALENTIA
VENGA SALVAGUARDATO DA INTERVENTI SCONSIDERATI
I responsabili regionali
Lidia Liotta di Legambiente, Teresa Liguori di Italia Nostra,
e il WWF chiedono che si faccia completa
chiarezza riguardo all’autorizzazione della costruzione
di un immobile in un’area attigua al Castello Normanno-Svevo
di Vibo Valentia, attuale sede del Museo Archeologico Statale.
Appare infatti sconcertante che sia stata autorizzata la ripresa
dei lavori per la costruzione di un edificio che dovrebbe sorgere
a circa 5 metri dal muro di cinta del Castello e, dunque, com’è evidente
in pieno centro storico. Per le norme di salvaguardia vigenti
a Vibo Valentia, infatti, non sarebbe possibile costruire nel
centro storico ad una distanza dagli edifici monumentali inferiore
ai 50 metri. Del resto, appare del tutto evidente che l’elevazione
del nuovo fabbricato in costruzione avrà un fortissimo
impatto visivo sul Castello, deturpandone irreversibilmente
la prospettiva.
Ci si chiede, inoltre, come mai non è stato apposto
alcun vincolo sull’area limitrofa al Castello da parte
della Soprintendenza ai Beni Monumentali della Calabria, che
avrebbe dovuto secondo la normativa garantirne la salvaguardia?
Tutto questo a maggior ragione visto che proprio nel Castello,
come già detto, è ospitata la sede del Museo
Archeologico Statale, la cui Direttrice Maria Teresa Iannelli,
paradossalmente, non è stata neanche informata dell’intervento
autorizzato.
E ancora, come mai la Soprintendenza ai Beni Monumentali di
Cosenza pare abbia dato il Nulla Osta alla costruzione del
nuovo edificio con un "parere consultivo" e non "vincolante"?
La legge, infatti, affida alla Soprintendenza ai Monumenti
la tutela dei centri storici, degli edifici monumentali e delle
loro aree di pertinenza - in questo caso, dunque, del Castello
e di tutto il suo intorno - che è chiamata ad esercitare
la propria competenza apponendo vincoli si salvaguardia od
esprimendo pareri "vincolanti".
Siamo convinti che sarebbe estremamente importante che le Soprintendenze
svolgessero a fondo il loro ruolo di tutela del nostro patrimonio
storico, culturale e paesaggistico, non limitandosi ad una
funzione puramente "notarile", che di fatto, negli
anni passati, ha largamente permesso il saccheggio e il degrado
del nostro patrimonio regionale.
Siamo convinti, infine, che quand’anche sussistessero
tutti i pareri favorevoli e l’iter amministrativo del
progetto fosse del tutto regolare, dovrebbe prevalere il "buon
senso" da parte delle amministrazioni locali, che dovrebbero
con decisione imporre un cambiamento di rotta alla gestione
del nostro territorio e del nostro patrimonio, imponendo politiche
ed azioni tese al loro rispetto, alla loro salvaguardia e in
un ottica finalmente moderna alla loro valorizzazione.
Italia Nostra, Legambiente e WWF chiedono, dunque, l’immediato
blocco dei lavori in attesa che si chiariscano le intenzioni
dell’Amministrazione Comunale di Vibo Valentia e della
Soprintendenza ai Beni Monumentali della Calabria in merito
al suddetto immobile in corso di realizzazione e più complessivamente
alle sorti e al futuro prefigurabile per un centro storico
di tale pregio.
Legambiente - Italia Nostra - WWF