COMUNICATO
STAMPA |
Roma/Reggio
Calabria, 27.11.2004 |
LEGAMBIENTE HA ADERITO ALLE DUE GIORNATE DI COSENZA
CONTRO
LA PRETESTUOSITÀ DEL
TEOREMA ACCUSATIVO
RILANCIANDO
LA FERMA VOLONTÀ DI UN IMPEGNO SEMPRE
ALL’INSEGNA DELLA NONVIOLENZA E DEL PACIFISMO
E DI FORME DI LOTTA SEMPRE PIÙ DI MASSA ED INCLUSIVE
Il 2 dicembre si aprirà a Cosenza il processo contro 13
attivisti del movimento sulla globalizzazione, accusati di aver
costituito un'associazione sovversiva per il ruolo assunto in
occasione dei controvertici di Napoli e Genova nel 2001. Anche
grazie all'enorme mobilitazione popolare contro la pretestuosità del
teorema accusativo, che portò centomila persone in piazza
a Cosenza, gli accusati arrestati pochi giorni dopo il Social
Forum Europeo di Firenze del 2002, furono scarcerati. Tutte le
associazioni, i sindacati, le forze politiche che proclamarono
allora Cosenza "città aperta", sono scese di
nuovo in piazza per una grande dimostrazione di solidarietà.
Legambiente ha aderito alle due giornate di mobilitazione, facendo
appello alla partecipazione, per denunciare come proprio in occasione
di quei vertici vi fu, semmai, una vera e propria sospensione
dello stato di diritto con forme di repressione inaccettabili
da parte delle forze dell'ordine e nessuna operazione di "cospirazione" da
parte dei movimenti che vi parteciparono. Le ragioni di tanta
attenzione, frutto allora dell'indignazione per l'enormità della
misura degli arresti e per l'incredibilità delle accuse,
si ripropongono intatte alla vigilia del processo.
L'assurdità, infatti, di un castello accusatorio che,
senza presentare alcuna prova concreta pretendeva, di fatto,
di leggere come una sequela di attività criminose la limpida
vicenda d'impegno politico, sociale, sindacale e culturale che
gli imputati conducevano alla luce del sole e nel pieno rispetto
dei principi costituzionali, non è stato oggi in alcun
modo mitigato dalla pubblica accusa: tre imputati sottoposti
alla misura inutilmente vessatoria dell'obbligo di firma, e la
scesa in campo persino del governo, che ha avanzato la fantasiosa
richiesta di un indennizzo di cinque milioni di euro per danni
all'immagine.
Rilanciando la ferma volontà di un impegno sempre all’insegna
della nonviolenza e del pacifismo e di forme di lotta sempre
più di massa ed inclusive, pensiamo che vada detto no
a qualunque risposta repressiva alla crescita di un forte movimento
plurale di contestazione delle scelte ultraliberiste nel governo
dell'economia globale, delle politiche di drastica riduzione
delle libertà fondamentali e dei diritti dei lavoratori,
dei bambini, delle donne, dei migranti e dei rifugiati, dell'incessante
azione di distruzione degli ecosistemi e delle risorse naturali,
della mostruosità della guerra.
Lidia
Liotta |
|
Maurizio
Gubbiotti |
Presidente
Regionale |
|
Coordinatore
Segreteria Nazionale Legambiente |
Legambiente
Calabria |
|
Responsabile
Dipartimento Internazionale Legambiente |
L'Ufficio
Stampa Legambiente Calabria |
|
L'Ufficio
Stampa Nazionale di Legambiente |
(Tel/fax
0965 811142) |
|
(06.86268379-55-99) |