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Comune |
Salve |
Lunghezza/ Tempo di percorrenza |
km 15/3 h |
Grado di difficoltà | turistico |
Descrizione percorso | partenza dall’incrocio
semaforizzato all’ingresso nord di Pescoluse (Salve), si percorre la
litoranea per circa 1 km, risalendi quindi il costone fino a Massaria Don
Cesare proseguendo per il sovrastante Aparo Valentini. Si discende poi sul
fondo della gravina del Fano per raggiungere la Grotta delle Fate,
risalendolo interamente fino alla vicinale che ci conduce alla masseria
omonima e, poco oltre , alla “Chiusa del Fano”, già insediamento
protostorico. Si torna quindi nel canalone per imboccare la Gravina di
Tariano, percorrendola fino all’origine, da dove s riprende la vicinale che
porta, a circa un km verso sud, all’inizio del Canale Muscio, aspro e
tortuoso, al termine del quale ci si riporta sulla litoranea e, quindi, al
punto di partenza. |
Punti di interesse | notevole storicamente
e paesaggisticamente la presenza della Masseria Don Cesare-Aparo Valentini,
delle Masserie “Spegolizzi, Brufichi e dalla stessa Masseria di Fano, così
come il villaggio protoappenninico nei pressi della stessa masseria, la
grotta dei “Montani” ed il fenomeno carsico denominato”Grotta delle Fate”, quest’ultimo inghiottitoio ancora tutto da indagare. Evidenti le tracce dei
monaci “basiliani”, con la presenza lungo il fianco del canale “Fano” di
alcune piccole grotte scavate nella roccia e nelle quali sono ancora
visibili labili tracce di affreschi. Numerose e caratteristiche le
costruzioni in pietra a secco, in particolare “paiare” e “liame”.
Interessanti dal punto di vista naturalistico la presenza roverelle al fondo
di Canale Tariano e di prati di equiseto, cornioli, alaterni, lauri e noci di notevoli
dimensioni al tratto iniziale ed un fitto tratto di lecceta con esemplari
monumentali e un fitto sottobosco a Coronilla emerus sul versante est del
tratto mediano dello stesso; lungo Canale Fano, importante la presenza di
Iris unguicularis e Vitex agnus-castus, rarissimi nel Salento, oltre alla
insolita pervinca,
tratti di vegetazione elofitica nel corso d’acqua e noci monumentali nel
tratto terminale, con costoni coperti da gariga a cisti e lentisco. Notevoli
le fioriture di orchidacee. |
Vulnerabilità e note |