NON È GIUSTIZIA RISPONDERE CON IL MALE AL MALE *
|
Come
si struttura la nostra Associazione Carcere Aperto nei suoi diversi servizi e
nelle sue finalità è già descritto nel nostro
pieghevole. Vogliamo
comunque aggiungere un poco di carne al fuoco del vostro desiderio di conoscenza
e di approfondimento di una realtà così distante dal nostro mondo quotidiano
……. si, perché effettivamente il carcere è proprio questo: un mondo a
parte. Non solo a causa del ‘sistema’, dei politici, degli ordinamenti giudiziari, ma anche a causa nostra, di noi cittadini, di noi società ‘civile’. Chiediamoci
infatti: a chi interessa il carcere? O meglio: a chi interessa la persona
detenuta? Per noi il problema del reato si chiude quando, dopo un processo, si
dichiara che “giustizia è fatta”. Proprio in quel momento, invece, la
giustizia cede il passo all’ingiustizia quotidianamente celebrata in quel
tempio di male che è il carcere. La pesantissima limitazione della libertà (non è quella di pensiero, ma certamente quella di espressione, di comunicazione, di soddisfazione di qualsiasi bisogno) è il gigantesco contenitore di soprusi, rifiuti, miserie che si riversano sulle persone giorno per giorno, per mesi e per anni. Entrare
come volontari in questo tempio, in questo mondo e farsi tramite della
sofferenza che in esso si consuma, costituisce davvero un concreto appiglio per
il Bene che comunque c’è e che comunque lavora e che comunque ha bisogno di
un cuore per arrivare a un altro cuore e di uno sguardo per arrivare ad un altro
sguardo. Il logo che abbiamo scelto per la nostra Associazione visualizza bene questa tensione e questa speranza; cercare di essere quel ponte che possa superare – come un arcobaleno di alleanza – l’altezza e lo spessore di tutti i muri, la solidità di tutte le sbarre, per arrivare passo passo, con fatica ma con gioia, ad una sponda di armonia possibile, di fiducia nuova. Naturalmente
non sono solo i volontari a vivere questo spirito di com-passione; ci sono
operatori, insegnanti e anche agenti di custodia
e personale amministrativo impegnati in un cammino di giustizia che tenga
sempre in massimo conto la dignità ineliminabile di ogni persona. E
adesso ci siete anche voi, ci sei anche tu. Non
è indispensabile poter entrare a diretto contatto con questa oscura realtà per
contribuire a portarla alla luce ……. Ciascuno può impegnarsi riconoscendo,
per esempio, il proprio bisogno di essere perdonato perché nessuno è esente
dalla tentazione del male, nessuno può dirsi innocente
(nemmeno sventolando
bandiere di pace) Ciascuno
di noi ha la personalissima, irrinunciabile e stimolante possibilità di
“lasciare il mondo migliore di come l’ha trovato” migliorando se stesso,
così come pregava quel saggio orientale: “Signore, rinnova il mondo …
cominciando da me”. Questo è il contributo di base su cui molto di più si può costruire in solidarietà concreta e appassionata. È
sempre un dono grande per noi volontari e, soprattutto, per le persone detenute,
toccare con mano e cuore l’attenzione premurosa e gratuita di quanti si fanno
vicini in diversi modi alla pena di chi paga il prezzo più alto ai suoi errori.
Ed è attraverso queste esperienze di ‘prossimità’ che si prepara già ora
e già qui il tempo fecondo in cui, come annuncia il salmo 84: "Misericordia
e verità s’incontreranno, giustizia e pace si baceranno”.
*Titolo di un convegno indetto dall’Università Cattolica di Milano lo scorso anno |
ASSOCIAZIONE CARCERE APERTO - PZA CARROBIOLO 10/C MONZA - teL e fax 039.230 20 21 SPORTELLO INFORMATIVO APERTO IL MERCOLEDI' ORE 15.00-18.00 |