ATTUALITÀ
cronache e notizie 2003

Solenne inaugurazione del largo Martiri delle Foibe

Arona _
Il 20 settembre ha avuto luogo in Arona l'inaugurazione della piazzetta intitolata ai Martiri delle Foibe, situata accanto alla piazza dei municipio. L'iniziativa, voluta dalla giunta municipale, si colloca - come spiega l'esule istriano Gualtiero Pollesel di Tournai - «nella eminente tradizione patriottica del Novarese e soprattutto della stessa città di Arona, i cui cittadini discendono da quelli che, nel 1859 respinsero la flottiglia nemica degli austriaci, e che nel 1919 accorsero, con il podestà Romerio, l'avvocato Bianchi e altri volontari, a difendere la città di Fiume dalle brame croate». In occasione della cerimonia, agli amministratori comunali è stato fatto omaggio del libro edito dalla Società di Studi Fiumani, con la collaborazione dell'Istituto Storico Croato, da parte del direttore del primo, Marino Micich, contenente, in settecento pagine, «l'elenco delle 2.900 vittime italiane della pulizia etnica, che dal 1939 al 1947, tragica cessione alla Jugoslavia della stessa Fiume, colpì i suoi cittadini inermi». Analogo dono era già stato fatto dallo stesso Pollesel alla Biblioteca civica. L'inaugurazione ha dato luogo a una veramente imponente partecipazione di pubblico di autorità e di rappresentanze di numerosissime associazioni, tra cui quelle dei Combattenti e Reduci; dei Marinai d'Italia con il presidente onorario Camillo Di Carlo e il presidente Mario Bonetti, generoso sostenitore; dei Mutilati e Invalidi; dell'Anpi, «solidale con i partigiani uccisi dagli slavi mentre difendevano le nostre terre». Queste erano rappresentate dal dottor Guido Brazzoduro (sindaco del Libero Comune di Fiume in Esilio e presidente della Federazione delle Associazioni di tutti gli Esuli Giuliano-Dalmati), dall'avvocato Luigi Peteani (già segretario capo del presidente del Libero Stato di Fiume) accompagnato dall'assessore del Libero Comune di Fíume, Bastiancic; dal maestro Luigi Donorà, presidente della Famiglia Dignanese, e da folti gruppi di associati al Movimento nazionale Istria Fiume Dalmazia, che, guidati dal segretario Romano Kramer e con la fattiva collaborazione di Mario Silvestri, presidente degli Arditi d'Italia, hanno collocato nei luoghi deputati alla cerimonia le bandiere di Gorizia, Trieste, Zara, Fiume, quelle del Regno d'ltalia e dell'Ordine di Malta. «Particolare solennità a tutta la manifestazione - illustra il conte Pollesel - ha dato il messaggio inviato dal Duca d'Aosta, che avrebbe dovuto parteciparvi con il segretario generale dell'Umi, Sergío Boschiero, messaggio che è stato letto da Ferdinando Dal Pozzo dei Marchesi d'Annone; ma non meno sentiti sono stati quelli degli onorevoli Muscardin e Zanetta di Forza Italia, del dottor Ceccarelli, segretario nazionale di Alleanza Monarchica, presente nelle persone del dottor Tomao e del dottor Foracchia, nonchè le guardie d'onore del Pantheon». Le autorità locali erano rappresentate dal sindaco di Arona, Mario Velati, dal consigliere regionale Caramella, i quali hanno aperto le cerimonie con il loro saluto e introducendo gli oratori ufficiali, che hanno commemorato i vari aspetti storici collegati con le attuali, ma sempre tardive onoranze alle vittime; tra le altre quella di Norma Cossetto di Parenzo, il cui martirio, come quello delle altre migliaia, non appare in nessun libro di storia, ma il cui incancellabile ricordo e monito è mantenuto vivo dalla sorella, Licia Cossetto, presente anch'essa ai discorsi tenuti dall'onorevole Gianni Mancuso e dal professor Mario Varesi, «con penetrante immedesimazione - illustra infine Pollesel, esprimendo anche gratitudine nei confronti delle autorità locali e del fattivo impegno, in particolare, del vicesindaco Massimiliano Janowschi - nella rievocazione della atroce pagina della storia d'Italia del secolo scorso, con il suo seguito di umilianti e dolorose vicende vissute dagli incompresi e sacrificati esuli».

[monica campusatto _ 30.9.2003]
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