Pino D'agostino
"Non seguo la corsa dagli schermi TV, ma seguo le vicende della gara dietro
le macchine che controllano il cuore dell'auto in corsa; se improvvisamente accade
qualcosa, non dobbiamo chiederci "come mai è accaduto" ma risolvere il problema
in una frazione di secondo. Il nostro compito è appunto di trovare immediatamente la
soluzione; al "perché" ci penseremo a corsa finita."
Ecco: il nostro concittadino Pino D'Agostino alla Ferrari è sul "campo
di battaglia" e non solo dietro la scrivania a ideare e a progettare; il suo compito
è quello di "decidere ed operare" in tempi brevissimi. Ovviamente per fare
questo occorre una personalità lucida e decisa appunto come è lui. Stattese purosangue
è più che mai legato alle sue origini.
Quando i giornalisti di tutto il mondo gli hanno chiesto qual era la sua città di
origine ha risposto di essere "Stattarulo" e che lo sarebbe rimasto per
"sempre"; (è nato a Statte 52 anni fa); qui a Statte ha i suoi parenti e
quando viene qui (una volta all'anno, nel periodo Natalizio) è sempre in compagnia di suo
cugino omonimo (l'avvocato). La sua vita è, naturalmente, molto "movimentata":
ha la casa a Milano; durante l'anno risiede a Modena; fa le vacanze nella sua casa nelle
Cinque Terre in Liguria. Come tutti quelli che lavorano alla Ferrari ha l'azienda nel
cuore: è un grande, appassionato e tifosissimo "Ferrarista", così si descrive:
"Al liceo ero un ribelle, pensate che fui buttato fuori per un paio di anni; comunque
il lavoro e le donne mi hanno maturato. Mi laureai in ingegneria meccanica. Volevo capire
il mondo del lavoro e, nascondendo la mia laurea, fui assunto in una società satellite
della Maserati che costruiva motori di trattori dove non passò inosservata la mia laurea;
successivamente passai alla Maserati stessa; era il 1978 ed era il periodo della
forte competitività con la Ferrari."
"Divenni il responsabile del controllo qualità e calcolo delle sperimentazioni. Nel
1985 entrai nel reparto corse dell'Alfa Romeo , come progettista dei motori per la formula
Indy e prototipi ."
"Nel 1996 l'Alfa decise di concludere gli esperimenti. Alla Ferrari avevano bisogno
di un uomo per la gestione " dei motori in pista" e chiamarono
me".
"I successi della Ferrari sono dovuti alla forte intesa e spirito di corpo che
regnano in tutti i settori".
Alla fine del gran Premio di Malesia, vinto da M. Shumacker era scatenato; oltre ad
indossare "una parrucca color rosso Ferrari" come tutto il team, si è messo a
cantare a squarciagola l'inno di Mameli quando questo è stato eseguito; e le telecamere
di tutto il mondo lo hanno ripreso in primo piano.
La sua schiettezza e modestia gli fanno onore: quando la giornalista di studio 100 lo
intervistava telefonicamente, ha rimarcato che lui non era il progettista dei motori ma
"solo" quello che li prendeva in consegna durante i gran premi per prevenire e
curare eventuali problemi durante le gare e per farli funzionare al massimo
rendimento. Giustamente la giornalista ha esclamato: E ti pare niente!?
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Le note a fianco sono per la maggior parte desunte
da una intervista al "Corriere del Giorno"
Cliccare sulla foto per ingrandire
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Altra intervista ripresa
da un quotidiano pugliese (di cui ho perso la fonte, sarò grato a chi me la
segnalerà) Dopo la vittoria dl
Suzuka e dopo un periodo di meritato riposo abbiamo incontrato l'ingegner
Giuseppe D'Agostino dal 1997 in Ferrari. D'Agostino è "Responsabile dei
motori in pista", responsabile della produzione motori e delle sale prova
motori di F1". Stattese purosangue e legato profondamente alla sua terra
d'origine dove ritorna ogni anno per riabbracciare parenti, amici e i suoi
caldissimi fans. Gli chiediamo delle sue emozioni dopo l'ennesimo trionfo
della Ferrari. Le emozioni e le suggestioni sono tante. Anche se abbiamo
vinto tanto, di vincere non ci si stanca mai. La vittoria accresce
l'entusiasmo e trasmette tante energie, si dimenticano la fatica e la
tensione e ci si sente più leggeri... (omissis)
Ma cos'è che fa vincere.,Ci sveli il segreto?
"Non ci sorto segreti: c'è un gruppo che lavora all'unisono per raggiungere
1'obiettivo, c'è l'umiltà e l'impegno a fare, c'e il sacrificio di tante ore
di lavoro, (e la consapevolezza del supporto familiare che ci vede assenti
per tanto tempo e non fa sentire il disagio".. (omissis)
Aneddoti, scommesse... Cosa succede in una bella squadra come la vostra
durante la vigilia dell'ultimo Gran Premio?
"Non ci sono scommesse o aneddoti, c'è soprattutto concentrazione nel fare e
nel ripetere tutti quelli che sono i compiti di ciascuno di noi per giungere
con tranquillità e serenità all'ultima sfida e portare a casa il risultato".
Uno sguardo al prossimo anno, prossima sfida...
"Come sempre massimo impegno per mantenere l'eccellenza".
D'Agostino, lei è un uomo del sud. Nell'ambito della sua formazione
professionale e culturale quanto conta la sua origine?
"Sono un uomo del sud che ha avuto la fortuna di far parte del team giusto
al momento giusto.
L'entusiasmo e l'umanità che ci portiamo dentro sono certamente un valido
contributo nel fare gruppo. La nostra fantasia e il nostro calore sono
componenti importanti, dobbiamo però essere umili e apprendere, da chi ha
origini diverse dalle nostre, il pragmatismo, la perseveranza e l'impegno".
Il suo paese d'origine, Statte, l'ha omaggiata attraverso alcuni messaggi
sulla stampa locale.Il sindaco Mastromarino ha voluto salutarla
sottolineando i sentimenti d'orgoglio e d'affetto che nutre la comunità nei
suoi confronti...
"Come sempre ho dichiarato sono "stattarulo" e ne sono orgoglioso, le mie
radici restano legate alla mia terra, grazie ad esse e a tutto quello che è
stata la mia gioventù nel mio paese ho potuto portarmi dentro la forza e la
passione che mi hanno aiutato a raggiungere i miei piccoli risultati. Credo
mi facciano onore e penso che lo facciano al mio paese ed ai miei compaesani
ai quali va il mio grazie per il calore per il riconoscimento pubblico che
mi hanno dato assegnandomi il primo Premio Città di Statte. A Pinuccio,
(attuale sindaco di Statte ndr) del quale sono amico, dico di continuare ad
impegnarsi con dedizione ed energia, senza mai mollare per far crescere la
nostra Statte".
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