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Statte

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L'Ingegner Pino D'Agostino, responsabile dei motori in pista della Ferrari

L'Ingegnere Pino D'Agostino all'inaugurazione del Club Ferrari il 26 Dicembre 1998

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Questa pagina è dedicata al nostro concittadino Pino D'Agostino responsabile dei motori in gara della "Ferrari" che ha conquistato anche nel 2001, il titolo mondiale piloti e costruttori.
In Questa Pagina
| Pino D'Agostino
|
 | Intervista dopo Suzuka 2003 |



Pino D'agostino
"Non seguo la corsa dagli schermi TV, ma seguo le vicende della gara dietro le macchine che controllano il cuore dell'auto in corsa; se improvvisamente accade qualcosa, non dobbiamo chiederci "come mai è accaduto" ma risolvere il problema in una frazione di secondo. Il nostro compito è appunto di trovare immediatamente la soluzione; al "perché" ci penseremo a corsa finita."

Ecco: il nostro concittadino Pino D'Agostino alla Ferrari è sul "campo di battaglia" e non solo dietro la scrivania a ideare e a progettare; il suo compito è quello di "decidere ed operare" in tempi brevissimi. Ovviamente per fare questo occorre una personalità lucida e decisa appunto come è lui. Stattese purosangue è più che mai legato alle sue origini.
Quando i giornalisti di tutto il mondo gli hanno chiesto qual era la sua città di origine ha risposto di essere "Stattarulo" e che lo sarebbe rimasto per "sempre"; (è nato a Statte 52 anni fa); qui a Statte  ha i suoi parenti e quando viene qui (una volta all'anno, nel periodo Natalizio) è sempre in compagnia di suo cugino omonimo (l'avvocato). La sua vita è, naturalmente, molto "movimentata": ha la casa a Milano; durante l'anno risiede a Modena; fa le vacanze nella sua casa nelle Cinque Terre in Liguria. Come tutti quelli che lavorano alla Ferrari ha l'azienda nel cuore: è un grande, appassionato e tifosissimo "Ferrarista", così si descrive:

"Al liceo ero un ribelle, pensate che fui buttato fuori per un paio di anni; comunque il lavoro e le donne mi hanno maturato. Mi laureai in ingegneria meccanica. Volevo capire il mondo del lavoro e, nascondendo la mia laurea, fui assunto in una società satellite della Maserati che costruiva motori di trattori dove non passò inosservata la mia laurea; successivamente passai alla Maserati stessa; era il 1978 ed era  il periodo della forte competitività con la Ferrari."
"Divenni il responsabile del controllo qualità e calcolo delle sperimentazioni. Nel 1985 entrai nel reparto corse dell'Alfa Romeo , come progettista dei motori per la formula Indy e prototipi ."
"Nel 1996 l'Alfa decise di concludere gli esperimenti. Alla Ferrari avevano bisogno di un uomo per la  gestione  " dei motori in pista" e chiamarono me".
"I successi della Ferrari sono dovuti alla forte intesa e spirito di corpo che regnano in tutti i settori".


Alla fine del gran Premio di Malesia, vinto da M. Shumacker era scatenato; oltre ad indossare "una parrucca color rosso Ferrari" come tutto il team, si è messo a cantare a squarciagola l'inno di Mameli quando questo è stato eseguito; e le telecamere di tutto il mondo lo hanno ripreso in primo piano.
La sua schiettezza e modestia gli fanno onore: quando la giornalista di studio 100 lo intervistava telefonicamente, ha rimarcato che lui non era il progettista dei motori ma "solo" quello che li prendeva in consegna durante i gran premi per prevenire e curare  eventuali problemi durante le gare e per farli funzionare al massimo rendimento. Giustamente la giornalista ha esclamato: E ti pare niente!?

 




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Le note a fianco sono per la maggior parte desunte da una intervista al "Corriere del Giorno"


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Cliccare sulla foto per ingrandire

Altra intervista ripresa da un quotidiano pugliese (di cui ho perso la fonte, sarò grato a chi me la segnalerà)

Dopo la vittoria dl Suzuka e dopo un periodo di meritato riposo abbiamo incontrato l'ingegner Giuseppe D'Agostino dal 1997 in Ferrari. D'Agostino è "Responsabile dei motori in pista", responsabile della produzione motori e delle sale prova motori di F1". Stattese purosangue e legato profondamente alla sua terra d'origine dove ritorna ogni anno per riabbracciare parenti, amici e i suoi caldissimi fans. Gli chiediamo delle sue emozioni dopo l'ennesimo trionfo della Ferrari. Le emozioni e le suggestioni sono tante. Anche se abbiamo vinto tanto, di vincere non ci si stanca mai. La vittoria accresce l'entusiasmo e trasmette tante energie, si dimenticano la fatica e la tensione e ci si sente più leggeri... (omissis)
Ma cos'è che fa vincere.,Ci sveli il segreto?
"Non ci sorto segreti: c'è un gruppo che lavora all'unisono per raggiungere 1'obiettivo, c'è l'umiltà e l'impegno a fare, c'e il sacrificio di tante ore di lavoro, (e la consapevolezza del supporto familiare che ci vede assenti per tanto tempo e non fa sentire il disagio".. (omissis)
Aneddoti, scommesse... Cosa succede in una bella squadra come la vostra durante la vigilia dell'ultimo Gran Premio?
"Non ci sono scommesse o aneddoti, c'è soprattutto concentrazione nel fare e nel ripetere tutti quelli che sono i compiti di ciascuno di noi per giungere con tranquillità e serenità all'ultima sfida e portare a casa il risultato".
Uno sguardo al prossimo anno, prossima sfida...
"Come sempre massimo impegno per mantenere l'eccellenza".
D'Agostino, lei è un uomo del sud. Nell'ambito della sua formazione professionale e culturale quanto conta la sua origine?
"Sono un uomo del sud che ha avuto la fortuna di far parte del team giusto al momento giusto.
L'entusiasmo e l'umanità che ci portiamo dentro sono certamente un valido contributo nel fare gruppo. La nostra fantasia e il nostro calore sono componenti importanti, dobbiamo però essere umili e apprendere, da chi ha origini diverse dalle nostre, il pragmatismo, la perseveranza e l'impegno".
Il suo paese d'origine, Statte, l'ha omaggiata attraverso alcuni messaggi sulla stampa locale.Il sindaco Mastromarino ha voluto salutarla sottolineando i sentimenti d'orgoglio e d'affetto che nutre la comunità nei suoi confronti...
"Come sempre ho dichiarato sono "stattarulo" e ne sono orgoglioso, le mie radici restano legate alla mia terra, grazie ad esse e a tutto quello che è stata la mia gioventù nel mio paese ho potuto portarmi dentro la forza e la passione che mi hanno aiutato a raggiungere i miei piccoli risultati. Credo mi facciano onore e penso che lo facciano al mio paese ed ai miei compaesani ai quali va il mio grazie per il calore per il riconoscimento pubblico che mi hanno dato assegnandomi il primo Premio Città di Statte. A Pinuccio, (attuale sindaco di Statte ndr) del quale sono amico, dico di continuare ad impegnarsi con dedizione ed energia, senza mai mollare per far crescere la nostra Statte".
 

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Odio e Amore
Amore e odio spesso coincidono, infatti io l'amante di mia moglie lo odio. (Maurizio Sangalli)

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