Cultura in Biblioteca: un
libro su don Paolo Zigrino parroco di Statte 1919 - 1959
(pagina 16_2006Zigrino)
ANNO 2006
Questa pagina a cura di
Michele Colucci
, dà conto delle manifestazioni culturali che si sono tenute (o si terranno)
in biblioteca (e in altri siti, in questo caso presso la Parrocchia Madonna
del Rosario) I
Un libro di Cosimo D.Calabretti su Don Paolo
Zigrino, parroco di Statte dal 1919 al 1959 è stato presentato il 30 Marzo
2006 nella Parrocchia di Maria S.S. Rosario, gremita di cittadini ed in
presenza di numerose autorità
Il libro di Cosimo Calabretti su don Paolo Zigrino"
parroco di Statte dal 1919 al 1959
Credo che questo libro, rappresenti uno delle opere meglio
riuscite sulla storia di Statte del secolo scorso, sulle vicende religiose di oltre 40 anni, oltre a rappresentare un doveroso omaggio ad un parroco che il
libro del prof. Calabretti ci fa amare ancora di più.
La motivazione del "perché" di un libro su Don Paolo Zigrino la trovate qui in
fondo pagina ed è dello stesso autore. Non si poteva scrivere di meglio!
Qui ci limitiamo ad esporre in due righe il motivo del "perché" lo giudichiamo
uno delle opere meglio riuscite su Statte e la sua storia.
Per prima cosa occorre dire che il volume è piacevole
da leggere, ecome ognuno sa, non è da tutti rendere facile,
scorrevole e piacevole ciò che si scrive.
Da questo libro impariamo la vera
storia di Don Paolo Zigrino; un
uomo coraggioso ed onesto che ha saputo tenere testa ai poteri forti di quel
tempo, rappresentati da gerarchi fascisti ma anche da alcuni deboli
rappresentanti della gerarchia ecclesiale. La sua apparente scontrosità
riusciamo a vederla sotto una luce diversa: era un uomo che non amava i
soprusi, specie se perpetrati a danno di gente umile ed inerte.
Da questo libro impariamo la vera storia
di Statte di quel periodo; apprendiamo che anche nel periodo fascista lo stato di abbandono
della nostra borgata era totale.Così quando Don Paolo chiese la
riparazione dell'orologio della piazza (che era quasi sempre fermo) il
podestà di Taranto, in un comizio a Statte disse che "il laborioso popolo
di Statte legato alla terra e al lavoro di cavamonti, non doveva essere
schiavo dell'orologio, dal momento che si poteva lavorare e mangiare quando se
ne avesse avuto desiderio senza essere schiavi dell'orologio." E Don Paolo
sopperì alla mancanza dell'orologio pubblico, suonando la campana delle
fave quando era ora di cucinare. E quando gli stattesi fecero richiesta di una farmacia, in un altro comizio fu
risposto che il sano popolo di Statte non doveva pensare alle
malattie ma a star bene..come si vede anche allora Statte era considerata una
masseria ...(ma le cose nel dopoguerra "migliorarono molto" ci
considerarono un dormitorio!).
Leggendo il libro è come "prendere per mano" il
nostro passato del secolo scorso, attraverso numerose testimonianze, per
lo più inedite., che "come un mosaico" compongono un insieme che
sarebbe sfuggito senza mettere assieme le varie tessere del mosaico
stesso; è chiaramente frutto di un meticoloso lavoro di ricerca ma
anche, e questo è ancora più importante, di tanti contatti umani che
lo hanno reso una cosa viva e preziosa.
Queste righe non
possono compiutamente dare l'idea del contenuto del libro stesso che è una
vera miniera di testimonianze, fatti, curiosità, il tutto sapientemente
inquadrato dall'autore nel giusto contesto politico, sociale e religioso con
pertinenti sferzate nei riguardi di tante "autorità" (non sempre
politiche) che vessavano chi "non era integrato". Ma le sferzate non
risparmiano i tanti cittadini e "collaboratori" del parroco che,
"forse animati di buone intenzioni", incalzavano le autorità religiose
(colpevoli anch'esse di prestarsi al gioco) al fine di far trasferire Don
Paolo. Infine, grazie all'autore, la figura di Don Paolo è emersa in tutta la sua
grandezza fatta di coraggio, di amore per i poveri, di obbedienza verso
i superiori ecclesiali (anche se non mancava di rimarcare con dignità il suo
dissenso nei riguardi di ordini ritenuti ingiusti e vessatori).
Questo libro ha reso giustizia ad un parroco che aveva il solo difetto di non
accettare prepotenze da chi riteneva di avere le spalle coperte dai poteri
forti.
Grazie a Cosimo Calabretti ora conosciamo di più la
storia di Statte dell'ultimo secolo ma abbiamo imparato ad amare di più il
parroco di cui conoscevamo soltanto la scorza un po' amaretta ma non il
frutto prezioso. Ora formuliamo l'auspicio che il prof. Calabretti possa cimentarsi in
altri lavori che ci aiutino a riscoprire ulteriormente le nostre radici,
affinché anche lui, come il narratore Maori che egli cita,
possa, tra cent'anni, dire: "Interrompo qui il mio racconto con la speranza che un giorno altri lo
continueranno". Grazie prof. Calabretti.
Leonardo Del Giudice
Il "perché" di un libro su don Paolo Zigrino,
spiegato dallo stesso autore. "E’ naturale, proprio congenito negli individui
della popolazione australiana Maori, prima di pensare al futuro, di conoscere
il passato; per questa loro caratteristica, la popolazione Maori è oggetto da
parte di antropologi e sociologi di significativi studi che vengono portati a
conoscenza e ad esempio alle società avanzate, che troppo in fretta
dimenticano le loro tradizioni e le loro origini. E’ compito della famiglia e di tutte le altre istituzioni presenti nella
comunità appropriarsi e incaricarsi di tale impegno che, al di là della
giustificata curiosità per fatti del passato, lega il cittadino alla sua terra
e lo pone nella condizione di sentirla sua, di difenderla, di agire per il suo
bene e per il benessere dei suoi concittadini. Queste pagine vogliono offrire
ai ragazzi e ai giovani l’occasione di far sentire dalla viva voce di chi
conobbe don Paolo chi egli sia stato per loro e per la comunità stattese.
Un filo comune lega le testimonianze: la commozione per
il ricordo, lo stupore per aver ripreso a parlare di lui, l’ammirazione per il
fervore di cui era animato, l’amore per i bambini, la spinta interiore che
egli lasciava in ciascuno lo conoscesse. Il lavoro nasce per preservare,
mantenere e valorizzare l’opera di un uomo che ha ben operato per la nostra
comunità, per offrire uno stimolo alla conoscenza delle nostre radici e dal
desiderio di ri-conoscere un uomo, un uomo di Dio, che, pur operando nella
cura religiosa e spirituale delle anime, non trascurò di intensificare un
tessuto sociale rarefatto e sfilacciato della nostra Terra.
Il presente lavoro vuole, inoltre, essere, a dispetto di molti " laicisti ",
una testimonianza dell’importanza della Chiesa, del Cristianesimo e di valenti
e santi uomini in un momento in cui le Nazioni Europee, impegnate a formulare
il Preambolo alla Costituzione, hanno taciuto sulle nostre "radici cristiane"
e sul contributo che la Chiesa e le istituzioni religiose hanno dato alla
società e alla cultura europea. Filosofi e storici, non possono negare che la
civiltà europea ha ricevuto la sua linfa vitale dai grandi valori comunicati
dal Cristianesimo: la dignità della persona umana, il valore della ragione la
conquista della libertà, la difesa della famiglia. (Omissis)
Ed a conclusione del volume l'autore conclude: A conclusione della presente testimonianza su Don Paolo Zigrino che ho
curato con onesta passione, palpitante interesse per i fatti storici
collaterali e con religiosa devozione; Mi piace ricordare ancora il popolo Maori; i
narratori di quel popolo concludono ogni storia del loro passato con una
gestualità sacrale e solenne;
Il narratore Maori adagia il palmo della mano nella polvere e, fissando lo
sguardo sull'impronta lasciata, esclama:
"interrompo qui il mio racconto con la speranza che un giorno altri lo
continueranno"
Il
suddetto sito permette di cercare i libri presenti in tutte le
biblioteche informatizzate italiane aderenti all SBN; la ricerca
si può effettuare per titolo o autore o argomento ecc.
Dall'elenco "risultato" della ricerca si può
cliccare per avere tutti i particolari del volume.
Il suddetto sito
permette di cercare praticamente tutti i libri esistenti
attualmente sul mercato (anche quelli universitari). Anche qui la
ricerca la si può effettuare o per titolo o per argomento
o per autore ecc., o per editore ecc. permettendo anche che
l'elenco venga visualizzato o per data di pubblicazione o per
prezzi o per altri criteri.
Politica: per chi votare? Vota per quello che promette di
meno, sarà quello che ti deluderà di meno! (Bernard
Baruch)
Originale in Inglese: Vote for the man who promises least;
he'll be the least disappointing
Pagina
Aggiornata
21-09-2006
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