Città di Statte

 


Il complesso musicale stattese "Palasport", ha vinto il titolo di "Cover ufficiale dei Pooh"


 

AL GRUPPO “PALASPORT”, QUATTRO RAGAZZI DELLA NOSTRA TERRA COVER BAND DEI POOH, IL TITOLO DI POOH OFFICIAL TRIBUTE BAND 2006


Proponiamo un articolo di Gino Del Giudice sull'avvenimento
(per un disguido pubblicato solo parzialmente sul "Corriere del Giorno")

Credo che a chiunque sia capitato di udire, espressioni e giudizi negativi sul comportamento dei giovani d’oggi; indifferenti e pigri, questi rifiuterebbero, secondo tali giudizi, impegni e responsabilità, e, di conseguenza, affronterebbero le difficoltà della vita, in modo inadeguato.

Da qui il contorno del richiamo ai vecchi tempi: “all’epoca nostra si viveva diversamente, i valori importanti erano obbiettivi primari; ora invece i giovani non hanno più ideali, potere di discernimento ed equilibrio, né il giusto senso del rispetto delle cose” e così via dicendo, in una tiritera di espressioni ingenerose, da quelle afferenti la morale, a quelle riferite all’impegno sociale.

Personalmente sono convinto dell’esatto contrario poiché credo fermamente che le generazioni attuali, ossia i giovani di oggi, siano assai più riguardosi, generosi, più onesti ed equilibrati, in ultima analisi, migliori di quelli di un tempo.


Le testimonianze in controtendenza a questi falsi e deleteri luoghi comuni, sono innumerevoli e sotto gli occhi di tutti. Una pletora di ragazzi, “armati” di entusiasmo, volontà, grinta, caparbia e con naturale passione, sfidano il tempo, impegnati nei più disparati versanti dello scibile, come nel campo delle arti, affermando il loro valore, con naturale, illuminata saggezza e intelligenza.

Doveroso proemio per presentare, con il dovuto rispetto, appunto quattro giovani del nostro tempo, la cui versatilità e condotta, degni di ammirazione incondizionata, rafforzano in me, ribadendola, la convinzione espressa.

Quattro ragazzi della nostra terra: Piero e Claudio Giuffrida, Lele Mandolla, e Antonio Furioso, studenti universitari, ligi e attenti nei loro corsi di studi, sapienti negli atteggiamenti comportamentali e nei costumi, costituiscono esempio probante generazionale elogiativo sia morale che intellettuale.

Oltre a profondere in tutto ciò che fanno diligenza e attenzione, preparandosi ad esser validi inquilini del mondo, questi giovani, coltivano, naturalmente predisposti, la passione per la musica, alla quale arte si sono avvicinati sin da bambini, raggiungendo nel tempo, un livello artistico professionale di rilievo, ognuno nel suo campo e con il proprio strumento: Piero il basso, Claudio la chitarra, Lele la batteria, Antonio le tastiere. Suonano, per molto tempo, insieme, in più, controllando ed educando le loro voci, riescono anche a cantare in modo apprezzabile.

Il progresso delle loro performance è notevole e sui palcoscenici della musica leggera, si fanno notare. Tuttavia, pur percorrendo con soddisfazione questa strada, non si sentono del tutto appagati. Il loro amore viscerale, la loro vera incontenibile segreta passione sono i POOH, che ascoltano e seguono con particolare interesse e venerazione da sempre.

Se ne sono innamorati come centinaia di migliaia di coevi.


I POOH, realtà radicata e nobile della musica moderna italiana nel mondo, più di 300 successi, per bellezza, attualità e il sound rigorosamente live dei loro brani, attraggono irresistibilmente i quattro ragazzi, perciò li amano in maniera assoluta, tanto che pensano di emularli nella maniera più fedele possibile; bramano e progettano perciò nel loro ambito, anche se in modo discreto, la quasi perpetuazione in loco della storica formazione.

L’idea è straordinaria, ambiziosa, appagante, stimolante e ardita: manifestare ai Pooh, la loro ammirazione, la loro riconoscenza, il loro tributo d'affetto, creando una “cover band” che richiami e confermi nei loro programmi futuri che proporranno, la “grande musica” dei quattro intramontabili artisti. Il tutto con lo spirito sereno del divertissemend ..

L’avventura ha principio nel Febbraio 1996. L’attrito di primo distacco è notevole. La ricerca è dura, ma la volontà dei quattro è incrollabile.

I risultati, seppur lenti, si affacciano. La caparbietà con cui lavorano per scoprire gli arrangiamenti utilizzati dai Pooh nelle loro composizioni, e farli propri, è la ragione artistica, che li sorregge. Cocciuti e determinati superano le non poche difficoltà, che sormontano tuttavia man mano che riescono ad immergersi nello spirito del prestigioso gruppo.


La cover è chiamata "Palasport", in ossequio al primo album live dei “maestri”. Il logo è l’esatta riproduzione grafica di quella dei POOH, i quali autorizzano di buon grado la diffusione del logo Palasport con lo stesso carattere del loro, famoso in tutto il mondo.

Inserirsi nella scia dorata del mondo universalmente noto dei Pooh, non è operazione agevole. L’obbiettivo perfezione, e di questo sono veramente capaci Piero, Claudio, Lele e Antonio, è quello che intendono raggiungere.

Vogliono sì, essere epigoni fedelissimi della formazione prestigiosa, ma anche “artefici” delle loro sonorità. Studiano perciò notte e giorno, riuscendo ad estrapolare dalle registrazioni dei POOH, il raffinato controllo delle armonie, mentre catalogano gli schemi e gli effetti strumentali, penetrando a poco a poco ma con discrezione, nei meandri del sound dei quattro grandi maestri.


Ogni particolare viene dai quattro accuratamente cesellato per la realizzazione del risultato ideale definitivo. L’impegno costante, pur improbo, dà i suoi frutti, talché, consente loro finalmente di ottimizzare le esecuzioni, e, negli ultimi anni, l’espressione interpretativa complessiva.

In questa logorante e certosina impresa, i “PALASPORT” pensano di includere, l’acquisizione di strumenti prestigiosi. Affrontando un dispendio economico cospicuo, acquistano il basso da Red Canzian, la master da Roby Facchinetti e le due chitarre segnature progettate su specifiche di Dodi Battaglia, nonché la batteria, copia conforme di quella creata e che suona Stefano D’orazio.

Lavorano ancora alacremente, senza sosta e con entusiasmo. Il riconoscimento di tanti sacrifici è lento, ma incomincia ad arrivare. La fama dei “PALASPORT” va crescendo e si consolida. La cover si afferma in campo nazionale tanto da essere invitata un po’ dappertutto in Italia: a Milano dove suona con Paolo Meneguzzi, a Vercelli in una rassegna ove sono ospiti Antonella Ruggero e Gianna Nannini, in Sicilia, nel Lazio, in Campania, nelle Marche, nonché a Statte, con punte di pubblico anche di sette-ottomila presenze. Per i ragazzi tutto questo è già un traguardo raggiunto, ma continuano a studiare.

La nascita dei Pooh come è noto, risale al 1966.

Ricorrendo in febbraio 2006 il quarantennale del gruppo, Roby, Dodi, Stefano e Red, intendono condividere con le cover loro fan questo anniversario; invitano perciò, tutti i gruppi che si rifanno alla loro musica, al loro stile, alla loro tradizione, ad inviare dvd e cd, per la partecipazione ad un concorso celebrativo.

Sono cinquanta i documenti delle cover che giungono al vaglio dei Pooh, tra questi ne vengono scelti dieci quali finalisti; questi, gruppi, dovranno partecipare dal vivo alla selezione finale, al termine della quale, verrà scelta solo una formazione a cui sarà assegnato il premio "POOH OFFICIAL TRIBUTE BAND 2006”. I "PALASPORT" sono tra i dieci finalisti.

La cerimonia della premiazione avrà luogo al “Palazzo dello sport" di Monte di Legno (Brescia)ove verrà consacrato il gruppo vincitore.

I
“PALASPORT” PIERO, CLAUDIO, LELE e ANTONIO partono con i loro strumenti, trepidanti, felici e soddisfatti per essere stati classificati tra i primi dieci, orgogliosi e ansiosi di potersi esibire alla presenza dei Pooh.

La speranza è l’ultima a morire, e i quattro “sognano”, poiché hanno la consapevolezza di aver fatto quanto era nelle loro umane artistiche possibilità, e pensano al miracolo.

Ebbene, il miracolo si avvera! I
PALASPORT vincono alla grande il concorso, sono i primi! Si aggiudicano l’agognato titolo: POOH OFFICIAL TRIBUTE BAND 2006.

La reazione è indescrivibile, si piange, ci si abbraccia. Le fatiche di dieci anni di lavoro e di ricerca scompaiono del tutto, e d’incanto affiora l’orgoglio che sgorga dalla certezza di contare nel campo artistico musicale nazionale, e accanto, non all’ombra del gruppo più prestigioso italiano.

I Pooh compiono 40 anni di sodalizio, mentre i
PALASPORT festeggiano il loro decennale.

Le parole poco servono per commentare in modo degno l’affermazione di
Piero e Claudio Giuffrida, di Antonio Furioso e Lele Mandolla, ai quali solamente esprimiamo il nostro apprezzamento, la nostra ammirazione. Tutta la provincia di Taranto, oltre che Statte, dovrebbe essere grata a questi quattro giovani. ANCHE QUESTO E’ ANCHE IL SUD!

Essere conterranei dei quattro componenti dei “PALASPORT” ci riempie di orgoglio. Essi hanno dimostrato di possedere titolo e scienza per affermare a se stessi, ma anche ai loro coetanei che vogliono raggiungere mete, come a tutti, che la passione, l’impegno, l’equilibrio e la determinazione portano lontano.

Perciò siamo convinti, che il titolo di
POOH OFFICIAL TRIBUTE BANDE 2006, conquistato dopo anni di serio lavoro, di ricerca di sacrificio e di rinuncia, proietterà i “PALASPORT” nel firmamento della musica nazionale e ,perché no, anche estero.

Si parlerà di quattro ragazzi esempio di tenacia, di quattro giovani seri della generazione attuale dei quali va fiero il sud, va fiera la provincia e la città di Taranto e vanno fieri i cittadini di Statte.

Grazie, Piero, grazie, Claudio, grazie Antonio, grazie Lele.

IN BOCCA AL LUPO COL PIU’ GRANDE AFFETTO



Gino Del Giudice
 


I "Palasport"
visti da vicino
Questa intervista è stata concessa quando era nota l'ammissione alla serata finale del concorso, ma come si è detto i "Palasport" sono risultati i "Vincitori assoluti".

 di Gian M@rio Infelici (sito Misicplace)

Oggi vi proponiamo un'intervista in esclusiva rilasciata a musicplace.it dai Palasport cover band italiana dei Pooh che ci ha concesso il piacere di rispondere ad alcune nostre domande.

Da anni girano l'Italia portando per i palchi uno spettacolo interessante Tributo ai Pooh che si struttura in questa maniera: un concerto suggestivo e travolgente, in esso si hanno diversi cambi di scena, quali hanno contraddistinto i famosissimi Pooh, con più di due ore di spettacolo ed autorizzati dagli stessi a portare il nostro logo creato sulla linea del loro.
Nella prima parte della serata vengono eseguiti i più noti brani degli ultimi anni: amici per sempre, la donna del mio amico, dimmi di si, stai con me, etc…, fino ad emozionare il pubblico nella seconda parte della serata con gli storici brani: piccola Katty, tanta voglia di lei, noi due nel mondo e nell’anima, etc…; questi ultimi eseguiti con cambi d’abito che rispecchiano quegli anni.

Nel mezzo della serata si esegue un medley di brani con strumenti prettamente acustici, nei quali si riscontra il coinvolgimento e la grande partecipazione del pubblico.
Lo spettacolo, curato fin nei minimi dettagli, riproduce fedelmente un concerto dei Pooh con un minuzioso studio dei cori e degli arrangiamenti, esatte riproduzioni di quelli ascoltati nei loro concerti ed eseguiti interamente dal vivo. Uno scrupoloso studio dei suoni è ottenuto ricercando le aziende che producono gli strumenti utilizzati nell’incisione dei loro dischi e nei concerti, e acquistando pezzi rari e alcuni appartenuti agli stessi, come il basso di Red Canzian e la Master keyboard di Roby Facchinetti, o le due chitarre signature di Dodi Battaglia, (tutti dotati di certificazione) che permette di ottenere il sound che ha caratterizzato 40 anni di storia della musica.
Il tutto è seguito da accurate scenografie di palco ed effetti luci caratterizzanti le varie scene, la struttura del palco dà l’impressione di trovarsi, in uno dei loro concerti, grazie all’attraente scena che trasmette la particolare struttura luci, la batteria e le tastiere, esatte riproduzioni di quelle dei Pooh ed anche, da quest’anno, dal nostro logo luminoso sospeso alle spalle.
Il tutto è supportato dal service che ci segue, grazie al quale il nostro spettacolo riesce a ricreare l’atmosfera dei grandi concerti dei Pooh, cominciando dall'effetto scenografico che da l'arrivo del camion nelle varie piazze con i nostri loghi sulle fiancate.


Ma passiamo all'intervista che i Palasport ci hanno concesso. Proprio come nel vero stile dei Pooh (Quelli originali), alle domande rispondono un pò per uno,

Questa è infatti una caratteristica importante, che ci identifica rispetto alle altre cover band, come il fatto che ognuno di noi, oltre ad conferire al gruppo il proprio lavoro da musicista e cantante, ha determinati compiti da svolgere all'interno del contesto non esclusivamente musicale, in maniera da essere competitivi anche sotto il profilo della nostra produzione, quindi con scenografie, grafiche, incisioni, fotografie, tutto gestito autonomamente, come è delineato fra l'altro nelle nostre biografie personali. ci spiegano.



Musicplace: Buongiorno "Claudio" la vostra band si forma nel 1996 con una formazione leggermente differente da quella attuale; da allora in cosa ritenete di essere maggiormente cresciuti?

Risposta: Claudio

L'aver cambiato molti musicisti prima di arrivare all'attuale formazione ci ha fatto crescere sotto molti punti di vista, infatti ogni ex-membro che ha transitato all'interno della formazione ci ha comunque insegnato qualcosa ed aiutato ad arrivare fino a questo punto. Il fatto che poi con gli ultimi elementi inseriti all'interno del gruppo non ci fosse un amicizia prima, ci ha portato a scegliere le persone che sono adesso nel gruppo in base esclusivamente a meriti sul campo come musicisti, quindi persone preparate che hanno potuto significativamente pesare sull'effettivo sound.

Solo dopo, infatti, è nato il rapporto di amicizia che ci lega, basato prima di tutto sulla stima reciproca.

Negli anni abbiamo notato sempre di più che, alcune nostre attenzioni ed esigenze, erano difficili da far capire a coloro i quali le dovessero svolgere, abbiamo perciò cercato sempre di più di gestirci autonomamente; Pier infatti cura i pre-missaggi audio su consolle digitali, gli arrangiamenti ed i lavori in studio, Claudio quello che concerne lo studio luci, le scenografie e l'amministrativo in genere, Antonio la grafica ed il nostro domicilio internet, e Lele il video e la fotografia.

Naturalmente, nonostante le assegnazioni dei compiti, tutte le decisioni finali devono passare il giudizio di tutti e quattro, e se qualcuno non è perfettamente d'accordo la scelta viene rianalizzata anche per parecchie ore
.

Musicplace: Proporsi come "Cover band" dei Pooh vuol dire poter proporre delle doti canore notevoli e questo non soltanto per il cantante "Solista" del brano, ma per tutti gli altri membri. Chi di voi ha trovato maggiori difficoltà nell'apprendere il farsetto e le tecniche necessarie per eseguire i classici cori dei pooh? Come le avete superate?

Risposta: Lele

Come diceva prima Claudio il fatto di esserci scelti in base a meriti sul campo, ha premesso che i componenti del gruppo avessero già tutte le caratteristiche ricercate, anzi si è sempre cercato qualcosa in più oltre al musicista, sia per il discorso organizzativo, in quanto ognuno di noi ha particolarmente sviluppato attitudini già presenti, e sia in modo da dare
anche in Live un determinato impatto. Quindi nessuno ha trovato particolari difficoltà, abbiamo semplicemente distribuito le voci nei vari cori in modo da rendere l'impasto quanto più simile all'originale
.


Musicplace:
Nelle vostre "interpretazioni" dei brani della storica band, vi limitate ad eseguire e seguire fedelmente l'arrangiamento originale oppure (Magari in particolari esecuzioni live) vi prendete delle libertà maggiori e ne date una vostra interpretazione originale?

Risposta: Pier

Ogni brano scelto per la nostra scaletta, segue un determinato iter, infatti prima di essere proposto in Live, andiamo a rianalizzare tutte le versioni in nostro possesso (ne cerchiamo continuamente delle altre su vecchi live) suonate negli LP, nei concerti o in particolari ospitate, andando a ricercare poi le effettive macchine utilizzate per la registrazione o nei Live, ed utilizzando strumenti, amplificatori, sintetizzatori scelti brano
per brano, in modo da creare il giusto sound complessivo, che và ben oltre la mera esecuzione dell'originale partitura
.


Musicplace:
Avete da poco compiuto 10 anni dalla formazione della vostra band, a questo punto è giusto trarre le somme e sottrazioni di questa esperienza: quale sogno tenete nel cassetto e quale ritenete essere stata la maggiore soddisfazione che
vi siete presi in questi 10 anni?

Risposta: Pier

Sicuramente 10 anni fa quando è nato questo progetto non pensavamo al fatto che potesse crescere fino a farci suonare in tutta Italia, né al potersi muovere con una struttura così complessa ma allo stesso modo precisa, sicuramente il sogno nel cassetto è quello di essere nominati dai Pooh come loro cover band ufficiale, e considerato il fatto di essere stati scelti fra
i 10 finalisti che parteciperanno al concorso
"POOH OFFICIAL TRIBUTE BAND", siamo ad un passo dal poterlo coronare.

Le soddisfazioni poi, le prendiamo ad ogni nostro concerto, il vedere sotto il palco tre generazioni con bambini che addirittura sanno perfettamente tutte le parole delle canzoni, sono sensazioni che non si possono capire finchè non le si vivono; nel nostro ultimo Tour in alcune città abbiamo raggiunto persino le 7.000 presenze, che, viste da sopra un palco, un certo effetto lo fanno!

L'anno scorso poi, abbiamo avuto la fortuna di duettare con un ex-Pooh, Riccardo Fogli, e suonare con qualcuno che con i Pooh c'è stato veramente e sentire la sua voce insieme la nostra, è stato un momento molto speciale, quasi un feed-back ai primi anni 70.


Musicplace:
Il prossimo 10 Febbraio parteciperete alla selezione italiana che sceglierà l'official Pooh Cover band. Siete stati dunque selezionati tra i dieci finalisti: come vi sentite?
Pensate di poter vincere e se possibile: con quale brano vi presenterete?

Risposta: Antonio

La notizia di essere stati scelti tra i 10 finalisti che si contenderanno il titolo di "Pooh Official Tribute Band" e la successiva telefonata del loro management che ci comunicava alcuni dettagli relativi alla finale, ci ha colti di sorpresa, anche perchè, la lista dei gruppi è stata pubblicata con 4 giorni di anticipo rispetto alla data prevista.

Eravamo separati quando, per primo, ho letto la notizia sul sito ufficiale dei Pooh, immediatamente ho telefonato agli altri che sono rimasti letteralmente "senza fiato". C'è però ancora un ultimo scoglio da superare, quello di altre nove band venute da tutt' Italia che, come noi, saranno disposte a tutto per
contendersi il titolo, naturalmente ora, che vediamo la possibilità all' orizzonte di realizzare il nostro sogno, daremo il meglio di noi stessi, anzi, di più o meglio. di Pooh!

Dire che una vittoria ci farebbe solo piacere sarebbe a dir poco banale, ci sentiremmo fieri e soddisfatti del tanto impegno speso in questi anni, ma ci darebbe ancora di più la voglia di migliorare il nostro spettacolo, quest'anno, infatti, abbiamo grosse novità per il Tour, nel quale stiamo cercando ancora di più, come si vede anche dal nostro sito internet
www.poohcoverband.it , di rappresentare la totalità, per quanto nelle nostre possibilità, della storia dei Pooh dal 1966 fino ad oggi con nuovi strumenti ed effetti speciali; sarebbe infine per noi, un modo speciale di festeggiare il nostro 10° compleanno, che cade fra l'altro in concomitanza del 40° dei Pooh.

Musicplace: Dunque, concludendo, vi aspettiamo dopo il 10 Febbraio per poter parlare nuovamente assieme dell'esito della finale a cui parteciperete.
Musicplace.it vi fa i suoi migliori in bocca al lupo.


Crepi il lupo, non mancheremo. ci rivediamo qui allora.
Ciao a tutti
Vi invitiamo a consltare il sito web ufficiale dei Palasport per conoscerli più da vicino:

Ovviamente questa intervista è stata concessa quando era nota l'ammissione alla serata finale del concorso, ma come si è detto i "Palasport" sono risultati i "Vincitori assoluti".


Questo articolo è tratto dal sito  http://www.musicplace.it/ 
I Logo, foto e grafiche che riguardano i Palasport sono tratti dal loro sito ufficiale www.poohcoverband.it

 



 



 


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Aggiornata il
21-09-2006

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