Cenni storici sull'origine del Viale dei Cipressi |
Una lapide, incisa in latino e murata al principio
del viale che da Villa Crivelli scende a S. Maria, ricorda l'anno e il
motivo di costruzione di questa bella passeggiata: creata nel mese di
settembre del 1664 dal marchese Gian Battista Crivelli
che per propiziarsi dalla Vergine il ritorno dei due nipoti ideò una via
diretta di accesso al santuario di S. Maria alla Noce. Uno dei nipoti, Enea Crivelli, nel 1691 la allungò per congiungere i suoi possedimenti con una nuova proprietà, il roccolo della cascina del Navello. |
Nel Settecento venne ulteriormente allungato, ma
dalla parte opposta scendendo fino a quella che allora era la strada
nazionale della Valassina e risalendo con una scalinata fino alla cima del
colle, dove campeggia una logora statua di Ercole, di età non bene
definita, popolarmente chiamata "il Gigante". |
La foto a fianco riproduce un particolare del grande
quadro, presente nel Santuario, raffigurante il marchese
G.B. Crivelli, in abito di cavaliere dell'Immacolata, inginocchiato
davanti alla Madonna. L'opera fu restaurata nel 1940 e in quell'occasione
il paesaggio originale di sfondo, corroso dal tempo e dall'umidità, è
stato sostituito con una veduta arieggiante del viale dei
cipressi e una parte della villa che in realtà è di due secoli
posteriori al quadro. |
Alcune immagini recenti del viale dopo i nostri interventi di recupero. |