Amici, sono stato incaricato dai membri del gruppo di redigere questa lettera, che per precauzione verrà consegnata a mano da uno di noi alla vostra locanda.
Bene, abbiamo deciso di fidarci completamente di voi, i nostri sospetti, inutile negarlo, hanno giocato a favore di Solomon, aiutandolo ad impadronirsi della pietra. Da cosa nasce questa decisione? Semplicemente dal fatto di avervi conosciuti più a fondo. Alice, Ruigh e soprattutto Flaerty si sono rivelate persone dotate di coraggio e lealtà, di sangue freddo, capacità di iniziativa e notevoli altre qualità, inoltre ci sembra chiaro di essere schierati dalla stessa parte.
Cosa c’entriamo noi con Solomon? È presto detto. Solomon è una delle braccia di una setta che sta cercando di sfruttare il potere di creature demoniache per i propri loschi fini. Noi sappiamo che uno dei capi di questa setta è un potente mago originario di Benson, è stata probabilmente questa setta a organizzare e rendersi colpevole dei fatti che sfociarono nella pestilenza di Kant ed in tutto ciò che ne derivò. Noi sorvegliavamo Solomon perché potevano trarre indizi per colpire il cuore di questa setta. Poi si verificò l’incidente di Sara, quindi i nostri interessi in materia crebbero notevolmente (allegherò tutte le mie conoscenze al riguardo). Un bel giorno Solomon assoldò un famoso criminale ed il suo gruppo di avventurieri per una missione della massima importanza… quel gruppo eravate voi. Ecco perché ci siamo messi sulle vostre tracce. La scoperta delle informazioni contenute nel libro fu del tutto casuale ed inaspettata.
Purtroppo però c’eravate voi di mezzo. Se foste stati i classici sgherri di Solomon le cose sarebbero state sicuramente più facili. Invece ci avete lasciati nell’indecisione. Non sapevamo se foste membri della setta o semplici avventurieri ignari del proprio compito, il comportamento di Eril ci rese ancor più sospettosi. Decidemmo che era il caso di non scoprirci troppo. Cosa sarebbe accaduto se Solomon avesse saputo che Sara era posseduta da un demone? Nel contempo dovevamo capire se rappresentavate un pericolo per noi o no, se era possibile portarvi dalla nostra parte o che altro.
Questa indecisione ci è costata molto cara, purtroppo. Non ci siamo fidati di voi, abbiamo agito da soli, per giunta privati dell’apporto di un valido elemento del gruppo. Solomon è riuscito a mettere le mani sulla pietra per primo ed ora non sappiamo dove possa essere. Riannon e Bernard si sono introdotti in casa sua e non ne hanno trovato traccia. Siamo in attesa di un suo passo falso….
Per quanto riguarda il problema del demone, queste sono tutte le notizie che sono riuscito a trovare setacciando ambienti ufficiali e non.
Ci sono diverse descrizioni di demoni negli almanacchi, un tipo particolare ha attirato la mia attenzione. L’ho battezzato Nyarlatoteph, come un’antica divinità notturna venerata un tempo in questi territori.
Nyarlatoteph è un demone incapace di mantenere una forma corporea all’interno della nostra dimensione. Per poter muoversi e agire liberamente necessita di un corpo ospite.
Primo sintomo della possessione è del malessere fisico che si manifesta con stanchezza, nausea, svenimenti, vertigini, febbre leggera. Il malcapitato comincerà a sentire una voce dentro di sé che lo consiglia nelle sue mosse. Questa voce non è mai insistente, si limita a poche parole sussurrate ogni tanto. Nyarlatoteph è in grado di comunicare in questo modo anche con esseri esterni, ma l’evento è piuttosto raro, pare.
Solitamente dopo 40-50 giorni dall’infestazione, l’ospite comincia ad essere infastidito dalla luce intensa, acquista la capacità di vedere al buio ed i suoi occhi assumono una colorazione rossiccia. I suoi sensi sono molto più acuti, le sue ferite guariscono ad una velocità incredibile ed è immune a veleni e malattie. In oltre il suo bisogno di sonno diminuisce drasticamente fin quasi a svanire.
In presenza di una mente debole, Nyarlatoteph è molto lesto a prenderne direttamente il controllo, la sua volontà prevarrà su quella del corpo ospite che non sarà altro che un burattino. A questo punto il demone sarebbe completamente libero di agire.
Se il demone schiaccia la volontà del suo ospite, questi è condannato a morte. Il demone non si preoccupa infatti di mangiare o di far riposare le membra, alla fine il corpo deperirà ed il demone, suo malgrado, sarà costretto a cercarne un altro (infestare un corpo è un’operazione che richiede un enorme dispendio di energie da parte del demone).
 

Una volontà ferrea può evitare tutto questo. Il demone prenderà il controllo solo in situazioni particolari limitandosi normalmente alla protezione del corpo. Praticamente si comporterebbe come un parassita. Aspettando che l’individuo che lo ospita faccia qualcosa che vada a suo vantaggio.
Purtroppo non è molto, però le situazioni descritte sembrano coincidere con il caso di Sara. Fortunatamente il demone non è ancora riuscito a prendere il sopravvento sulla sua volontà, anche se è indubbio che le sue condizioni si stiano aggravando.
Z.