Non sono granche' brava a scrivere, cercherei di essere sintetica ma le cose che voglio dire sono tante.
Mi spiace che la mia condotta abbia generato tutto questo disprezzo da parte di tutti; mi spiace anche che io venga considerata un mostro da Ruigg o da Flaherty, e forse anche da tutti gli altri. Tutto cio' che ho fatto, o meglio che avevo intenzione di fare con questo comportamento, e' stato cercare di salvare la vita a tutti quanti. Certo, forse non era il caso di fidarsi delle parole del nemico: ma ho visto cose disgustose, di gran lunga piu' temibili di quel "poco" di Loigor contro cui noi e gli Stooges abbiamo combattuto, e creduto di aver quasi sconfitto. Non credevo e non credo che sia giusto condannare a morte dieci persone, per una missione cosi' sbilanciata dalla parte del "nemico"; ma non sono qui per fare la morale a qualcuno, anche perche' ho risposto alle menzogne con altre menzogne e di questo, sinceramente, me ne vergogno.
Mi dispiace per la morte di Alexander, ho fatto il possibile per farlo andare via; non sapevo affatto che il mostro volesse proprio lui, io lo sospettavo soltanto...
E, sulla base della promessa degli Stooges di andarsene, ho creduto di escogitare un piano per non farci sterminare:
Alexander e' rimasto, suo malgrado, nonostante la mia insistenza; a quel punto sono stata costretta a tacere. Se avessi parlato, gli Stooges avrebbero continuato a penetrare nella palude con intenzioni ostili nei confronti di Loigor, e saremmo stati massacrati da Loigor, dal suo fratello appena risvegliato, e dalla moltitudine infernale di marionette che HO VISTO muoversi attorno alla sua figura. Per questo motivo ho taciuto: non avevo elementi per credere che Loigor volesse uccidere Alexander, qualora non se ne fosse andato: gli avevo detto (come avevamo concordato) che gli Stooges se ne sarebbero andati tutti, dopo il ritrovamento del finto Loigor: purtroppo, cosi' non e' stato, ed ora non possiamo che piangere questa morte.
Questo e' tutto quanto: non volevo che Alexander morisse (ho fatto il possibile per fermare le marionette infernali), ma e' successo.
E' morto sul campo, combattendo per quella che PER LUI era la causa piu' importante: purtroppo, le sbrigative spiegazioni sue e dei suoi fratelli non hanno fatto si' che fosse cosi' anche PER ME: io ho semplicemente cercato di difendere la vita di tutti... Fallendo forse.
Ma almeno ho cercato di evitare quella che sarebbe stata (e ne sono tutt'ora convinta) morte certa per tutti: senza il coronamento di un'ideale, senza alcuna speranza.
Un inutile martirio, che non avrebbe eliminato queste presenze dalla mia terra natale.
Ho preferito questa strada a quella di chi (parole testuali) avrebbe "portato alla morte anche tutto il gruppo, se necessario" pur di tentare (invano?) di sconfiggere i nostri nemici, in una situazione che persino gli Stooges si erano resi conto di non riuscire piu' a gestire. In questa foresta gravida di morte e di orrori, e convivendo per tanti giorni con tutti voi, ho imparato che esistono altri fini oltre a quelli per cui sono vissuta sinora, per cui vale la pena di combattere: da sola, se il mio comportamento e' stato giudicato in modo tanto ignominioso.
Ruigg stesso, che adesso mi vede come un'infida serpe che abusa della sua fiducia, mi ha mostrato l'importanza di prendere delle decisioni considerando il fine, e non i mezzi per ottenerlo: ebbene, il mio fine immediato, dopo quello che ho visto di creature come Loigor, e' stato quello di portare tutto il gruppo fuori dalla foresta, sano e salvo.
Adesso io ho maturato l'esperienza di questi terribili avvenimenti, la conoscenza di chi ci sta di fronte, ed il denaro (ebbene si, questa cosa schifosa senza la quale la mia famiglia - insieme a molte altre famiglie in tutta Greyhaven - e' vissuta miseramente per tanti anni) per ideare, progettare, organizzare qualcosa di migliore di questa inadeguata spedizione (pur se animata dalle migliori intenzioni).
Con gli occhi pieni di lacrime,

Alice