la Locanda 'il Gallo d'Oro' di Vintenberg


Eleonor la Rossa

Mi chiamo Eleonor, ma tutti mi conoscono come "la Rossa", per via dei miei capelli color del fuoco. Ho 21 anni e vivo in una modesta casetta assieme a mia zia Georgina e al mio cuginetto Mark, di 8 anni. Sono molto cari e generosi, voglio loro un gran bene.
La mia storia è molto semplice ed è molto legata a quella di mia madre, di cui conservo un ricordo intenso nel cuore.
Mia madre, la bella Catherine, fuggì di casa che era una ragazzina. Scappò per seguire un uomo più grande di lei, un "avventuriero" che si chiamava Anthony Modugno, noto oggi come Vecchio Frack. Era un uomo fascinoso, all'epoca, almeno da quanto lei raccontava.
Così quell'uomo sedusse la mia mamma e la portò a lavorare in una bettola che lui, assieme ad altri suoi compari di venture, avevano allestito qualche tempo prima: "La Pentolaccia". Lì mia madre serviva ai tavoli, era disposta a qualsiasi umiliazione pur di restare vicina all'uomo che adorava.
Quando seppe, un anno dopo, che il Vecchio Frack si sarebbe sposato di lì a poco, iniziò a rifiutare il cibo, ad ammalarsi, e ben presto, disperata e ferita, iniziò a vendersi.
Mia madre mi dette alla luce in una stanza di quel bordello, le sue compagne furono mie levatrici e lì ho passato tutta la mia infanzia che, devo riconoscerlo, non è stata spiacevole. Non ho mai saputo chi fosse mio padre, ma neanche mi ha mai interessato.
Il Vecchio Frack si sposò pochi giorni dopo la mia nascita, con una nobildonna chiamata Cosette, mia madre non l'ha mai vista, ma so che soffriva e si logorava di gelosia. Mi ricordo che mentre io crescevo lei dimagriva sempre più, non aveva la forza di mangiare. E la notte parlava nel sonno e chiamava Anthony Modugno, e piangeva nel sogno. Io la sentivo, lei veniva a dormire quando era molto tardi e mi svegliavo, ma facevo finta di dormire e la sentivo pregare e piangere, e continuava a piangere e pregare anche dopo essersi addormentata.
Quando il Vecchio Frack, sei anni dopo, diventò padre di una bambina, Estella, mia madre si ammalò gravemente; quando fu troppo debole per lavorare, il Vecchio Frack le trovò una casetta e la liquidò con un po' di soldi. Lei allora davvero morì di dolore, non ebbe la forza di curarsi e si lasciò andare.
Rimasi sola a otto anni. Si presero cura di me alcune ragazze della Pentolaccia, fino a quando, qualche anno dopo, non fui raggiunta qui a Vintenberg da mia zia, con il piccolo Mark appena nato: aveva perso il marito e si prese cura di me affettuosamente.
A sedici anni insistetti moltissimo per cominciare a lavorare alla Pentolaccia come mia madre, inizialmente solo per servire ai tavoli.
Mia zia non voleva, neanche il Vecchio Frack era d'accordo. Tuttavia insistetti e riuscii a venire accolta al lavoro: volevo sperimentare sulla mia persona i patimenti della mia povera madre, comprenderla, conoscerla meglio, per poi avere modo di vendicarla. Dopo due anni fui accolta "al piano di sopra". Inutile descrivere la paura e la ripugnanza, il dolore e lo squallore della mia vita di allora. E fu in quel periodo, mentre ripercorrevo i passi scalzi di mia madre, ho cominciato a capire molte cose e il mio odio per il Vecchio Frack, che aveva condotto mia madre su quella strada di distruzione, il mio odio fu l'unica spinta che ebbi per proseguire.
C'erano alcuni poco di buono, dei tizi che facevano la guerra al Vecchio Frack, in quel periodo, tre anni fa. Io riuscii a contattarli, aiutandoli dall'interno della Pentolaccia a procurare loro del materiale che dimostrava le attività illecite del Vecchio Frack. Tramai alle spalle di quell'uomo per molto tempo, data la mia posizione potevo accedere ad alcune sue carte, conoscevo i suoi spostamenti, sapevo quali fossero le sue difese personali.
Ma quando gli uomini con cui complottavo tentarono di uccidere il Vecchio Frack, assaltandolo in un momento in cui era da solo e di sorpresa. questi riuscì miracolosamente a difendersi, e nonostante la sua età riuscì a stendere tre assassini e a farne prigioniero un quarto.
Schiacciò con estrema severità i cospiratori, ma io non fui toccata dalla sua vendetta. Tuttavia poco dopo si sparse la voce di una mia malattia, che mi costò la possibilità di continuare a lavorare alla Pentolaccia.
Probabilmente il Vecchio Frack aveva conosciuto il mio ruolo nella vicenda e, invece di punirmi più drasticamente, si era limitato ad allontanarmi con questo umiliante pretesto.
Tuttavia può anche darsi che egli abbia letto il futuro: pochi mesi dopo infatti ho iniziato ad accusare strani sintomi, una tosse persistente, febbri, giramenti di capo. Mi sono ammalata, e per lavorare ho dovuto trascurare di curarmi, aggravando ulteriormente le mie condizioni.
In seguito ho ricevuto diverse volte messaggi dal Vecchio Frack che mi offriva le cure di un suo ottimo medico, ma ho sempre rifiutato: non voglio dover dire grazie all'uomo che odio.