Sei steso e ferito su di una brandina. Intorno a te una tenda da campo e una fioca lanterna ad olio. Il dolore č grande, la ferita fa male. Nella penombra scorgi al tuo fianco un guerriero vestito di una cotta d'argento, al petto un leone rampante d'oro, gli occhi scuri e luminosi. "Non dovete stare qui con me, signore, fuori la battaglia infuria", tu dici. "Questo č il mio posto, soldato, con te; insieme varcheremo infine le porte del destino". E ti pone la sua mano sul capo. "Alle Blacherne splendenti di gemme, al centro del mondo, mi vedrai salire fino alle braccia dell'Augusta e tutti i popoli ci onoreranno: il Salvatore dell'Impero e l'Augusta! E tu sarai con noi quel giorno, se mai quel giorno sorgerā... se Pyros, il grande dio vorrā....". Gravemente e con un poco di tristezza chiude gli occhi e ti carezza la fronte.