Cara Alice,
come stai? Io sto bene, anche se qui è la rivoluzione… la situazione non è infatti delle migliori: adesso ti racconto tutto quanto con ordine.
Prima di tutto, ho scoperto dove hanno spedito Adam e Dee: a Haufen, Benson. Pare che il Barone si sia ribellato (non conosco purtroppo i dettagli), e così hanno spedito un contingente anche dal nostro Ducato, in supporto alle truppe del Granduca. Il contingente è guidato da un certo Gary Tropper, Adam è secondo in comando, mentre Dee è un ufficiale di grado inferiore. Sono in tutto 150 uomini di Amer, ai quali si aggiungeranno altri del Granduca.
Adesso, mentre ti scrivo, probabilmente stanno ancora in viaggio per Benson, ma quando tu leggerai questa mia lettera saranno di sicuro già lì.
Preghiamo gli Dei che non accada loro niente di male!
Non è stato facile ottenere queste informazioni: prima che partissero c'era il riserbo assoluto sulla loro destinazione. Mio cugino Sablin, l'Onorevolissimo e Pregevole e Chissàchealtro Duca di Amer, si è degnato di ricevermi soltanto due giorni dopo la loro partenza. E in quella occasione, allegro e gioviale, mi ha comunicato la destinazione di Dee… e la data delle mie nozze.
Già. La data è fissata: 15 novembre 507. Questa è la seconda cosa che ti devo dire. Ho risposto chiaro e tondo che non mi sarei MAI sposata con quel buffone imbellettato di Surok, ma Sablin neanche ha fatto lo sforzo di rispondermi, e sorridendo ha detto: "vedremo"…
Ho paura, prego soltanto che Dee torni prima di quella data. Non so cosa fare altrimenti, sono isolata, i miei uomini più fedeli mi sono stati tolti, e sono sola. Anche una fuga, in queste condizioni, sarebbe oltremodo difficile. E poi non posso fuggire, finché non so che fine abbia fatto l'uomo che amo!
Senza contare il fatto che non posso certo abbandonare la città di Nekkar in un momento come questo.
La terza cosa infatti che ti devo dire, anch'essa tutt'altro che piacevole, è che a Delos è scoppiata una terribile pestilenza. Sono stati chiusi i confini, bloccate le navi nei porti, tutte le porte delle città sono chiuse. Per le strade di Amer non circola più nessuno, la voce della pestilenza si è sparsa e la gente ha paura.
Forse non lo sai, ma il terrore delle epidemie è da sempre molto radicato nel nostro popolo. Amer, che all'epoca si chiamava in un altro modo, Amilanta, fu il Ducato più colpito dal Grande Colera, oltre 300 anni fa. Persino la capitale fu abbandonata. Il terrore del contagio è rimasto radicato profondamente nella nostra cultura, nelle favole per i bambini, nei racconti dei vecchi.
Adesso che si parla di Peste la gente è allarmata, l'atmosfera molto pesante.
Mio cugino, devo riconoscerlo, è stato bravo. Ha adottato subito misure rigidissime, senza preoccuparsi dei danni all'economia, delle proteste e delle critiche dei consiglieri. Subito ha messo in quarantena l'intero Ducato! Spero proprio che siano cautele sufficienti e che l'epidemia non si diffonda al di qua delle Allston.
Si dice in verità che alcuni casi di contagio ci siano stati anche all'interno del Ducato, ma non saprei dire se si tratti di suggestione oppure della verità, aspettiamo con ansia informazioni più sicure.
Nel dubbio Nekkar è chiusa, ho ordinato che venissero allestite all'esterno delle mura delle dimore per i viandanti, la gente entra e esce soltanto se autorizzata. La chiesa di Reyks è in allerta ed abbiamo fatto venire un guaritore da Krandamer che si prenderà cura dei viandanti che non potremo far entrare nelle mura della città.
E poi c'è il problema dell'approvvigionamento, dei mercati girovaghi, delle paranoie della gente che vede ormai la Peste dappertutto!
Insomma la situazione è così complessa, per via di questa maledetta epidemia, che non ho nemmeno il tempo di preoccuparmi per la sorte di Dee e Adam, lontani, in guerra.
Cara Alice, spero che a Vintenberg le cose vadano meglio che qua.
Spero di avere presto tue notizie e ti mando un bacio